"Ikigai"
"Iki" sta per vivere e "gai" sta per ragione.
"Ragione di vita"
Possiamo dire che questa parola si riferisce ad avere uno scopo ben preciso nella vita dandole così un senso.
Secondo la cultura giapponese, ognuno di noi ha il proprio "ikigai". Ogni essere umano ha il proprio scopo per trovare la ragione della sua esistenza e cercarsi un posto nel mondo.
Arizona sin dal principio sentiva, sapeva che il suo unico suo vero scopo, la sua ragione di vita era la musica e questo non sarebbe mai cambiato.
Lei lo sapevo, tutti lo sapevano, per questo non riusciva a capire perché Callie non riuscisse a comprendere le sue motivazioni riguardo l'operazione.
"Ikigai" dunque rappresenta la vita, l'esistenza, il beneficio di qualcosa per cui vale la pena lottare. Per cui significa lottare per il proprio scopo e lei da sempre lo aveva fatto, con i suoi, contro tutti; lo avrebbe sempre fatto per la sua unica ragione di vita.
Unica, così credeva.
Per una vita aveva ritrovato nella musica l'unica ragione per cui lottare ma quando incontrò Callie e qualcosa cambiò irrimediabilmente.
Ognuno di noi è alla ricerca del proprio "ikigai" questo richiede una profonda introspezione personale per il raggiungimento di una mente serena e felice, restituendo quindi il vero senso della nostra vita.
Prima di incontrarla poteva dire di averlo fatto ma dopo averla incontrata, non riusciva a immaginarsi serena e felice nell'ipotetico scenario della sua vita senza Callie.
Dopotutto Calliope significa musica e se il senso della sua vita era racchiuso tutto in quest'ultima, avrebbe lottato per ottenere entrambe.
Per questo motivo quelle parole che davvero non pensava uscirono fuori dalle sue labbra, semplice sopravvivenza. Solo che sfortunatamente quel che aveva individuato come senso della sua vita, racchiuso nella musica e in una persona, che spesso sentiva legate indissolubilmente, in quell'occasione si trovarono in contrasto. Cosa avrebbe dovuto fare?
Voleva solo sopravvivere ma quando immediatamente vide la delusione nei suoi occhi e poi la vide andare via, sentì tutto purché aver lottato per la sua ragione di vita.
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"Mi dispiace non sono come te, non voglio accontentarmi di insegnare a un gruppo di ragazzetti sordomuti"
Quelle parole risuonarono prepotenti nella sua testa non appena furono pronunciate, arrivarono dritte e affilate al centro del petto.
Callie sapeva che Arizona tenesse alla sua carriera più di ogni altra cosa, sapeva che avrebbe lottato con i denti per riprendere a suonare, comprendeva la sua rabbia ma quelle parole, no non le aveva previste.
Le bloccarono il respiro e la fame d'aria la costrinse a scappare via.
Uno dei motivi per cui si era innamorata di Arizona era il fatto che sin da subito l'avesse capita, o almeno così pensava. Era stata l'unica a sostenerla in tutto in quello in cui credeva, non le aveva mai fatto pesare il suo handicap, eppure quelle parole uscirono dalla sua bocca.
Davvero le pensava? L'aveva sostenuta per pena o per cosa se poi considerava insegnare a quelle persone come lei come accontentarsi? Pensò ma allo stesso non voleva crederci, se la conosceva almeno un po' non poteva essere così.
Tutto il resto fu offuscato da quei pensieri e anche se fisicamente restava lì di fronte a quegli occhi, in cui più volta si era ritrovata a sprofondare, in verità non ne percepiva più una parola; forse a mente lucida avrebbe capito ma in quel momento il colpo fece troppo male per restare lì a parlare, aveva bisogno di calmarsi e di pensare.
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Non riesco a smettere
FanfictionProsieguo della precedente storia: "Il mio silenzioso brivido". Arizona ha capito che la sua Calliope è stata da sempre quel suo silenzioso brivido che non ha intenzione di lasciar andare via ma dopo tutto quel che hanno passato, sarà abbastanza?