Capitolo 2

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Aprii gli occhi e un raggio di sole invase la mia vista. Mi girai alla mia destra e notai un cesto di frutta con due mele. Istintivamente sorrisi e pensai a mangiare il contenuto del cesto, prima di uscire dalla capanna.
<Buongiorno> Mi salutò Newt non appena uscì dalla capanna.
<Buongiorno> Lo salutai a mia volta, sfoggiando un enorme sorriso.
<Pronta per la prova?> Mi chiese poi lui.
<Sono nata pronta> Gli risposi entusiasta. Lui mi sorrise e poi iniziò ad allontanarsi, e andare verso l'orto.
<Newt, aspetta!> Lo chiamai io.
<Grazie per la frutta> Gli dissi dopo averlo bloccato per un braccio.
<Di nulla, nana> Mi rispose lui sorridendo, ma era un sorriso completamente finto, si vedeva da un miglio. C'era qualcosa che non andava. Mi avvicinai a Minho.
<Pronta per correre?> Mi chiese Minho sorridendomi.
<Cos'ha Newt?> Gli chiesi non considerando la sua dormanda.
<Non ne ho idea> Mi rispose lui facendo spallucce.
<Okay, aspetta qui> Gli dissi prima di allontanarmi da lui e dirigermi verso Thomas.
<Hey, Tommy> Lo salutai continuando a guadare Newt.
<Giorno, Megan> Mi rispose lui sorridendomi.
<Che cos'ha Newt?> Gli chiesi.
<Nulla, perché?> Mi chiese lui iniziando a guardare Newt.
<Mi è sembrato ansioso, scontroso> Gli dissi io.
<Credo che sia semplicemente perché ha paura che ti accada qualcosa nel Labirinto> Mi rispose lui.
<Grazie Tommy> Lo ringraziai allontanandomi.
<Fa presto che dobbiamo prepararci per andare!> Urlò Thomas da dietro di me. Cercai Newt e mi diressi verso di lui.
<Newt> Lo chiamai.
<Hey, Meg>
<Possiamo parlare?> Gli chiesi.
<Certo, dimmi> Mi rispose posando gli attrezzi per l'orto a terra.
<Non avere paura che mi accada qualcosa, andrà tutto bene. E con me ci saranno Minho e Thomas, quindi sta' tranquillo, non mi accadrà nulla.> Gli dissi prendendogli una mano. Lui quasi come se l'avessi offeso, ritirò velocemente la mano e riprese gli attrezzi.
<Okay, non mi importa> Mi rispose lui scontroso. Ma cos'ha questo ragazzo?
<Cosa ho fatto?> Gli chiesi confusa, allargando le braccia.
<Non hai fatto niente, okay? Ora lasciami lavorare> Mi rispose lui freddo. Senza degnarlo di risposta, tornai da Thomas.
<Come è andata?> Mi chiese lui non appena mi vide.
<Meglio lasciar perdere. Prepariamoci per andare> Gli dissi leggermente confusa. Un minuto prima mi porta la colazione, e il minuto dopo è scontroso e freddo. Lui annuì, e dopo avermi dato il necessario, insieme a Minho entrammo nel Labirinto.
<Buona fortuna> Mi disse Alby. Gli sorrisi per poi iniziare a correre nel Labirinto con Thomas e Minho. Dopo aver percorso, credo quasi mezzo Labirinto, iniziammo a sentire dei strani rumori.
<Ragazzi, cos'è?> Chiesi ai due.
<Restate qui, vado a controllare> Ci disse Thomas.
<Vengo anch'io> Gli dissi seguendolo.
<No, tu rimani qui> Mi rispose Minho bloccandomi per le spalle. Non mi opposi. Dopo qualche secondo Thomas tornò da noi correndo.
<Ragazzi è un Dolente! Correte!> Urlò. Io e Minho iniziammo a correre dietro Thomas. Presi dal panico ci nascondemmo in mezzo a delle rocce.
<E' strano, di solito ci sono solo di notte> Disse Thomas. Io li guardavo confusa.
<Okay ragazzi, al mio tre corriamo verso quella direzione, e rientriamo nella Radura> Ci disse Minho. Io e Thomas annuimmo, poi ci mettemmo in posizione per iniziare a correre.
<Uno..> Cominciò Minho.
