Non allontanarmi

594 20 2
                                    

LUCE POV'S

Sentivo le sue mani toccarmi, io mi dimenavo, ma lui mi teneva ferma, immobile, piangevo e lui rideva e con la sua mano saliva molto lentamente verso la mia intimità, fino a quando....

"Luce, luce svegliati è solo un sogno"
Aprì gli occhi e notai Lara che  spaventata mi fissava.
"Stai bene? È stato solo un brutto sogno"
Disse, accarezzandomi il volto con la mano destra.
"Che ore sono ?"
"È mezzogiorno e mezzo"
Nel mentre iniziò ad accarezzarmi  la spalla, poi la schiena e la sua mano fini sulle mie  cosce.
Sentivo i brividi salire lungo la mia schiena ad ogni tocco delle sue dita sulla mia pelle.
La guardai dritta negli occhi e cercai di avvicinarmi.
Lei mi fermò,
"Luce, sei sicura di star bene?
Vuoi fare colazione, vuoi una spremuta di arancia.."
Ero  confusa, perché si avvicinava e nel momento in cui mi avvicinavo io si allontanava?
Così decisi di risponderle seccata.
"Si, tutto ok. Non si preoccupi, torni a dormire io vado a prendere un bicchiere d'acqua."
"Come mai mi stai ridando del lei?"
Lo disse quasi con fare malinconico.
"Perché lei è la mia professoressa, già è stata troppo cortese per tutto.
La ringrazio molto ma ora vado, mia madre sarà preoccupata. "
"Ma Luce, speravo di poter parlare un po' con te."
Rimasi immobile e mi mostrai impassibile ma dentro stavo morendo
"È già tutto chiaro, non c'è niente di cui parlare.
Grazie ancora per tutto."
Misi le scarpe, presi le mie cose e mi diressi nel garage per prendere la moto.
Non mi accorsi neanche di stare in pigiama, in realtà non mi importava , volevo solo andarmene da quella casa.
Mi fermai nel parco sotto casa di Daniele e lo chiamai chiedendogli di scendere.
Passarono cinque minuti e lo vidi arrivare con due caffè fumanti e un cornetto.
"Ti amo, come farei senza di te?"
"Be in realtà non saprei come faresti senza il tuo fantastico Danile, ma aspetta..."
Mi spostò i cappelli
"Chi cazzo ti ha fatto questo livido?"
Cazzo, mi ero completamente dimenticata dei lividi.
"Non ti preoccupare, non è successo niente."
"Non è successo niente il cazzo, raccontami immediatamente o vado direttamente dal proprietario del red a fare un macello"
"Okok, aspetta, calmati, ti racconto tutto, ma tu calmati."
Gli raccontai tutto nei minimi particolari, anche di Lara, o meglio la Prof Lara, di come si era presa cura di me e di come mi aveva allontanata quando alla fine era lei che si avvicinava.
"Quello stronzo lo uccido"
"Si amo, e ci voglio essere anch'io quando succederà."
"Certo, un calcio nelle palle è sicuramente il tuo.
Ma...... Lara? Fammi capire, prima ti stuzzica e poi non ti scopa? Quindi posso provarci io!"
"No Daniele, placa i tuoi ormoni, lei è mia."
"Va beneee , accetto solo perché sei la mia migliore amica."
"Ora vado, prima che mia madre chiami la polizia."
Gli diedi un bacio sulla guancia e salì sulla moto.
"Nasconditi il collo, sennò dai carabinieri ci vai seriamente, ah e poi, bello il pigiama."
Lo salutai e partì verso casa.

Ce N'Est Pas MalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora