“Sono stato pessimo con te quando hai cominciato a frequentare il professore”
Eleonora annuì “Soprattutto perché tu mi piacevi davvero, certo non l’avevo ancora ammesso a me stessa, ma tu mi piacevi”
Roberto si appoggiò allo schienale del divano passandosi una mano sul volto “Credo che fosse lo stesso per me”
“Perché siamo stati così stupidi?” domandò Eleonora più a sé stessa che a Roberto
“Perché la gioventù è canaglia, forse non era il momento giusto”
“E quando sarebbe stato quello giusto?”
Senza dar tempo ad Eleonora di rispondere Roberto le afferrò il viso e la coinvolse in un intenso bacio, per tutti i baci di cui si erano privati, per tutti i momenti che avevano perduto, per tutte le notti che non avevano trascorso insieme, per tutto l’amore che si erano negati.
"Ora è il momento giusto".
Eleonora rispose prontamente al bacio commossa da quell’ardore mischiato alla dolcezza che da sempre caratterizzava il suo Rob, il ragazzo dai capelli lunghi che pareva a tutti così timido eppure aveva dentro di sé il fuoco necessario per diventare lo stimato giornalista che era, quello studente con cui aveva preparato gli esami per ore in biblioteca davanti a tomi di diritto spessi quanto la loro determinazione.
Finalmente erano lì, incuranti del mondo al di fuori di quella stanza, incuranti di tutto ciò che non fossero i loro corpi stretti, le loro labbra unite.
Finalmente loro, con l’occasione per amarsi come meritavano.
Il bacio si fece sempre più profondo portando Roberto sopra il corpo di lei, le sue mani che vagavano ovunque sfiorandole la pelle e provocandole intensi brividi.
Eleonora gli aveva arpionato la vita lasciando che la bocca dell’uomo sopra di lei le percorresse il collo, sentì improvvisamente un morso sulla sua pelle nivea e gemette per il dolore e per il piacere che quel gesto le aveva provocato. Roberto sorrise mentre depositava alcuni casti baci sulla parte offesa del collo, prima che potesse fare altro Eleonora si tirò su e iniziò a spogliarlo con foga mentre con frenesia lui faceva altrettanto, intenti a riempirsi di baci.
“Andiamo di là” gemette Eleonora mentre Roberto si avventava sui suoi seni intento a stuzzicarli con le dita e con la lingua “Se riesci ad alzarti” replicò lui tornando a lambire un capezzolo intento in quella che pareva essere un’opera meticolosa “D-dai” tentò di nuovo Eleonora mentre muoveva già il bacino contro quello di Roberto, impaziente di essere del tutto nuda di fronte a lui, troppi vestiti ostacolavano la piacevole frizione che i loro bacini avrebbero offerto.
Roberto scese con la mano lungo la sua intimità fino a stuzzicarla con gesti rapidi ma estremamente precisi che fecero reclinare la testa di Eleonora indietro “Rob-”
“Shh” sospirò lui prima di baciarla di nuovo “Lasciami fare, abbiamo tutta la notte”
Eleonora gemette quando le dita di Roberto iniziarono a toccarla più profondamente e più rapidamente, lui si beava di quei gemiti accogliendoli nella sua bocca “Quanto sei rumorosa” disse sorridendo ma continuando a muovere le sue dita esperte lungo l’intimità della donna che spingeva il bacino sotto di lui.
“Rob...Ti prego”
Rendendosi conto di quanto lei fosse in estasi Roberto tolse la mano incrociando il suo sguardo confuso, ormai prossima ad un orgasmo che le era stato negato “Andiamo di là?” domandò. Non se lo fece ripetere e con le gambe ancora percorse da brividi lo seguì nella sua camera facendolo stendere sul letto e prendendosi un po’ di potere sovrastandolo.
Lui rimase qualche attimo colpito dalla bellezza etera di quella donna che stava seduta sul suo corpo, il seno scoperto e pieno di macchie rosse da lui provocate, i capelli sciolti e mossi lungo le sue spalle.
“Come farai a coprirli?” domandò Roberto passando una mano sul collo e poi nuovamente sui seni fino a raggiungere la fibbia della cintura, Eleonora estremamente frustrata da quella situazione iniziò a spogliarsi da sola, seppur a fatica, mentre Roberto, nonostante la posizione scomoda, la imitò.
Quando finalmente furono nudi Roberto ribaltò le posizione ed entrò in lei immediatamente lasciandola senza fiato, iniziò presto a muoversi troppo eccitato per attendere oltre, troppo impaziente di affondare in lei e mischiare il loro piacere, i loro gemiti, il loro fuoco.
Eleonora immediatamente arpionò i fianchi di Roberto sospirando ad ogni affondo tanto intenso da farla gemere senza ritegno, l’uomo preoseguì sempre più rapidamente mentre Eleonora gli graffiava le spalle e gli stringeva i capelli.
Vennero entrambi relativamente presto, esausti da tutta quella tensione e troppo persuasi dal desiderio per ritardare il loro piacere, Eleonora gridò il suo nome in un modo così animalesco che fece sorridere Roberto.
Rimasero stesi qualche istante senza parlare mentre i loro respiri tornavano regolari, e istintivamente Eleonora si strinse al corpo di Roberto “Non ci vediamo da anni ed è finita così” sospirò “Prevedibile”
“Perché?” domandò l’uomo accarezzandole un braccio con delicatezza
“Perché anche se lo negavo a me stessa ho sempre provato sentimenti per te… Dopo tutti questi anni non mi sei indifferente”
“Anche io ero così preso da te...”
“Ma tu avevi Bianca”
“Già” rispose Roberto pensando a quella che ormai era la sua ex moglie
“Da ragazzi siamo stati veramente stupidi”
Roberto annuì ripensando alle parole orribili che aveva rivolto alla sua amica dopo il maledetto esame di Fraia, a quanto fosse stato crudele, sublimare nelle offese tutta la sua gelosia nei confronti di una ragazza dalla quale non poteva esigere niente se non l’amicizia che lei gli offriva.
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Ovunque proteggi
RomanceEleonora, Roberto, Giorgio. Tre anime unite dal filo rosso del destino a riprova che da esso non si può fuggire. Una storia di amori celati, parole mai dette e incontri inaspettati. A tutti quegli amori destinati ad essere.