Shoganai

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"Shoganai"

"Non c'è nulla che tu possa fare"

Quante volte abbiamo dovuto ascoltare questa frase?

Per le cose più futili, per quelle più importanti.

Una parola detta che non avresti dovuto dire?

"Non c'è niente che tu possa fare, indietro non si torna."

La persona che ami che decide di allontanarsi da te?

"Non c'è niente che tu possa fare"

"Non c'è nulla che tu possa fare, è una cosa più grossa di te"

Quante volte abbiamo ascoltato questa frase ma quante volte lo abbiamo accettato?

"Shoganai" descrive proprio il fatto di accogliere che alcune situazioni sono più grosse di noi e l'unica cosa da fare è accettarle per quanto brutte possano essere.

Quando Callie venne a conoscenza della sua possibilità di perdere l'udito di certo non c'era nulla che potesse fare ma non riusciva ad accettarlo, avrebbe preferito sprofondare pur di non perderlo.

Anche quando Penny le propose poi apparecchi che le avrebbero permesso di recuperare gran parte dell'udito, per lei non era abbastanza, non riusciva ad accettare che quella fosse una cosa più grossa di lei.

Ma poi conobbe la comunità e quella frase che aveva sentito così troppe volte: "Non c'è nulla che tu possa fare" acquistò valore. Quella condizione era fuori dal suo controllo, qualcosa più grossa delle sue possibilità e non poteva fare altro che accettare quella verità, conviverci e ripartire da lì.

"Shoganai" niente di più, Callie lo aveva capito, con lei aveva funzionato, aveva lasciato fare a Penny quello che non poteva fare da sola e ora il suo udito era stato riacquistato per una buona parte.

Ma lei? Questo concetto sarebbe potuto mai diventare suo? Sentendo parlare la persona a lei in quel momento di fronte, Callie ci sperava ma in cuor suo sapeva che non poteva esserlo.

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"Riguarda la mia mano"

Quella frase risuonò così improvvisamente in quel piccolo spazio fra loro.

Callie ne rimase spiazzata. Una frase così generica poteva significare così tante cose e non seppe bene che cosa dire.

"Lexie ti ha detto qualcosa?" Chiese poi ricordandosi avesse fatto una seduta quella mattina.

"No o meglio non proprio" Arizona rispose abbassando lo sguardo.

"Non riesci a fare gli esercizi?" Così chiese ancora confusa cercando di indagare.

"No anzi fin troppo" Restò ancora vaga.

"Allora è una cosa positiva? Dalla tua faccia non sembrava volessi dirmi belle notizie" Provò ancora a tirarle le parole da bocca.

"No, o meglio potrebbe" Continuò ancora.

"Non ti sto seguendo" Alla fine Callie disse arrendendosi.

A quel punto Arizona risollevò lo sguardo e ispirò visibilmente.

"Gli esercizi, non stanno funzionando" Così disse.

"Ma se hai appena detto che riesci a farli bene" Ribatté confusa.

"Appunto ma la mano non migliora" Arizona così chiarì.

Callie lesse benissimo il rammarico nei suoi occhi, lentamente le si avvicinò posandole una mano sul ginocchio.

"Ah... beh forse ci vuole solo più tempo-" Così provò ad incoraggiarla.

Non riesco a smettereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora