L'indomani Remus scattò a sedersi sulle ginocchia che il sole ancora non penetrava dalle finestre.
Il sonno gli sferragliava persuasivamente la faccia e la sveglia impostata alle cinque e mezza dimostrava chiaramente che l'ora prestabilita ancora non veniva.
Le troppe emozioni che provava nel dover incontrare Sirius quella stessa mattina alla torre lo avevano sollecitato a svegliarsi prima ancora del previsto.
Prese l'orologio e con gli occhi seguì i movimenti fugaci delle lancette che segnavano le quattro e mezza di mattina.
Si era svegliato un'ora prima del previsto e all'incontro con Sirius mancava un'ora e mezza.
Fece per ristendersi e nel farlo lanciò un'occhiata furtiva al letto di Sirius aspettandosi di vederlo lì che dormiva con il volto attraente che tanto lo seduceva...ma non era così.
Il ragazzo corvino non era lì.
Remus si chiedeva dove fosse...
e se fosse andato via per non vederlo?
o forse era semplicemente troppo intelligente e aveva pensato che uscire alla stessa ora dal dormitorio con Remus, per vedersi sempre con lui alla torre, sarebbe stata una cosa stupida e assurda.
Infatti era proprio questo che Sirius aveva fatto, anticipato i tempi per non trovarsi a far il tragitto verso la torre con chi avrebbe dovuto vedere lì.
Remus ributtò via le coperte e si preparò velocemente e silenziosamente per poi sgattaiolare fino alla torre.
Si sentiva ansioso, come se avesse dovuto fare l'esame per una qualche ammissione, eppure doveva solo parlare con un amico.
E lui era proprio lì, seduto sulla spaziosa finestra che faceva da sfondo a tutta la torre.
I capelli erano lievemente mossi dal vento di prima mattina e il viso in penombra faceva esaltare gli occhi scuri che divennero il primo inganno, fra i mille su quel corpo, che attrasse Remus.
<<Hey Luna, sei in anticipo>>
La voce allegra di Sirius risuonò nella torre ammutolendo il silenzio.
<<A-anche tu felpato>>
Remus era agitato più che mai.
<<Si, hai ragione. Bella l'alba da qui non credi?>>
<<Si, certo>>
<<Vieni qui c'è posto anche per te>>
Sirius fece spazio a Remus che si sedette accanto a lui.
<<Allora, cos'è che dovevi dirmi?>>
<<Beh..si..allora...non so se ti ricordi..cioè....ieri notte..alla stamberga...quando io ero..u-un licantropo...come sai ho ferito te e James...cosa che non ricordo ma che do per ovvia... poi però....a un certo punto...mi sono reso conto di essere un lupo....e sapevo che ero Remus e che ero un lupo... e io...questo è successo quando ero difronte a te e dovevo ferirti a un occhio...io..non so come non ti ho ferito...mi sono controllato>>
Di colpo Remus scoppiò a piangere. Non sapeva perché. Ma piangeva. Piangeva come un cucciolo appena nato senza mamma.
Smise all'istante quando la mano di Sirius si accostò alla sua stringendola dolcemente.
<<Hei Luna, perché piangi? Non ha senso svuotare l'oceano dei tuoi occhi>>
Remus improvvisamente sentì il cuore andargli a mille...quasi esplodergli nel petto... senza esitare strinse Sirius in un abbraccio vero e sincero e lui ricambiò sorridendo.
STAI LEGGENDO
Malandrini, semplicemente noi.
FanfictionI malandrini( sirius, remus, peter e james) e i loro amici sono alle porte del secondo anno nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Di tutto, anche le cose meno aspettate, accadranno durante i sette anni che devono affrontare nella scuola...