<Due..> Continuò lui.
<Tre> Concluse il ragazzo. Mi alzai di scatto, quel gesto mi fece urtare violentemente contro una roccia, che mi causò un graffio sulla pancia, ma non mi fermai, continuai a correre. Dolorante, arrivai con Minho e Thomas avanti alla Radura, allora mi rilassai e guardai in basso, verso la ferita. La mia maglia era zuppa di sangue, ad un tratto la testa iniziò a girarmi e le gambe iniziarono a tremare. Feci un passo avanti, poi caddi a terra e..buio.

NEWT'S POV
Sentii Gally urlare il mio nome preoccupato. Che stava succedendo? Mi avvicinai all'ingresso del Labirinto e la vidi. Era stesa a terra, in una pozza di sangue. Sentì il cuore iniziare ad accelerare. Iniziai a correre verso l'entrata della Radura. La presi in braccio e correndo la riportai nella Radura. Chiamai Medicali che la presero e la portarono su un lettino. Avevo paura, tanta paura. La conosceva da appena un giorno ma mi ero mai affezionato a lei come non facevo da tempo.
<Vi prego ditemi che potete aiutarla> Dissi ai Medicali.
<Newt, non ne sappiamo molto più di voi, e poi ha perso molto sangue, e continua a perderlo> Mi disse uno di loro.
<Fanculo> Sussurrai prima di togliermi la maglia e fare pressione con essa sulla ferita.
<Com'è successo> Chiesi a Thomas.
<Abbiamo visto un Dolente e ci siamo nascosti nelle rocce. Credo che quando ci siamo alzati per iniziare a correre, si sia ferita con una pietra.> Mi disse il ragazzo.
<Ti avevo detto di proteggerla, Thomas!> Gli urlai contro.
<Mi dispiace, Newt> Mi rispose lui non guardandomi neanche. Preso dall'ira, lasciai la maglia sulla ferita di Megan e mi avvicinai a Thomas. Pieno di rabbia lo sbattei sul muro della capanna.
<TI DISPIACE EH?!> Urlai contro Thomas. Non riuscivo a controllarmi.
<Newt, non è colpa sua> Sussurrò Megan prima di tossire un paio di volte.
<Hey, stai bene?> Le chiesi fiondandomi su di lei.
<Credimi, ne Tommy ne Minho c'entrano niente con questo> Mi disse lei indicando la ferita. Ero spaventato, ero molto spaventato all'idea di perderla. La conosco da così poco tempo ed è già molto importante. Lei fece per alzarsi ma io con il braccio la bloccai.
<Non ci provare. Starai qui a riposarti finché non ti sarai ripresa del tutto.> Le dissi guardandola negli occhi.
<Chuck, va' a prendere del cibo, per favore> Dissi poi girandomi verso Chuck.
<Non ho fame> Mi rispose lei con voce sottile.
<Hai bisogno di riprendere le forze> Le dissi prendendole la mano.
<Quando mi riprenderò tornerò nel Labirinto?> Mi chiese lei con voce speranzosa. "Assolutamente no" pensai.
<Puoi anche scordartelo> Le dissi alzandomi in piedi. Era troppo stanca per rispondermi, così, chiuse gli occhi e si addormentò.
Qualche ora dopo, mentre ancora dormiva, la portai nella mia capanna, poggiandola sulla mia amaca. La mia maglia era ancora sulla sua ferita, anche se, fortunatamente, aveva smesso di perdere sangue.
<Newt> Mi chiamò lei, svegliandosi.
<Hey, Meg, come stai?> Le chiesi avvicinandomi a lei.
<Meglio> Mi rispose mettendosi seduta.
<Mi dispiace per come ti ho risposto stamattina> Le dissi dispiaciuto.

MEGAN'S POV
<Tranquillo, ora capisco di cosa ti preoccupavi> Gli dissi ridendo. Lui sorrise e mise la sua mano sulla mia. Un brivido mi percorse la schiena e le farfalle nel mio stomaco iniziarono a volare libere.
<Non devi lavorare?> Gli chiesi rendendomi conto che era stato tutto il giorno accanto a me.
<Al diavolo! Stavi per morire!> Mi rispose lui preoccupato.
<Che esagerato, non stavo per morire> Gli risposi corrugando la fronte.
