Capitolo 11

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DAL CAPITOLO PRECEDENTE...
Lola pov

<Ryan Holland che ci fai qui? >>pronuncia una voce a me sconosciuta dal tavolo di fianco al nostro, Ryan si gira e dopo aver osservato l'uomo per qualche secondo sorride e risponde, <<Marcus qual buon vento ti porta qui? >>dice per poi alzarsi e dare la mano a quello che presumo essere una sua vecchia conoscenza, <<amore e denaro amico mio, e tu? Non mi hai detto di avere una figlia! >>fa l'uomo mentre mi guarda curioso, <<no Marcus stai proprio andando fuori strada, lei non è mia figlia! >>dice Ryan mentre scoppia in una fragorosa risata

Ryan pov
<<Ma come, allora chi è? >>chiede il mio amico curioso, <<è la figlia di un mio collega, il padre non è molto presente e così l'ho presa sotto la mia ala, ora vive con me e l'ho portata a cena fuori>>dico guardando la mia piccola ma lei mi guarda male, si alza dalla sedia ed esce fuori, <<amico credo che per lei non sia lo stesso! >>fa Marcus guardando prima lei e poi me, <<non posso farci nulla è una ragazzina e io non ho tempo da perdere con le bambine! >>dico con nonchalant sperando che ci casca, se solo venisse a sapere che quella ragazza mi piace e non poco mi prenderebbe per pazzo, <<sarà... ma sta attento, le ragazzine della sua età prima non le guardi e poi arrivi ad un certo punto che ti fottono il cervello! >>afferma Marcus per poi darmi la mano per salutarmi e andarsene senza aspettare una mia risposta

Lola pov
Non ci posso credere, non prova nulla per me, solo pietà per la mia situazione familiare pessima
<<LOLITA FERMATI, DOVE VAI? >>sento l'uomo più stronzo che conosco urlarmi contro ma io decido di ignorarlo e di continuare per la mia strada, <<Ehi piccola che succede? >>continua a parlare fin quando non mi tocca il braccio e mi blocco sul posto,<<non ti azzardare a toccarmi un'altra volta perché giuro che ti denuncio per molestie su minore,TU, brutto stronzo,mi hai riempito di parole sul tuo amore e cazzi vari poi ora, davanti al tuo amico fai finta di nulla, sono una semplice ragazzina, la semplice figlia di un collega! >>dico mentre calde lacrime bagnano le mie guancie, <<ti prego Lolita non piangere... i-io non sapevo che dire, non so come comportarmi non ho mai avuto una "relazione" con una ragazza della tua età negli ultimi tempi e la gente potrebbe pensare male, passerei per un maniaco o peggio, un pedofilo!>>dice mentre pian piano allunga la mano verso la mia guancia per asciugarmi le lacrime, <<allora Ryan tra noi non potrà mai esserci nulla, io non voglio nascondermi, non voglio dentro casa essere la tua ragazza e fuori "la figlia del collega"! >>poi mi giro e continuo a camminare e il silenzio creatosi tra me e Ryan sembra quasi un muro, non posso vivere così, non ce la faccio proprio
Salita sull'auto non ci guardiamo neanche più in faccia e una volta a casa, tempo di aprire la porta di ingresso che corro verso la mia camera e mi chiudo a chiave dentro poi vado in bagno, mi faccio una doccia e stanca mi sdraio per poi trovare conforto tra le braccia di Morfeo.

 My Father's BossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora