7.

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"Grazie mille per la serata, davvero." gli sorrido, guardandolo per un'ultima volta prima di uscire dall'auto.

"Figurati, è stato un piacere passare del tempo assieme a te. Allora, ci si sente!" sorride e mette in moto, sfrecciando via come un fulmine.

Lo guardo andare via, mentre un senso di vuoto mi affrange: stavo così bene in sua compagnia, sarebbe stato bello stare un altro po' con lui.

Quando mi accorgo di essere ancora ferma lì sono già passati dieci minuti, quindi decido di entrare in casa dato che mi ha accompagnata fin fuori il mio appartamento. Entro in casa e Sonia mi si butta addosso, chiedendo spiegazioni.

"Sono stanca So', non è successo nulla di che.. è un amante del romanticismo, però." rispondo, dirigendomi verso la mia stanza.

"Lo so.. Dio, vuole conquistarti!" urla, e scoppio a ridere.

"Ma cosa dici! Comunque, per tua informazione, è single." affermo contenta. Aspettate, perché sono contenta?..

"Si è lasciato? Era ora! Vuole te, ne sono sicura." saltella ovunque.

Nel frattempo metto il pigiama e la lascio perdere, secondo me la mia sorellina sta delirando. Mi strucco e vado in salotto, da lei.

"Vuoi che ti prepari qualcosa da mangiare?" le chiedo.

"No, tranquilla.. appena mi hai mandato il messaggio ho detto alla signora che poteva andare via, tanto stavi tornando.. abbiamo cenato assieme." spiega.

"Va bene.. allora vado a finire del lavoro, buonanotte, e non fare tardi che domani hai scuola." le bacio la fronte.

"Buonanotte sorellona, tranquilla!" sorride e continua a guardare la tv.

Torno in camera mia e mi metto a letto, con il pc sulle cosce e le varie foto da ritoccare. Sono troppo indietro con il lavoro per Alessandro e devo sbrigarmi, se voglio consegnare le foto entro i tempi previsti.

***

"Ma sono magnifiche! Fattelo dire, sei una maga! Mi hai tolto tutti i brufoli!" esclama Alessandro, contento. Mi sembra un adolescente pazzo!

"Sono contenta che ti piacciano, e per fortuna sono riuscita a consegnarle in tempo."

Mi ha invitata a prendere un caffè nel suo edificio proponendomi di mostrargli le foto, prima di consegnarle ufficialmente anche al suo manager.

"Hai proprio un talento per questo settore. Di solito cosa fotografi?" domanda sorridendo.

"Be', dipende dal lavoro che mi affidano! Se devo servire una rivista di moda fotografo modelle e modelli, se devo montare un documentario i miei soggetti sono la natura e gli animali.. ma in genere mi occupo di tutto." spiego.

"Ah, capisco! E ti hanno mai chiesto di fotografare un cantante durante le tappe del suo tour? Cioè, accetteresti?" sorride, mettendo in risalto i suoi denti bianchissimi.

Ho un tuffo al cuore. Sta parlando di lui? Mi tremano le gambe, le mani sono sudate..

"N-non so se accetterei, dipende.. ma comunque mi piacerebbe, non mi hanno mai offerto un lavoro del genere. Credo che sarebbe fantastico."

"Dovevo dirtelo con Gabriele ma non ce l'ho fatto a trattenermi.." si alza. "Seguimi, andiamo da lui."

Annuisco e gli cammino dietro, sospirando più volte. La sua immagine possente e perfetta si muove sicura e imponente, mentre il mio corpo flebile potrebbe cadere da un momento all'altro. E, infatti, inciampo sui miei stessi piedi.

"Stai bene?" si volta, porgendomi la mano.

"S-sì, scusa" accetto il suo aiuto e torno in piedi.

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