POV IGOR
Prendo il lobo del suo orecchio tra i denti mordicchiandolo con malizia.
Geme di sorpresa, ma stranamente non si oppone alle mie attenzioni.
Ci guardiamo negli occhi.
Avvicina la sua testa al mio viso e mi bacia.
La sua bocca si muove piano contro la mia.
Quando ci stacchiamo siamo entrambi senza fiato.
-Andiamo a fare colazione?-
Annuisce.
Scende da sopra di me e si alza dal letto.
Le metto una mano dietro la schiena e la conduco fuori dalla nostra camera.
Arriviamo in cucina dove si sente un fantastico odore di pancake appena fatti.
-Buongiorno.- saluto Taisiya indaffarata non curandomi dello sguardo di terrore mischiata a malizia che le altre cameriere mi lanciano.
-Buongiorno. Come ti senti tesoro?- chiede teneramente la mia cuoca tenendo lo sguardo fisso su Cloe.
-Bene.- dice un po' imbarazzata.
-Noi andiamo a sederci a tavola. Sbrigatevi con la colazione.- ordino serio evitando la raffica di domande che, di lì a poco, Taisiya avrebbe fatto.
Prendo per mano Cloe trascinandola fino in sala da pranzo.
-Dovresti essere più gentile qualche volta con le tue cameriere.-
La guardo inarcando un sopracciglio.
Mi piace quando fa la timida, ma adesso che sta iniziando a fidarsi di me e a tenermi testa è ancor più bello.
-Le persone che mi tengono testa così sai che fine fanno?- dico cercando di sembrare il più serio possibile.
Sbianca.
-Io...-
Abbassa lo sguardo, guardando le sue gambe.
Anche se non posso vederla in faccia so che in questo momento mi teme un po'.
La prendo per la vita facendola sedere sulle mie gambe.
-Scherzavo piccola. Non farei mai niente che vada contro la tua volontà.-
Lambisco le sue labbra assaporandole lentamente.
Si lascia andare e poggia le mani sulle mie spalle.
Le nostre lingue danzano insieme.
Quando capisco che non ha più fiato mi stacco, ci guardiamo negli occhi.
Subito dopo va a sedersi nuovamente sulla sua sedia.
La continuo a guardare mentre, dall'imbarazzo le sue guance si tingono di rosso.
A malincuore questo momento fantastico viene interrotto.
-Capo, abbiamo un problema.-
Sposto lo sguardo su Borimir che è appena entrato nella sala.
Serro la mascella e, con un gesto della mano lo invito a continuare la frase.
Il suo sguardo si posa su Cloe.
Non voglio turbarla ulteriormente con i miei affari quindi, è meglio parlare in un posto più "appartato".
-Aspettami nel mio studio. Ti raggiungo tra poco.- ordino.
Spero sia qualcosa di importante, odio dover interrompere questa colazione con Cloe.
Appena Borimir esce dalla sala mi avvicino alla sua sedia e le lascio un bacio tra i capelli.
-Mangia senza di me. Appena finisco con il lavoro ti raggiungo intanto, puoi fare tutto ciò che vuoi, questa è anche casa tua ora.-
Lascio la stanza dirigendomi svelto nel mio studio.
-Cosa succede?-
Chiedo incazzato.
-Ci hanno rubato un carico di droga.- dice Borimir diretto.
Serro la mascella.
-Quanta di preciso?-
-circa una tonnellata.-
-Cazzo!-
Sbatto con violenza la mano sulla scrivania.
Mi dirigo verso la mia zona bar, non mi importa se è ancora mattina, ho bisogno di bere.
Una volta versatomi un bicchiere di whisky, mi giro verso la finestra guardando fuori.
-Voglio più informazioni.-
Ordino serio con lo sguardo perso nel vuoto.
-Quando la barca è arrivata al porto c'è stata una sparatoria, non sappiamo ancora chi ne sia l'artefice.-
-Chiama Andrey. Dobbiamo fare una piccola visita all'incaricato che doveva monitorare il tutto.-
Sento un "va bene" come risposta e la porta che si chiude.
Mi rigiro il bicchiere tra le mani prendendone un sorso.
Sono quasi sicuro di sapere chi c'è dietro a tutto ciò.
Ehyyy, come va?
Scusate, non ho più avuto tempo per pubblicare.
Credo che continuerò ad aggiornare mercoledì o, forse, domani.
Baciii.♡︎
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Solo Mia.
RomanceCloe è una semplice ragazza di 19 anni dolce, timida e con tanti sogni in testa. Troverà lavoro come cameriera in un club molto rinomato in Russia, a Mosca e scoprirà ben presto che il proprietario è un potente mafioso. Igor Ivanov un uomo di 35 an...