LARA POV'S
Dopo l'accaduto con Luce non smisi di pensarla.
Un tarlo fisso che mi accompagnava durante la giornata e il non vederla a lezione mi straziava.
Le domande che mi ponevo erano assordanti.
"Sta bene?"
"È sola in questo momento?"
"Mi sta pensando?"
Ma come avrei potuto, una mia alunna, una fottutissima alunna che mi aveva fatto perdere la testa.
Solo un'altra persona c'era riuscita, ed era stato il mio ex marito.
Quando ci siamo separati, perché non andavamo più d'accordo, siamo rimasti in buoni rapporti, ed è diventato il mio migliore amico, anche dopo che per mio malgrado si è trovato una compagna.
Molto simile a me fisicamente, infatti lo prendevo in giro ogni volta che ci sentivamo.
Ma dopo non c'è stato più nessuno.
Così decisi di parlare con il preside, l'avrei fatta riammettere a scuola, oltretutto grazie anche alle sue amiche che avevano deciso di non venire fino al suo ritorno.
Sono veramente unite quelle ragazzine, tutte molto intelligenti e belle, ma nessuna delle tre può superare Luce, perspicace, intuitiva e mio malgrado desiderabile.
Feci una promessa a me stessa.
Non l'avrei mai più toccata, ci avrei parlato, ma tutte le sensazioni sbagliate le avrei buttate nel cestino, represse.
Così quando lei varco la porta della classe, bianca, deperita e triste il mio cuore iniziò a gridare.
L'avrei voluta abbracciare e stringere a me.
Le avrei voluto dire:
"Va tutto bene, sei al sicuro."
Cercai di non dirle niente, la scrutavo di tanto in tanto, fino a che non si alzò e uscì dalla classe correndo.
"Ragazzi, vado a vedere cos'è successo a Luce, ora chiamo la bidella, rimanete seduti e fate i bravi ."
"Prof, ma la lasci perdere, fa sempre così, sicuramente è andata a fumare."
Disse Francesco, con maniera impertinente, quasi cattiva.
"Lei non si preoccupi, devo controllare se sia tutto apposto. Data la sua sicurezza, se succede qualcosa in classe mentre io mi accerto che Luce stia bene, la colpa sarà sua, quindi mi raccomando."
E uscì dalla classe.
Mi avviai inizialmente alle scale antincendio, ma trovai Daniele che fumava una sig...
"Ma quella è una canna?"
La buttò immediatamente giù dalle scale.
"No prof, è una sigaretta corretta"
"Fanculo, non mi interessa, hai visto Luce?"
"No in realtà no."
Non aspettai neanche due secondi dalla sua risposta che corsi verso il bagno.
Bussai alla prima porta e:
"Lasciatemi stare."
Era lei.
Dopo un po' di battibecchi entrai con forza, ma dopo neanche pochi minuti vomitò.
Le tenni i capelli e le accarezzai la spalla.
Corsi a prenderle una bottiglia d'acqua e gliela diedi.
"Perché è così difficile parlare con lei, è così cocciuta"
pensai.
I lividi sul collo erano ricomparsi a causa del sudore che aveva lavato via il trucco.
Sentì rabbia, e voglia di proteggerla da tutti, ma quando pensai alle sue cosce un altro sentimento si presentò, facendo passare in secondo piano tutto il resto.
Era eccitazione.
"Ma che cazzo Lara."
l'avrei voluta sbattere sul muro, in tutti i sensi, ma quello che mi uscì dalla bocca fu:
"Vediamoci dopo scuola, ho bisogno di parlarti."
Così ci accordammo per vederci al BarRio.
Lei non mi guardò in faccia, girò le spalle e andò verso la classe senza mai girarsi.
Io rimasi li, immersa in lei, fino a quando:
"Prof, ha trovato Luce?"
Era nuovamente Daniele.
"Si era in bagno, non si sentiva molto bene."
"Be dopo tutto quello che è successo ci credo, la ringrazio per averla protetta, se non fossi andato via con una sua amica quella sera, quello stronzo sarebbe morto."
"Aspetta, una mia amica?"
"Sisi, un'amica sua e della Prof. Roberta, non si preoccupi faccio questo effetto alle donne mature."
Mi strizzò l'occhio.
Io rimasi basita.
"Non si preoccupi il vostro segreto è al sicuro con me."
"Cosaaaa?"
Lui mi accarezzo la spalla e mi ripetè
"Seriamente prof. GRAZIE."
E se ne andò.
Luce aveva raccontato tutto a Daniele, ero finita.
Mi avrebbero tolto la cattedra, sarei finita in prigione.
"Ok Lara non per forza, magari non succede, non succederà più, te lo sei ripromessa.
Ora riprenditi e vai in 1 A."
Me lo ripesi per 1000 volte, fino a quando non arrivai davanti la porta della 1 A, sfoggia il mio solito sorriso ed entrai in classe.

STAI LEGGENDO
Ce N'Est Pas Mal
RomanceVoi credete nei colpi di fulmine? Io inizialmente no. E quando l'ho capito mi sono chiesta perché sono così diversa dagli altri? Il perché? L'ho capito grazie a Lei.