"Tesoro allora sei sicura non sia un problema?"
"Mamma non sono una bambina"
"Arizona..."
Sospira.
"Mamma so cosa intendi e ti ringrazio davvero per il sostegno che mi hai dato ma ora sto bene, sono quasi totalmente indipendente in tutte le cose e se mi dovesse servire qualcosa, ho Teddy, Callie..."
"O puoi chiamarmi" Intervenne la madre.
"Infatti, posso chiamarti ma ora vai tranquilla, papà ha bisogno di te non puoi stare qui per sempre" Le sorrise.
"Va bene... Mi raccomando chiamami" Alla fine si convinse.
"Lo farò sicuramente mamma" Dichiarò sinceramente Arizona.
"Posso abbracciarti?" Chiese dolcemente.
"Certo"
Un po' di settimane furono trascorse ormai da quando la signora Robbins aveva deciso di trasferirsi a casa della figlia per aiutarla ma ora era tempo di andar via.
Daniel Robbins era da sempre un uomo educato al dovere e sicuramente capace di prendersi cura di sé ma anche se non lo avrebbe ammesso mai, aveva bisogno anche lui di sua moglie.
Barbara sapeva che questo giorno sarebbe giunto, aveva ritrovato da poco sua figlia e aveva paura le potesse accadere qualcosa, come se sentisse il bisogno di proteggerla da tutte quelle cose da cui in questi anni non l'aveva protetta.
La figlia più volte aveva cercato di tranquillizzare la madre di star bene e di poter tornare da suo marito ma quella sensazione di protezione non riusciva ad abbandonarla nonostante fosse cosciente che sua figlia fosse ormai un'adulta, questo finché si rese conto che anche se non avrebbe potuto farlo più lei da così vicino, anche se fosse andata via, qualcun'altro si sarebbe presa cura di sua figlia.
___
Quel giorno Callie passò da Arizona per riportarle il cappellino che il giorno precedente la bionda aveva dimenticato nella sua auto al ritorno dalla loro piccola "visita" al fratello.
Ad aprirla però non fu sua madre.
"Oh ciao Callie" La salutò la donna.
"Salve Barbara, come stai?" Educatamente rispose Callie.
"Bene, che ci fai qui? Arizona non mi ha detto saresti passata"
"Beh si perché in verità non gliel'ho detto, passavo di qui e le volevo riportare questo" Disse esibendo il cappello di maglia.
"Oh, beh entra su"
"Grazie"
"Se vuoi raggiungerla è in seminterrato con Lexie per la seduta" Continuò la donna.
"Oh, grazie ma ti dispiace se l'aspetto qui? Non voglio disturbarle" Ammise a voce bassa.
"Non credo saresti un disturbo per Arizona" Rispose Barbara non capendone il motivo.
"Lo so ma.." Cercò di parlare Callie.
"C'è qualcosa che non va? Mi era parso di capire che vi stavate rifrequentando" Continuò ad indagare.
"Si, è tutto a posto davvero, è proprio per questo, voglio lasciarle i suoi spazi"
"Beh ho avuto la sensazione che la mia presenza durante le sedute non la faccia stare a proprio agio, per qualche motivo che non so, forse perché non si fida ancora completamente di me ed è normale dopotutto quello che è successo, andiamo piano e quindi almeno in questo mi faccio da parte" Rispose mentre le guance iniziavano a mostrare l'imbarazzo di parlare di certe cose con sua madre.
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Non riesco a smettere
FanfictionProsieguo della precedente storia: "Il mio silenzioso brivido". Arizona ha capito che la sua Calliope è stata da sempre quel suo silenzioso brivido che non ha intenzione di lasciar andare via ma dopo tutto quel che hanno passato, sarà abbastanza?