Capitolo 24

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<Faremo tardi alla visita, muoviti Meg!> Urlò Thomas dall'altra stanza.
<Arrivo!> Risposi felice. Tutti mi stavano accompagnando ad una visita, o meglio dire la visita. Oggi avrei scoperto il sesso del bambino. Attraversammo quasi mezza isola, poi finalmente entrammo in un ospedale.
<Megan?> Mi chiese un infermiere all'entrata.
<Si> Risposi io sorridendo. L'infermiere guidò me e i miei amici in una stanza, dove ci aspettava una dottoressa. Mi fece stendere e come sempre spalmò quel freddissimo gel sulla mia pancia.
<Il feto è in perfetta salute> Disse la dottoressa continuando a guardare il monitor.
<Allora, è arrivato il momento. Vuoi conoscere il sesso?> Mi chiese lei, girandosi poi verso di me.
<Si> Risposi io sorriendo.
<E'..> Iniziò lei.
<E'?> Chiesi io, incitandola a continuare>
<Aspetti> La fermò Thomas. L'ansia mi logorava l'anima.
<Lo scriva qui> Disse poi Thomas, dando alla dottoressa una penna e un pezzo di carta.
<Così la uccidi, Tommy> Disse Minho ridendo.
<Le diremo il sesso, ma in un modo un po' più carino>  Disse Thomas. La dottoressa diede il biglietto a Thomas, che lo posizionò avanti agli occhi di tutti, tranne i miei, ovviamente.
<O mio dio> Disse entusiasta Brenda.
<Vi odio> Dissi ridendo. Thomas piegò il biglietto e lo portò nella tasca dei jeans, poi disse qualcosa all'orecchio di Minho. Minho riferì la cosa ad Aris e Frypan. I tre immediatamente uscirono dalla stanza, andando chissà dove. Dopo altri brevi accertamenti, Thomas, Brenda ed io tornammo a casa.
<Sta sera vi lascio un po' soli, dormo con Minho> Dissi ai due.
<Si può fare sesso quando si è incinta?> Chiese Brenda confusa.
<Non faremo sesso> Le risposi io ridendo.
<E allora perché dormi con lui?> Mi chiese poi Thomas.
<Sono tre mesi che dormo con voi, e ormai siete una coppia ufficiale, voglio lasciarvi i vostri spazi> Risposi.
<Non ce n'è bisogno> Mi rassicurò Brenda.
<Si che ce n'è bisogno, io ne avrei voluta con Newt> Dissi ridendo.
<Devo ricordarti come si fanno i bambini?> Mi chiese Thomas ridendo, mentre indicava la mia pancia.
<No, sono apposto così. Ora vi lascio soli> Dissi poi uscendo, ed entrando nella camera di Minho.
Trascorsi parte del tempo a leggere un libro, d'amore, ovviamente.
<Hey, Meg> Mi salutò Minho entrando nella stanza.
<Hey> Lo salutai sorridendogli.
<Abbiamo una grande sorpresa per te> Mi disse poi lui, sedendosi accanto a me.
<Oddio, Minho. Sai che mi mettono ansia le sorprese!> Lo rimproverai. Lui fece spallucce, poi prese una birra dal frigo.
<Vuoi?> Mi chiese lui stappandola.
<Sono incinta> Gli ricordai ridendo.
<Sarò una creatura molto fortunata> Mi disse poi lui, avvicinandosi a me e portando una mano sulla mia pancia.
<Sai, l'ho sognato> Gli dissi poi ad un tratto.
<Ah, si?> Mi chiese lui.
<Mi ha detto che lo guarderà da qui. E mi ha detto anche che sarà un maschio, è vero? Ho bisogno di saperlo> Gli dissi. Era chiaramente una trappola per conoscere il sesso del bambino.
<Bel tentativo> Mi rispose lui girandosi ed iniziando a sorseggiare la birra.
<Andiamo!> Lo pregai io.
<No. Lo scoprirai stasera> Mi disse poi lui, scolandosi quasi tutta la bottiglia in un sorso.
