L'amore segreto di un idol | Chanlix

~ Capitolo 12 ~

Chan

Oggi avremmo iniziato le registrazioni, e con esse i miei tentativi su scrollarmi di dosso l'affetto in eccesso che provavo per Felix. Già cominciata la mattinata però ieri non feci che pensare a come le seguenti giornate sarebbero state stressanti per lui, fallendo quindi nel principio nel mio intento. Sinceramente ignoravo quale fosse il confine tra l'essere un buon leader e l'avere strani sentimenti incompresi per un compagno, e dunque ponderavo ogni azione ed ogni pensiero era soppesato eccessivamente nella mia testa. Non volevo inoltre, a causa della lotta in me, mancare di fornire il mio aiuto a nessuno, con il risultato che però risultavo con la testa tra le nuvole e piuttosto assente.

Ero sicuramente totalmente sconcertato, tanto che quasi non notai l'uscita di Felix dalla stanza con Changbin al suo seguito poco dopo. Nel mio stomaco insorse qualcosa insieme alla preoccupazione per il biondo, e proprio non mi piaceva, fu una nota del tutto diversa dall'apprensione che sentivo e mi diede la maggior spinta a muovermi. Volevo far star meglio l'australiano al più presto, ma volevo essere io l'artefice della cosa per qualche motivo. Uscito subito notai come Changbin stringere a se un Felix sull'orlo delle lacrime. Presi un grande respiro. Perché vederli così mi infastidiva a tal modo? Non aveva senso, ora dovevo garantire il suo benessere non pensare a come volessi essere l'unico a stringere così il giovane. I miei tentavi di cancellare i miei strani pensieri erano ben lungi dallo star funzionando. <<Changbin ehi...tra un po' tocca a te, lascia che ci parli io>> nonostante l'occhiata scettica che mi rivolse, notato il mio sguardo severo che probabilmente mal celava il mio attuale astio, mi ascolto svogliatamente e poco convinto. Felix alzò gli occhi su di me, al che spalancai le braccia in una muta proposta di un abbraccio. Accettò il mio invito tuffandosi tra di esse iniziando in quell'esatto momento a piangere. Lo cullai soffrendo per il suo dolore che avrei volentieri fatto di tutto per portare via. <<C-Chan>> singhiozzò <<Mi dispiace tanto>> <<Per cosa?>> gli baciai il capo indugiando forse più del dovuto, ma fortunatamente lui non parve essere in grado di notarlo. Scosse solo diverse volte la testa continuando a scusarsi ignorando la mia domanda. <<Ehi Felix...Non importa, lo sai? Qualsiasi cosa sia non ha importanza. Ora sono qui, ti posso prestare la mia forza lo sai>> pian piano si quietò continuando però a tremare lievemente tra le mie braccia.

Cosa potevo farci io se volevo proteggere a tutti i costi questo piccolo cucciolo? << Ricorda questo Felix, alla fine ogni parte della canzone che ti viene dato diventa iconic, ma questo perché sei tu a renderlo tale. Quindi non hai il mio permesso di non credere in te, chiaro?>> Annuì sollevando il capo dal mio petto per fornirmi un piccolo sorriso. Non resistendo alla tentazione gli asciugai le morbide gote bagnate dalle lacrime, sfiorandolo con tutta la delicatezza di cui ero in grado. Lui rimase immobile sotto il mio tocco, con gli occhi piantati sul mio viso e le labbra socchiuse. Mi incantai. La pelle lattea priva di imperfezioni dolcemente decorata dalle lentiggini pure sul piccolo naso, quasi infantile; le labbra piene e pronunciate in quel viso leggermente scarno, e quei dannati occhi caramellati nella loro profonda oscurità che ti lèggevano dentro nella loro espressività. Mi scordai di respirare, in quel momento importava solo Felix che, con una mia mano ancora sulla sua pelle, ricambiava il mio sguardo con qualcosa di celato che identificai come desiderio. Il silenzio era toccato solo dal suo lieve respiro, e ogni muscolo teso del mio corpo voleva solo che mi spingessi ulteriormente verso il ragazzo. Se fossimo stati in un film quello sarebbe stato il momento perfetto per un bacio. Mi mancava davvero poco per raggiungere la bocca fruttata, ma quello non era un film e io ero abbastanza sicuro di non essere innamorato di Felix. <<Andiamo, vieni a dimostrarti quanto sei spettacolare, bro>> infransi il surreale momento dove lui, rendendosi conto della nostra vicinanza, si separò di scatto arrossendo come non fossimo stati più in prossimità in passato. Solo in quel momento mi resi conto di quanto velocemente battesse il mio cuore. Da quanto Felix mi faceva questo effetto?

Alla fine la giornata si concluse senza ulteriori intoppi lasciando però, se possibile, ancora più assente e pensoso di prima. Chiaramente questo subbuglio in me era nuovo e doveva significare qualcosa, ma proprio non comprendevo cosa. Riuscivo comunque a riconoscere che il desiderio si baciare una persona, non una ma ben due volte, non si potesse più definire una debolezza momentanea. Continuavo però ad avere una visione fraterna del ragazzo, ma ad essa si affiancava una probabile attrazione dovuta probabilmente al suo aspetto. Ritrovavo in lui una bellezza magnetica alla quale era difficile resistere ma non pensavo che pure io ne sarei stato vittima. Un'altra sicurezza era che queste due percezioni che avevo di lui non potevano realmente coesistere. Inoltre, oltre ogni cosa, pericoli ed ansie che fossero, e ce n'erano tanti, Felix era un importante amico e se avessi in qualche modo incasinato tutto sarebbe stata come la morte per me. Avevo già preso ma decisione di liberarmi su queste pesanti deviazioni del mio spirito che sembravano farsi sempre più intense, ma l'accaduto di oggi dimostrava quanto in realtà fosse debole la mia volontà. In effetti non mi ero soffermato nemmeno un po' sulla correttezza della mia scelta, mi chiedevo solo come ottenere la buona riuscita di essa. Dovevo dimenticarmi della visione che avevo di Felix, e dovevo farlo in fretta. <<Hyung>> mi chiamò proprio il protagonista dei miei pensieri <<vuoi dormire con me? Vedi che sei parecchio assorto nella ha mente oggi, e anche se non vuoi parlarne non voglio che passi la notte insonne a rimuginare...>> si morse il labbro con nervosismo dopo la sua proposta, chiaramente ignaro di ciò che ci fosse nella mia testa.

Potevo davvero infilarmi nelle coperte con quel forte corpicino, che percepivo così esile, quando esso sembrava essere il soggetto della mia libido?