<Hai perso molto sangue. Quando ti ho vista a terra ho pensato al peggio, mi hai fatto preoccupare molto> Mi disse lui guardandomi negli occhi.
<Scusa, la prossima volta cerco di non svenire> Gli dissi sarcastica, accennando un sorriso. Lui mi fece la linguaccia e poi mi rispose:
<Non ci sarà una prossima volta> Mi disse lui alzandosi in piedi.
<Cosa? Perché?!> Gli chiesi arrabbiata.
<Stavi per morire!> Mi ripeté lui. Sbuffai e mi alzai.
<Frena, frena. Dove vai?> Mi chiese lui bloccandomi per un polso.
<Da Minho e Thomas> Gli risposi liberandomi dalla sua presa.
<Ti accompagno> Mi rispose lui prendendomi per mano e seguendomi fuori dalla capanna.
<Newt, sto bene!> Gli dissi. E in parte era vero. Era bello pensare che c'era qualcuno pronto a proteggermi a qualsiasi costo. In ogni caso, lui non rispose e fece di testa sua, mi accompagnò da Minho e Thomas.
<Come stai, bella addormentata?> Mi chiese Minho.
<Meglio> Gli risposi sorridendo.
<Meg, mi dispiace, avevo un solo compito ed era quello di proteggerti> Mi disse Thomas avvicinandosi a me.
<Tranquillo, non è colpa tua> Gli risposi abbracciandolo. Mi sedetti a terra a parlare con Tommy e Minho che stavano lavorando, mentre Newt tornò a supervisionare il lavoro di tutti.
<Newt non ti farà mai tornare nel Labirinto> Mi disse Thomas.
<Devo solo fargli un po' di pressione, vedrete che mi darà un'altra occasione> Dissi ai due fiera.
<Neanche io credo sia un'ottima idea farti tornare nel Labirinto, è pericoloso, e ne hai avuto oggi la prova> Mi disse Thomas. Sbuffai e decisi di fare qualcosa, andai ad aiutare i ragazzini più piccoli.
<Santo cielo, riesci a stare 5 minuti ferma?> Mi chiese Gally avvicinandosi a me.
<In realtà no> Gli risposi ridendo.
<Dai, ti do una mano> Mi rispose lui aiutando a spostare dei sacchi di fertilizzante.
<Megan, posso parlarti un attimo?> Urlò Newt per farsi sentire.
<Arrivo> Urlai in risposta.
<Torno subito> Dissi poi a Gally, sorridendogli.
<Cosa c'è, Newt?> Gli chiesi tenendomi la pancia, la ferita faceva ancora un po' male.
<Non mi fido di lui, stagli alla larga> Mi rispose lui, lanciando uno sguardo omicida a Gally.
<Che mi importa, io mi fido> Gli risposi infastidita. Feci per tornare da Gally, quando Newt mi blocco per un polso, facendomi girare verso di lui.
<Stagli alla larga> Mi ripeté lui. Ma chi si crede di essere?!
<Fanculo Newt> Gli risposi prima di liberarmi dalla sua presa e tornare da Gally.
<Tutto bene?> Mi chiese Gally vedendo la mia espressione infastidita.
<Si, tranquillo> Gli risposi continuando a spostare i sacchi. E' così difficile capire che questa è la mia vita? Non può decidere cosa devo fare e con chi posso o non posso parlare.
<Megan, dopo cena vieni nella mia capanna. Dobbiamo parlare> Mi disse Alby camminando vicino ai sacchi si fertilizzante.
Durante la cena cercai di sedermi il più lontana possibile da Newt, non mi piaceva un suo comportamento, non era mio padre. Affianco a me si sedettero Gally e Winston.
<Fa ancora male?> Mi chiese Winston indicandomi la pancia.
<Un po'> Gli risposi guardando la ferita.
<Posso?> Mi chiese Winston prendendo con la mano l'orlo della mia maglia. Io annuì. Lui mi alzò la maglia fino a sotto il seno.
<Ci metterà un po' a guarire> Mi disse lui accarezzandomi il ventre.
<Hey, hai freddo?> Mi chiese poi lui notando il mio tremare.
<Si> Gli risposi io.
<Tieni> Mi disse lui togliendosi la giacca e posandola sulle mie spalle.
<Grazie> Gli risposi io sorridendogli.

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