<Oh, andiamo! Non sarai mica lo zio ubriacone!> Gli dissi sfilandogli la bottiglia dalle mani, e posandola su un mobile.
<Mi piace zio Minho> Disse poi lui. Qualche secondo di silenzio fu seguito da una mia grande preoccupazione.
<Dici che è un problema?> Gli chiesi preoccupata. Lui mi guardò con aria interrogativa, non capendo di cosa stessi parlando.
<Non avrà un padre> Gli ricordai. Lui tramutò il suo sguardo serio in uno dolce e rassicurante, poi mi sorrise.
<Sarà pieno d'affetto, sarà colmo d'affetto, strariperà d'affetto. Tanto che ad un certo punto c'odierà tutti> Disse lui, ridendo sulle ultime parole, risi anch'io.
<Dico sul serio, i genitori sono per dare affetto, e con Aris, Frypan, Thomas, Brenda e me, sono sicuro che non gli mancherà nulla> Mi rassicurò lui.
<Hai ragione> Gli risposi sorridendo. 
<Ora preparati, sta sera ci sarà una super festa> Mi disse poi Minho.
<Okay, vado a fare una doccia> Gli dissi prima di scomparire dietro il muro del bagno. Feci una doccia calda, asciugai i capelli con il phon poi mi vestii. Non ero molto elefante, ma mi piaceva. Avevo una gonna da tennis bianca, con sopra una felpa indaco.
<Pronta?> Mi chiese Minho. Mi fermai qualche secondo ad osservarlo, aveva dei pantaloni eleganti, con una camicia bianca. Le maniche erano arrotolate e alcuni bottoni della camicia erano sbottonati.
<Che eleganza> Dissi a Minho, avvicinandomi a lui.
<Quella gonna è un po' troppo corta> Mi disse poi lui. Io lo guardai in maniera interrogativa.
<Così direbbe Newt> Si giustificò poi lui, alzando le mani in segno di resa. Risi per poi abbracciarlo. Fortunatamente la pancia non era ancora cresciuta molto, quindi stavo comoda nei miei soliti vestiti.
<Dai andiamo> Mi disse poi Minho prendendomi per mano, e facendomi uscire dalla stanza. Andammo al primo piano, e ciò che si presentava avanti a me, mi fece venire le lacrime agli occhi. Le persone di tutti l'edificio erano riunite, era una super festa piena di palloncini rosa e azzurri.
<Allora, vuoi scoprire il sesso?> Mi chiese Thomas, indicando una torta su un tavolo.
<Si> Risposi confusa.
<Taglia la torta> Mi disse poi Brenda, cedendomi un coltello. Lo afferrai per il manico, poi mi avvicinai alla torta che era coperta di panna. Infilai la punta del coltello al centro della torta, mentre sentivo gli occhi di tutti rivolti verso di me. Tagliai la prima fetta, e il lato della torta era coperto di crema azzurra, era un maschio.
<Avevi ragione..> Sussurrai emozionata, rivolgendo uno sguardo al cielo, mentre tutti iniziarono ad applaudire. Incredula portai una mano sulla bocca, mentre delle lacrime calde mi rigavano il viso.
<Visto? Aveva ragione Newt> Mi disse Minho, prima di abbracciarmi. Scoppiai a piangere e abbracciai uno ad uno tutti i presenti. Questa creatura mi aveva cambiato la vita.
I seguenti mesi trascorsero molto velocemente, tra vari accertamenti e cose varie.
<Ragazzi, dobbiamo dirvi una cosa> Disse Brenda, mentre Thomas le avvolgeva le spalle con un braccio.
<Così mi fate preoccupare> Risposi mentre mi sedevo, per la stanchezza di portare quell'enorme pancia.
<Sono incinta> Disse tutto ad un fiato Brenda, con le lacrime agli occhi. Portai una mano alla bocca per la sorpresa.
<Davvero?!> Chiesi entusiasta.
<Ho fatto tre test> Rispose divertita Brenda. Tutti ci fiondammo su di loro, abbracciandoli.
