Quella semplice normalità fece sorridere la bruna.
Vederla compiere il semplice gesto di prendere la tazza da caffé nel punto più alto della cucina così goffa con la maglietta che appena le copriva le mutandine come probabilmente facesse ogni giorno, il riempirle una tazza anche a lei come se fosse un gesto quotidiano, la face sorridere inconsapevolmente.
Anche perché dopo che Arizona le aveva proposto quel passo, Callie aveva temuto con la sua risposta di averla persa davvero questa volta.
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[...]
Quel discorso improvvisato da Arizona quella sera la fece totalmente uscire fuori di testa, il cuore implose, la mente provò ad ostacolarlo, provò ad odiarla ma quegli occhi batterono ogni barriera, l'unica cosa che risuonò nella sua testa era il desiderio di baciarla ed fu esattamente quello che fece.
La baciò e respirò di nuovo, dovevano affrontare forse ancora tante cose ma Callie voleva questo, voleva lei.
Voglia che fu evidente da entrambi le parti, non riuscirono a staccarsi una dalle labbra dell'altra neanche per raggiungere l'appartamento, finché non si ritrovarono nel suo letto ed allora le labbra bramarono il resto della pelle.
Più le stuzzicava il collo, più le era evidente la sua pelle d'oca, cosa che insieme alla dolce melodia degli ansimi spezzati, la fece andare ancora una volta fuori di testa.
Quella sera però anche le parole di Arizona le diedero lo stesso effetto.
"Calliope?"
"Si?"
"Vieni a vivere con me" Disse.
Le labbra che fino ad un attimo prima le stavano torturando la pelle si bloccarono istantaneamente, insieme al resto del corpo.
Lo aveva detto, lo aveva sentito ma aveva bisogno di una conferma.
"Cosa?" Chiese.
Così Arizona si sollevò sui gomiti per poterla vedere negli occhi, per mostrarle la serietà delle sue parole.
"Calliope vieni a vivere con me" Ripetette.
Lo aveva detto, lo aveva sentito, lo aveva confermato. Esattamente in quel momento andò fuori di testa.
Mentre il corpo restava immobile, i pensieri iniziarono a viaggiare.
Al pensare alla possibilità di svegliarsi ogni giorno, girarsi nel letto e incontrare quei due occhi blu di cui era tanto dipendente, non poteva desiderare altro che questo.
Si domandò se la pelle d'oca potesse essere contagiosa, perché quella che solo un attimo prima aveva visto sulla pelle candida della bionda, in quel momento, sembrò essersi trasferita sulla sua bruna.
Ma... c'è sempre un ma.
Insieme a quei pensieri folli arrivarono poi quelli razionali.
In un solo giorno erano passate dalla passione, al litigare, al criticarsi per poi passare di nuovo alla passione viva.
Erano ancora così instabili, come avrebbero potuto convivere senza arrivare ad odiarsi?
Così sentì i frammenti cadere al suolo di quella cupola di vetro in cui aveva già idealizzato di svegliarsi ogni giorno al suo fianco.
Sarebbe arrivato il momento si disse ma non era quello.
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Non riesco a smettere
FanficProsieguo della precedente storia: "Il mio silenzioso brivido". Arizona ha capito che la sua Calliope è stata da sempre quel suo silenzioso brivido che non ha intenzione di lasciar andare via ma dopo tutto quel che hanno passato, sarà abbastanza?