capitolo 15

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Lola pov
È passato un mese da quella notte d'amore con Ryan e nulla è stato come prima
"Perché?" vi starete sicuramente chiedendo e io vi rispondo dicendo che quando la mattina mi sono svegliata lui non era al mio fianco e sul suo cuscino c'era uno "scusa ho sbagliato tutto,non volevo fare quello che ho fatto mi dispiace" e ragazzi,dire che ci sono rimasta malissimo è dire poco!
Ora mi trovo in cucina a fare colazione,come al solito,da sola perché lui non ha più tempo per badare a me ma,domani faccio diciotto anni e ho deciso che me ne andrò da qua,tanto è inutile vivere con un uomo che agli occhi degli altri si finge tuo padre,sotto le coperte si finge tuo amante e poi,fuori dal letto diventa semplicemente uno sconosciuto.

"Lola buongiorno,dopo ti passo a prendere a casa e ti porto a pranzo fuori,ti devo far conoscere una persona" Ryan parla al telefono ma sono stanca e gli dico sinceramente che non mi interessa ciò che vuole dirmi né tantomeno mangiare fuori con lui,"non mi interessa Lola,sei mia figlia ora e fai come ti dico io sono stato chiaro?"rido a più non posso,"Ah quindi ora sarei tua figlia,sentiamo Ryan,ti scopi tua figlia allora?"dico con un tono di scherno,"Lola è stato uno sbaglio,te l'ho già detto"dice con aria malinconica,"uno sbaglio?uno sbaglio Ryan?,Te mi hai preso la verginità facendomi credere la donna della tua vita e ora,per pararti il culo dall'errore che hai fatto vieni a dirmi che era uno sbaglio?Vai al diavolo Ryan Holland!"dico per poi attaccargli il telefono in faccia

Dopo cinque minuti decido di uscire e per schiarirmi le idee e sbollire tutta la mia rabbia,prendo quindi il telefono,il portafoglio e le chiavi poi,vado alla porta ma mentre sto per aprire la porta quest'ultima si spalanca e davanti a me compare Ryan,"dove stai andando Lola?"dice guardandomi incuriosito,"sto andando a fare una passeggiata"dico per poi girargli intorno ma,appena metto la mano sulla maniglia lui mi afferra per la vita,mi carica in spalla e a passo spedito mi porta in camera da letto,"cosa vuoi fare Ryan?"dico osservandolo,"Lola ho bisogno di te,ho bisogno di parlarti ORA"poi si siede sul letto e mi guarda,"E io non ho niente da dirti Ryan,non più...domani faccio diciotto anni e ho deciso che andrò via da qui, sarò maggiorenne e quindi legalmente non sei più mio tutore!''lo guardo poi mi alzo dal letto e vado verso la porta.

"Mi dispiace Lola,io non volevo farti soffrire così
Tu mi piaci e pure tanto ma questo amore,sempre se così si può definire, è destinato al fallimento,io ho 47 anni e sono praticamente un vecchio per te,cosa potrei offrirti io?non vuoi uscire,fare feste,stare fuori fino a tardi,fare stronzate come tutti i tuoi coetanei diciottenni?io non posso offrirti tanto o almeno,non quello che tu desideri!" mi giro e lo guardo,"ti sei sempre chiesto quello che potevi offrirmi ma mai quello che voglio io Ryan e io, VOGLIO TE! Non mi interessa che potresti essere mio padre,che sei vecchio e tutte ste cose qua,IO VOGLIO STARE CON TE ANCHE QUANDO AVRAI  LA DENTIERA E A STENTO TI ALZERAI DAL LETTO PER ANDARE IN BAGNO!Cristo santo,IO TI AMO RYAN HOLLAND E NON SMETTERÒ MAI DI AMARTI!"quasi urlo mentre lacrime calde solcano le mie guance

 My Father's BossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora