Chan
Mi sentivo profondamente vuoto. Non mi ero reso conto dell'intensità Dei sentimenti per Felix fino a quando non l'avevo visto fuggire da me spezzandomi. Non avrei potuto vivere senza di lui, ma avevo fatto un casino e ora mi evitavano guardando me nemmeno in faccia. Avrei voluto chiarire con lui perlomeno, ma non me ne dava l'occasione facendomi scivolare sempre di più verso il baratro. Potevo accettare la sofferenza di un amore non corrisposto, faceva male, incredibilmente tanto, ma non potevo permettermi di perdere Felix.era troppo importante per me, la sua assenza mi impediva di sentire un qualsiasi impulso alla vita. E notando come si sforzasse per non rimanere solo con me mi dava un inestinguibile morsa al petto che mi toglieva completamente il fiato. Mi sembrava di morire.
Una sera finalmente quando entra in stanza lui non stava già dormendo e non era nemmeno rientrato. Pensai che fosse giunto il momento per parlare, Ma lo aspettai invano per ore prima di realizzare che non sarebbe tornato quella notte. Mi alzai mollemente, una profonda tristezza a compormi e la speranza sbriciolata davanti alla realtà dei fatti. Il biondo oramai mi odiava chiaramente. Uscii per andare in bagno ma dei singhiozzi mi richiamarono in soggiorno. Vidi un'immagine straziante, Felix tra le braccia di Changbin piangeva incontrollato dandomi così il dolore più grande <<Non ce la faccio più>> dichiarò mostrando la sua grande sofferenza, ferendomi più di quanto avesse fatto il suo silenzio. Era colpa mia, era innegabile, e questo era peggio di ogni altra cosa per me. Fare del male alla persona A cui tenevo di più per uno stupido gesto fatto perché è incapace di trattenermi era una cosa deplorevole. Capivo ora perché non volesse incontrare i miei occhi o parlarmi. Ero stato uno stupido egocentrico che aveva creato incredibili danni con il suo egoismo, pure incapace di comprendere i sentimenti altrui troppo concentrato sui propri. Mi odiai, con un audio così intenso e maligno da arrivare a desiderare di farmi del male. Ma non lo feci perché, mentre io stavo lì a colpevolizzarmi, Felix passava un pessimo momento con chissà quali pensieri, e io dovevo rimediare in fretta. Tornai in stanza più spento di prima, silenziosamente consapevole che Changbin lo avrebbe aiutato molto più di quanto potessi io al momento. Non meritavo nemmeno di essere il leader di questo gruppo, così come non avevo realmente il diritto di definirmi amico del ragazzo che avevo così ingiustamente ferito. Sospirai per l'ennesima volta, spendendo poi il resto della notte insonne a rimuginare con che parole mi sarei potuto rivolgere al giovane l'indomani.
Mi Mossi meccanicamente, agitato da ciò che stavo per fare e alienato dal mio profondo dolore. Speravo davvero che il mio discorso avrebbe rasserenato Felix quando, camminando verso la palestra, lo presi per il polso fermandolo <<Ragazzi ho scordato una cosa, andiamo a recuperarla, voi precedeteci>> mi assicurerei che potessimo rimanere soli e che non potesse sfuggirmi questa volta, e intanto percepivo bruciante lo sguardo guardingo e scontroso di Changbin. Nonostante ciò mi ascoltarono tutti lasciandomi avere la mia occasione. Lasciai il suo braccio mentre lui si fissava i piedi in palese imbarazzo e io prendevo parola <<Sarò breve>> strinsi i pugni cercando di scaricare la tensione. Avrei mentito la persona più preziosa, ma lo avrei fatto per un bene maggiore mettendo a tacere le mie emozioni. <<Per quanto riguarda ciò che è successo l'altro giorno... Vorrei che te ne dimenticassi. Ho visto che sei a disagio con me al momento, ma non devi darci peso perché come hai detto tu è stato solo un errore. Non era mia intenzione importi qualcosa di sgradito, mi sono solo lasciato trasportare dal momento>> almeno quello era vero <<Ma non provo qualcosa del genere per te. Ti voglio bene, certo, ma non potrei mai vederti in quel modo. Sei come un fratellino per me, dunque stai tranquillo, non ci sono sentimenti del genere dietro quello stupido gesto. Quindi direi che possiamo dimenticarcene e andare avanti>> dopo giorni levò per la prima volta gli occhi ai miei. Sembrava così smarrito scrutandomi con titubanza. Mi sentii crollare mentre la scarsa sicurezza messa in piedi vacillava, così mi mossi mentre ancora regnava il silenzio riconoscendomi incapace di riuscire a sopportare le sue parole che sarebbero state il rifiuto definitivo. E così, senza nemmeno una risposta, avevo troncato ogni dubbio sui miei sentimenti, sperando così di sradicarti pure da me.
Dopo Quell'avvenimento mi chiusi in me stesso, crogiolandomi nel mio dolore e al contempo rimproverandomi per averlo fatto. Non avevo altro modo per reagire, senza voler far preoccupare nessuno soffocavo il mio malessere che cresceva in me, dedicando solo le solitarie ore notturne ai lunghi sospiri che cercavano di sciogliere il mio nodo in gola. Mi rendevo conto che oramai le cose tra me e Felix erano irrimediabilmente cambiate per sempre. Troppo era il malcelato imbarazzo per concederci i carezzevoli tocchi che eravamo soliti regalarci, e in qualche modo troppo tesa L'aria tra di noi perché ci potesse essere sincerità da parte di uno dei due. Rimanevamo quindi in uno strano disagio in cui solo battute occasionali dettavano la conversazione. E per me nel mentre tutto perdeva di senso perché ormai io avevo perso la cosa più importante e nulla poteva compensare l'enorme buco lasciato. Avrei solo voluto chiudermi a riccio e rimanerci, indifferente ad ogni cosa, pure al passaggio del tempo. Ma avevo dei doveri a cui adempiere e il tempo era essenziale per me.
Cosa potevo fare a quel punto per uscire dal nocivo pozzo senza fondo nel quale stavo scivolando?
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L'amore segreto di un idol | Chanlix
FanficEssere un idol ha chiaramente i suoi lati positivi come negativi. Ma cosa succederà negli stray kids se due membri si innamorassero? Cosa succederebbe a loro con questo nuovo sentimento, in una società che gli ha insegnato che questo è sbagliato? Co...