Parte della gravidanza la trascorremmo insieme, parte perché tre mesi dopo l'annuncio della gravidanza di Brenda, era arrivata l'ora della nascita del neonato.
<Non vedo l'ora che questo bambino esca. E' una tortura nelle ultime settimane> Mi lamentai con Brenda.
<Già, io ho sempre fame, figurati adesso che devo mangiare per due> Mi disse Brenda ridendo, mentre si indicava la pancia. Presi la borsa e scesi con Brenda al piano terra.
<Avete già scelto la casa?> Ci chiese Thomas, indicando Minho, Frypan, Aris e me.
<No, ma ce ne servirà una bella spaziosa> Dissi poi, prima di sedermi accanto a mio fratello. Improvvisamente un crampo mi fece piegare in avanti dal dolore, e ansimare.
<Hey, tutto okay?> Mi chiese Minho, avvicinandosi a me.
<Si, tranquilli. E' tutto okay> Provai a rassicurarli, ma il dolore non cessava, al contrario era sempre più forte.
<Il bambino sta bene?> Chiese stupidamente Aris.
<Non lo so, chiediglielo!> Gli risposi sarcastica, mentre ancora ansimavo dal dolore.
<Forse dovremmo andare in ospedale> Disse Thomas alzandosi in piedi.
<Vi ho detto che s-> Non riuscì a finire la frase. Sentii improvvisamente dell'acqua colarmi sulle gambe.
<Oh, no. Credo di aver appena rotto le acque> Dissi guardando preoccupata tutti gli altri. Minho mi prese in braccio e mi portò nell'auto, dove tutti entrarono e mi accompagnarono all'ospedale. Faceva molto male, davvero tanto, ma fortunatamente avevo i miei amici che cercavano in ogni modo di alleviare il dolore durante il tragitto in auto. Qualche minuto dopo arrivammo, un'infermiera ci vide e capì tutto. Andò di corsa a chiamare dei medici, che in pochi minuti prepararono una sala parto. Mi ci portarono, e dirvi che era stato complicato sarebbe dire poco. Le goccioline di sudore continuavano a colarmi sulla fronte, eppure sono sempre stata una che non suda molto. In sala parto c'erano solo Thomas, Brenda e Minho. Il travaglio durò delle ore, e furono le più estenuanti della mia vita. Mai avrei pensato di potermi sentire così stanca. Dopo molte grida, lacrime e un'incontrollabile stanchezza, finalmente lui nacque. Un'infermiera lo prese immediatamente in braccio, e lo portò in una sala, dove lo lavarono e vestirono, poi lo riportò da me.
<Eccolo qui> Mi disse l'infermiera mentre poggiava delicatamente nelle mie braccia il piccolo.
<Allora, ha già un nome?> Mi chiese lei, appoggiandosi all'estremità del mio letto. Guardai entusiasta Thomas, poi Brenda e per finire Minho.
<Mattheo, si chiama Mattheo> Le risposi con gli occhi pieni di lacrime. La ragazza mi sorrise, poi uscì dalla camera. Immediatamente Thomas si fiondò sul piccolo, prendendolo in braccio.
<E' bellissimo> Disse mentre una lacrima gli rigava il viso.
<E' uguale a lui> Sussurrai mentre con il dorso della mano asciugavo le mie guance bagnate dalle lacrime.
<Assomiglia molto ad entrambi> Aggiunse Brenda, avvicinandosi a Thomas che teneva in braccio Mattheo.
<Vieni dal tuo futuro zio preferito> Disse poi Minho, prendendo il bambino dalle braccia di Thomas.
<Sarò io il preferito> Replicò Thomas.
<No, lo sarò io> Rispose Minho, mentre toccava scherzosamente il naso del bimbo.
<Beh, io sono l'unico zio di sangue> Si vantò poi Thomas.
<Così mi ferisci> Rispose Minho, portandosi una mano sul cuore. Minho lentamente riportò Mattheo tra le mie braccia. Era perfetto, sembrava tutto incredibilmente perfetto. E avrei scommesso qualsiasi cosa che lassù, da qualche parte, c'era Newt che si asciugava le lacrime emozionato.

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