LUCE POV'S
Finito di mangiare mi venne istintivo leccarmi le dita, era davvero tutto molto buono, e non essendo molto brava con le bacchette, utilizzai le mani per aiutarmi.
Lara mi guardava e rideva, ma appena feci quel gesto nei suoi occhi si accese un fuoco di passione.
"Tu continui a stuzzicarmi."
"Giuro non l'avevo pensato, la salsa di soia era davvero buona."
"Per Questa volta ti credo."
Mi alzai dal tavolo presi una sigaretta e mi avviai verso il camino.
L accesi ed inizia ad espirare.
Era tutto perfetto, io , lei, il vino, le sigarette e una casa accogliente, avrei voluto si fermasse il tempo così da rimanere in un loop perfetto.
"Adesso non mi chiedi neanche se puoi fumare?"
Esordi, quasi infastidita dal vedermelo fare, ma in realtà aveva un volto giocoso.
La incalzai rispondendo:
"Vogliamo ricominciare da dove avevamo lasciato?"
"Non mi sembra il caso Luce, è sbagliato."
No di nuovo no, non può lasciarmi di nuovo in balia dei miei mille ormoni solo e soltanto perché è incerta , solo perché ha paura ed io se voglio una cosa la ottengo.
"Ti va di fare un gioco per scioglierci un po'?"
"Che gioco luce, ricordati che sono adulta."
"Prenda due bicchieri e l'amaro."
Non se lo fece ripetere due volte.
Ci posizionammo per terra, sul tavolino vicino al fuoco.
"Il gioco consiste nello scegliere tra obbligo o verità e se non lo si fa si beve uno shot."
"È un obbligo o verità rivisitato quindi.?"
"Si, giusto per conoscerci un po', è divertente, si lasci andare, iniziò io va bene?"
Lei annui
"Obbligo o verità Prof Ricci?"
"Verità Zacheo."
"Vediamo cosa le posso chiedere."
Rimasi qualche secondo zitta, avevo troppe domande, ma una era certa.
"È mai stata con una donna?"
Lei mi guardò perplessa, prese il bicchiere di amaro e lo butto giù tutto in un sorso.
"Ora è il mio turno?"
Rimasi scioccata, questo voleva dire si, ma aveva detto di essere etero, il tutto mi creò una grande confusione.
"Si, tocca a lei, em a te."
"Allora Luce, di chi è quella A sul ciondolo?"
Mi pietrificai, quel ciondolo aveva un significato ben preciso.
Era la A di Andrea, mio padre, gliel'aveva regalata a mia madre per il loro primo anno di fidanzamento e lei me l'aveva data per avere qualcosa di lui.
Non volevo rovinare la serata, quindi bevvi l'amaro tutto in un sorso.
"Vogliamo essere misteriose vedo!"
"Lo è stata anche lei prof."
E le rifeci l'occhiolino.
Allora ripetei:
, "obbligo o verità?"
"Dai per questa volta obbligo."
"Mi baci."
Lei rimase basita dalla mia richiesta.
Si avvicinò a me e mi lascio un bacio a stampo.
"Un po' deludente questo bacio."
Le dissi.
Non ero per niente soddisfatta.
"Tocca a lei prof."
"Obbligo o verità Luce?"
"Obbligo."
"Togliti il vestito."
Mi alzai, e guardandola fissa negli occhi inizia a sfilarmi il vestito, fino a che rimasi in mutande e reggiseno.
Mi sedetti di nuovo e glielo richiesi.
Rispose di nuovo obbligo
"Mi baci il collo Lara."
Non ero mai stata così sicura di volere una cosa, e l'avrei avuta a tutti i costi e in tutti i modi.LARA POV'S
Mi alzai e mi misi accanto a lei, le accarezzai la schiena e con delicatezza le baciai il collo, mi sarei voluta fermare la, ma il mio ventre voleva altro, voleva di più.
Quando cercai di allontanarmi, lei mi blocco il viso mettendomi le braccia attorno al collo.
E iniziammo a guardarci intensamente non togliendo mai lo sguardo l'una dall'altra.
Era così bella, così fottutamente desiderabile che non ce la facevo più.
La volevo.
"Mi scopi."
"Luce io..."
"Si lasci andare"
Ed iniziò a giocare con là zip della mia tutina.
"Non ha il coraggio."
Mi disse.
Era una sfida e io le sfide non le perdo mai, neanche a 38'anni.
Così un fuoco mi percorse da dentro.
Le presi il collo con la mano e iniziai a baciarla.
Le nostre lingue non si davano tregua, si inseguivano.
Lei iniziò a mordermi il labbro e ciò mi fece eccitare ancora di più.
Mi abbasso là zip della tutina e l'aiutai a togliermela.
"La prossima volta si metta un qualcosa di più difficile da togliere"
Disse ridendo e Con una mossa agile mi trovai stesa sul tappeto con lei sopra.
Eravamo tutte due mezze nude, io di più perché non portavo il reggiseno.
Iniziò a baciarmi il collo e pian piano scese fino ai mie seni. Mentre tornò sul mio collo con le mani giocava con i miei capezzoli, e creava dei cerchi attorno ad essi.
Ero completamente bagnata.
Come faceva una ragazzina ad essere così brava ed eccitante, così le sgancia il reggiseno e la vidi in tutta la sua bellezza.
La visione del suo corpo nudo illuminato dal fuoco del camino mi eccitò così tanto che riuscì a prendere il suo posto.
Iniziai a leccarle i capezzoli per poi succhiarli e morderli e piano piano scesi verso il suo basso ventre.
Con la mano le toccai le mutande, erano fradice.
"Sei completamente bagnata ragazzina "
E intanto le toccavo con la mano l'inguine in cerca della sua apertura, quasi a dire, "se voglio posso ".
Non smisi neanche di finire la frase che lei prendendomi dal collo ribaltò ulteriormente la situazione e iniziò a mordermi ovunque.
Riuscì a girarmi così da darle le spalle e prendendomi da dietro iniziò con la sua tortura.
"Ah, ah"
Ansimavo, non riuscivo a stare zitta.
"Adesso vediamo se la prossima volta mi sospende."
Mi disse all'orecchio, tirandomi uno schiaffo sul culo e dicendomi:
"Girati."
Mi girai senza obbiettare.
Si abbassò sul mio ventre e si mise le mie gambe sulle sue spalle.
Sapevo cosa stava per fare.
Iniziò con movimenti circolari poi utilizzo anche le dita.
Prima piano poi forte, prima piano e poi forte.
"Voglio che mi preghi."
"Ti prego Luce,ti prego"
"Non basta"
"Aaahhh luce ti prego, ti supplico."
Così iniziò a spingere sempre più forte, dentro e fuori, fino a che non Venni in un meraviglioso orgasmo.
Lei si accasciò di fianco a me e ridendo disse:
"Ti volevo scopate dal primo momento che è entrata in quella maledetta classe."
E in realtà anch'io avrei voluto che succedesse.
Rimasimo li per qualche minuto, in balia di noi stesse io l'abbracciai e le sussurrai all'orecchio:
"Non provavo da tanto un qualcosa di simile."
Ed era vero.
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Ce N'Est Pas Mal
RomansaVoi credete nei colpi di fulmine? Io inizialmente no. E quando l'ho capito mi sono chiesta perché sono così diversa dagli altri? Il perché? L'ho capito grazie a Lei.