Chi vuole giocare?

Rivalitá

Crollai a terra devastata dal dolore.
Ero piena zeppa di ferite,di cui molte erano anche abbastanza pericolose e da cui usciva molto sangue.
Strappai dei pezzi di stoffa bianca dalla giacca di Owen e me li feci bastare per crearmi delle piccole bende.
Dopo essermi riposata per bene,seduta affianco il cadavere del mio ex amico,decisi di riprendere a camminare
Mi rialzai facendo innumerevoli sforzi e,appoggiandomi al muro,inizia a camminare.
Nella mia testa sentivo urla,ricordavo i volti dei miei amici sorridere e ancora rumore di ossa rotte,di pungi,il sangue che scorre,che cola.
Straziata mi accasciai al muro,quando in lontananza riuscivo a intravedere qualcuno,qualcuno correre,qualcuno che conoscevo...
Qualcuno che mi urlava di scappare...
Courtney e Levis,stavano fuggendo.
"SELINA,SELINA SCAPPA!"
Mi passano davanti e continuano a correre,convinti che io li avrei seguiti,ma ero troppo stanca,ormai neanche vedere Levis riusciva a darmi la forza.

Levis si fermò a guardarmi.
"Corri Levis!Ci raggiungerà,lasciala stare,ormai non possiamo più aiutarla!"urla Courtney guardandosi alle spalle.
Ma Levis non la stava più ascoltando e invece di fuggire,corse dalla parte opposta,ovvero verso di me,per soccorrermi.
Mi prese in spalla e fissandomi serio disse "Non ti lascio sola."

GYAAAAAAAAA

Un urlo demoniaco rimbombò per il corridoio.
Un ombra,correva velocissimo vero di noi.
Levis iniziò a correre,ma eravamo forse troppo lenti.
Quell'essere afferrò Levis per le gambe,e lo trascinò indietro,facendomi cadere a terra.
Vedevo Levis allontanarsi sempre di più,lo vedevo urlare,lo vedevo portarsi dietro di se una scia di sangue,lasciata dalle sue unghie che si spezzavano grattandosi sul pavimento.
Strillava,si dimenava,chiedeva aiuto,ma ormai non potevo più corrergli dietro.
Lo stavo perdendo di vista,si stava allontanando troppo,quando all'improvviso,l'ombra
che lo trascinava a se con quel ghigno malefico al volto,si bloccò e il suo sorriso si trasformò subito in una smorfia.
Si guardò il petto,delle forbici gli avevano trapassato il corpo,dopodiché evaporò lasciandosi dietro un urlo di dolore.
Dietro l'ombra iniziò a scorgersi una figura conosciuta:Jessy,che impugnava le stesse forbici con cui aveva ucciso Tom.
Levis si rialzò velocemente,guardando Jessy incredulo.
Senza ringraziarla o altro gli chiese cosa fosse quell'essere

"Sono gli spettri di coloro che hanno giocato prima di noi,che hanno perso e che vogliono ucciderci per dimostrare a Chester che meritavano la vita."
"Vuoi dire che.."
"In un certo senso,abbiamo dei rivali.."