il sospettato...

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 Due mesi erano passati da quando i malandrini si erano trovati ad assistere alla venuta del marchio che aveva squarciato il cielo. Dicembre era alle porte e tutti si ritenevano vincolati ad indossare già sciarponi e cappelli. Gli studenti odiavano incappottarsi perché così facendo la loro bellezza non fruttava perché era sotterrata da piumoni su piumoni. L'unico caso umano era Sirius che gironzolava fuori e dentro Hogwarts con una maglietta e dei pantaloncini estivi ritenendosi forte e impassibile a qualsiasi tipo di temperatura, ma era evidente che avesse il corpo gelido perché i denti gli battevano e le labbra gli si facevano violastre. 

Alla fine magari fosse stato il freddo ad arrestare la sprinta e l'entusiasmo degli studenti...

Quando il giorno del marchio i malandrini avevano avvertito il preside dell'accaduto questi aveva immediatamente allertato l'intera scuola annunciando la notizia durante la sera stessa a cena, come era suo solito fare, e aveva posto auror a guardia di ogni ingresso stabilendo un coprifuoco delle sei del pomeriggio e incitato tutti a tenersi cautamente dentro i margini del castello. Ad hogwarts c'era solo paura e tensione. Gli studenti camminavano sempre a gruppi cercando di restare in luoghi affollati e ogni secondo scattavano a sinistra o a destra pensando che ci fosse qualcuno con la bacchetta tesa verso di loro. Questa situazione trasformò tutti in belve acide e maligne che non portavano rispetto a nessuno e che non tolleravano alcun tipo di cosa. 

Gli unici che sembravano non curanti delle leggi stabilite e gli unici che non facevano parte dell'intera categoria di studenti allarmati e alterati erano i malandrini. Se ne andavano girando ridendo e scherzano e per la prima volta gli altri ragazzi erano al quanto infastiditi dalla loro euforia e li guardavano sfilare per il castello con espressioni interrogative o contrarie. Alla fine i malandrini non si comportavano così perché non avessero paura o non ritenessero preoccupante la situazione, semplicemente proprio perché coscienti dell'accaduto e consapevoli di ciò che sarebbe potuto accadere cercavano di sfruttare al meglio i giorni tranquilli a scuola e allo stesso tempo si impegnavano giornalmente a cercare di capire chi avesse evocato il marchio e chi fosse dentro a quello che era successo. "Io ne sono sicuro, Lucius è colpevole o almeno ha partecipato. Insomma, il suo fare altezzoso.. il fatto che scompare spesso da solo nella foresta..e poi quel pomeriggio tornava da li proprio quando il marchio è stato evocato... e i genitori sono mangiamorte....e disprezza i sangue marcio!". Sirius ripetutamente conferiva agli amici della sua considerazione riguardo a Malfoy... alla fine loro cedettero alla tensione. "Si, hai ragione. Sicuramente è incluso nella faccenda. Ovviamente non è l'unico a farne parte e non ha evocato lui  il marchio dato che lo abbiamo visto allontanarsi, ma c'entra qualcosa." James appoggiò l'idea di Sirius e a seguire anche Remus e Peter. "Secondo me   lo usano per avere contatti con la scuola." Remus ebbe un'idea che accese la lampadina della testa di Sirius."Ho un piano, seguiamo Malfoy quando si allontana dalla sala comune dei serpeverde e vediamo cosa diamine trama. Così sicuramente ci riallacceremo al colpevole e di conseguenze a quelli che lo/la appoggiano. " "MA COME FACCIAMO A SEGUIRLO SENZA CHE CI VEDA?".Peter domandò con un'espressione confusa e allo stesso tempo curiosa. James con un sorriso lo guardò altezzosamente."Come abbiamo fatto ad andare da Hagrid e nella foresta di notte col coprifuoco e gli auror alle porte?". Peter si mise in posizione per riflettere. Pensava che James avesse ricorso al suo aiuto perché non ricordava e non sapeva davvero come avevano fatto a uscire oltre le sei. Sirius notando il suo ritardo mentale e psicologico sbuffo alzandosi. "Andiamo a prendere il mantello James." Gli amici scattarono in piedi e insieme raggiunsero il dormitorio. Erano le sette e mezza quindi dovevano muoversi con silenzio e cautela. Preso il mantello vi ci misero sotto ma Peter ingombrava con la sua pancia a tripla pertuberanza e così gentilmente gli altri gli chiesero di restare lì. Peter un po rammaricato accettò. Così gli altri silenziosamente raggiunsero l'ingresso della sala comune serpeverde pestandosi i piedi e precipitandosi quasi lungo la scalinata. Senza darsi segnali o parlare sottovoce si sedettero innanzi al ritratto ,con il mantello ben messo su di loro, e aspettarono di vedere Lucius entrare o uscire. 

Malandrini, semplicemente noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora