Poter vantarsi di avere quindici anni è un bellissimo affare, specialmente quando i vanitosi in questione sono niente meno che la band dei malandrini. Essere al quinto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, con tutti gli esami passati e la maggior parte delle punizione scampate, non poteva fare altro se non farli sentire dei "leoni capobranco"..
anche se poi il tutto si traduceva in "galline ubriache."
Quella soleggiata mattina del 2 settembre si era prospettata come magnifica già alla stazione di Kings Cross. Sirius e James, il primo seduto sul portabagagli del secondo e il secondo imprecando contro il primo, attraversarono la barriera accompagnati da una piacevole brezza mattutina.
Remus, nonostante l'insistenza di James e le preghiere maniacali di Sirius, ancora non si decideva a passare le vacanze a casa Potter, posseduto dal terrore di non riuscire a gestire lì le sue trasformazioni e ferire qualcuno. Alla fine dello scorso anno felpato lo aveva trascinato in cortile e aveva cercato di spiegargli che ,finché era con lui, non avrebbe fatto del male a nessuno, ma ancora non si convinceva.
Così lunastorta, già al binario, attendeva con Lily che i due partner arrivassero. Come preso da un tic, non faceva altro che chiedere a Lily se i capelli fossero in ordine e se la maglia fosse in tono con i jeans.
<<Rem ascolta, sei perfetto! Se continui a sfregarti la testa rischierai di appiccarvi un fuoco>>
Lei, anche se dava a nasconderlo bene, era altrettanto ansiosa di vedere arrivare il suo ragazzo.
Lily e Remus erano migliori amici e così come lui le parlava delle emozioni che provava per Sirius, lei gli parlava di ciò che provava per James. Quindi si conoscevano molto bene, e sapevano entrambi dell'eccitata euforia dell'altro in quella trepidante attesa.
Remus emise un urletto soffocato quando si sentì tirare all'indietro, verso il basso. Pronto a schiantarsi contro il suolo rimase qualche secondo interdetto quando qualcosa di morbido attutì il suo impatto. Appena riprese coscienza di sé si voltò a sinistra e a destra e emise uno sbuffetto più eccitato che sorpreso quando, voltatosi indietro, incrociò lo sguardo con due grandi e maliziosi occhi scuri. Finalmente capì cosa era successo e dove si trovava.
Era stato si tirato indietro ma, haimé, era finito nel portabagagli di James, e per di più fra le gambe di Sirius.
Il tiepido calore emanato dal corpo del partner divenne incontrollabile quando questi gli avvolse le mani alla vita e appoggiò il petto sulle sue spalle. Così Remus, guidato dall'istinto, si voltò e prese a baciarlo con foga venendo subito ricambiato. Quello che succedeva intorno a loro poco importava, non vedevano altro se non gli occhi di colui che avevano di fronte.
Il tutto venne interrotto da un colpo di tosse troppo azzeccato per essere casuale che fece voltare i due innamorati. Lily e James, mano nella mano, li fissavano con uno sguardo che stava per " volete una tenda?"
Sirius scoppiò a ridere quando lui e Remus, incastrati più tra loro che nel portabagagli, non riuscirono a spostarsi rimanendo bloccati.
<<Ne approfitto per dirti che, se alle prossime vacanze, di Natale o estive che siano, non vieni dai Potter, sarò costretto a trasfigurare James in te. E se non vuoi questo tipo di rimpiazzamento, fa come ti dico>>
Remus girò gli occhi per aria troppo eccitato per dire due parole di senso compiuto.
<< James potresti aiutarci? >>
<<Felpato sei stato tu a trascinarvi in due in un metro quadro di spazio>>
Remus arrossì all'affermazione di James e poi fissò Sirius, il quale ghignò.
<<Sai Luna, dato che James non ci aiuta, ci toccherà restare qui. Però avremo molte cose da fare, tipo lucidare la bellissima scopa da quiddich adagiata sotto il mio posteriore.>>
James sgranò gli occhi come rendendosi conto solo ora di chi era il portabagagli in questione e, dopo aver lasciato la mano di Lily con occhi di supplichevole scusa, sferrò un calcio a Sirius che cadde a terra seguito a ruota da Remus. Entrambi imprecarono contro James che quasi pianse alla vista della fodera sgualcita della sua scopa.
Ridendo i due si alzarono da terra e salirono sul treno seguiti da James, Lily e a ruota da Peter e Emmeline, che sembravano sempre più sconosciuti che fidanzati.
I malandrini presero uno scompartimento mentre le ragazze un altro. Sirius inarcò un sopracciglio quando Peter scosse la testa e si tirò un pugno.
<<Peter che cos..>>
James sbuffò scartando una cioccorana e si coprì col mantello sprofondando nel sedile e canticchiando una canzone. Un delicato spiffero scosse i riccioli di Sirius attirando l'attenzione di Remus che prese a fissarlo mentre pian piano si addormentava crollandogli sulla spalla. Così anche lunastorta assecondò il ragazzo chinando il capo verso il suo mentre Peter, presa una boccetta dalla sua borsa, sgattaiolò fuori dallo scompartimento senza esser visto dagli amici assonnati.
Arrivati a Hogwarts corsero ai dormitori, dovevano urgentemente andare in bagno, e poi dritti in sala grande dove, spalancate rumorosamente le porte, attirarono l'attenzione di tutti gli studenti già seduti ai propri tavoli.
Cosa può esserci di meglio di un'entrata a effetto?
Raggiunsero il tavolo dei grifondoro gesticolando dei saluti alle ragazze che li osservavano con sguardi truci e contrari. Alice scrollò la testa squadrandoli con superstizione.
<< Ecco i " magnifici quattro">>
Angolo autrice:
I'am backkk. Probabilmente questo capitolo avrà al massimo due sviste e vi do ragione.. chi mi seguiva si è scocciato di axpectare e, ripeto, vi do ragione -), tuttavia dopo un mese mi sono decisa ad aggiornare e niente. Se trovate questa cosa anche un minimo interessante ditemelo, se non la trovate interessante ditemelo comunque. Grazie <|
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Malandrini, semplicemente noi.
FanfictionI malandrini( sirius, remus, peter e james) e i loro amici sono alle porte del secondo anno nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Di tutto, anche le cose meno aspettate, accadranno durante i sette anni che devono affrontare nella scuola...