Capitolo 20

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✩Una vita non mi basta, per amarti come meriti.☆

POV IGOR

È passata quasi una settimana da quel giorno, ora sono quasi le ventuno e mi sto allenando in palestra per scaricare la tensione, non vedo l'ora di tagliare la testa a quel coglione di Vadim e prendermi i suoi territori, solo non vorrei che questo piano comprendesse Cloe.

Colpisco il sacco da boxe con forza, il sudore cola per tutto il mio corpo, non mi fermo neanche quando inizio a sentire le braccia farsi pesanti.

-Igor, dovresti smetterla.-

Mi giro immediatamente verso la persona che ha parlato, la mia dolce Cloe si avvicina a me.

Cerco di controllare il mio respiro affannato, mentre passo una mano sulla fronte per asciugarmi il sudore.

Passa la sua mano delicata sul mio viso, accarezzandomi la guancia, inclino il viso in modo da sentire di più il contatto della sua pelle contro la mia.

-Sicuro di star bene?- chiede preoccupata.

Le sorrido dolcemente.

-Sì, quando ci sei te, sto sempre bene.-

Le sue gote si infiammano, sposta la sua mano dalla mia guancia, ma gliela riprendo subito e le bacio dolcemente tutte le dita, una ad una.

Noncurante del sudore che cola sul mio petto, vi poggia la testa circondandomi la vita con le sue esili braccia.

-Igor?- dice tenendo sempre la testa sul mio petto, abbasso la testa guardandola.

-Mmh?-

-Grazie, per tutto quello che stai facendo per me. Nessuno mi aveva mai trattato come fai tu e, anche se all'inizio sembravi un mostro pronto ad uccidere senza pudore... Mi hai dimostrato molto più di ciò che dai a vedere a tutti gli altri.-

La guardo attentamente, i suoi occhi brillano di una luce nuova, che non avevo mai visto.

-Sono io che dovrei ringraziarti, mi hai salvato dal baratro, certo, sono sempre il diavolo in persona ma adesso ho capito il vero significato della vita.-

Ci baciamo, senza più pensare a niente, senza pensare a ciò che succederà tra una settimana.

Le nostre bocche si lambiscono, si fondono insieme bramose, saccheggiando tutto ciò che abbiamo da darci.

La tengo stretta a me, la sua camicia da notte di seta pura, regalatale da me, mi permette di sentire la sua pelle tra le mie dita, ma tutto questo non mi basta, la voglio, tutta per me, completamente, irrimediabilmente mia.

Porto le mani alle sue natiche palpandole, geme contro la mia bocca.

-Ti voglio Cloe. Voglio fare l'amore con te, per tutta la notte.- sussurro al suo orecchio per poi mordicchiargli il lobo.

Ansima leggermente mentre seguito a prenderla in braccio, avvolge le gambe intorno al mio bacino e con le mani mi tiene saldamente il collo.

La porto in camera nostra dandole, di tanto in tanto alcuni baci sul collo.

Una volta giunti nella stanza la poggio sul bordo del letto.

-Prima però devo farmi una doccia, prometto che faccio veloce.- dico lasciandole un bacio sulla fronte.

-Non è giusto, non puoi lasciarmi così.- dice guardandomi fintamente arrabbiata, o almeno credo.

Le lancio un ultimo sguardo per poi chiudermi la porta del bagno alle spalle.

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