Capitolo 5

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Iniziai a dimenarmi per liberarmi, ma non ci riuscì. Sentivo la sua mano sui miei fianchi scendere sempre di più. Il mio battito accelerava ogni secondo di più, e le mie gambe continuavano a tremare. Avevo moltissima paura. Non appena lui interruppe il bacio, si fiondò sul mio collo, iniziando a baciare quello. Io ne approfittai e urlai.
<NEWT!> Urlai con tutta la voce che avevo. Gally mi guardò perplesso, e prima di ricominciare a baciarmi il collo, posizionò una mano sulla mia bocca. Mi sentivo di morire, sarei voluta sparire.
Gally lentamente scendeva con i baci, arrivando appena sopra il seno, avevo sempre più paura. Ad un tratto smisi di dimenarmi, ormai avevo capito che nessuno mi avrebbe aiutata, dormivano praticamente tutti, e non si sarebbero svegliati prima di un'ora.
<Gally, toglile le mani da dosso> Newt. Sentì la sua voce e improvvisamente ricominciai a respirare. Poi guardai Newt, aveva la mascella sbarrata ed era molto arrabbiato, glielo leggevo negli occhi. Gally lasciò la presa, ed io corsi dietro Newt, con lui mi sentivo protetta. Non mi sarei mai aspettata che qualcuno della Radura facesse una cosa del genere.
<Hey, ci penso io. Va' nella capanna con Thomas, okay?> Mi chiese lui con voce dolce e rassicurante. Io ancora tremavo dalla paura, da quei ragazzi mi aspettavo di tutto, ma non questo. Velocemente entrai nella capanna con Thomas. Lui mi chiese cosa stava succedendo, io glielo spiegai e, a fatica, riuscì a convincerlo di non andare ad uccidere Gally, anche perché con i tonfi che rimbombavano nella Radura, era chiaro che già Newt lo stesse massacrando. Ha sicuramente sbagliato, e non voglio difenderlo in alcun modo, ma ho sempre pensato che la violenza non sia la risposta giusta, ma ovviamente Newt e Thomas non la pensavano allo stesso modo.
<Ti giuro che gli spacco la faccia> Mi disse Thomas mentre si stendeva sull'amaca.
<Thomas, basta. Ci sta pensando già Newt.> Gli risposi io.
<Meg, ti rendi conto che se non fosse arrivato Newt, ti avrebbe violentata, vero?!> Mi chiese lui corrugando la fronte. Io abbassai lo sguardo, aveva ragione, mi avrebbe violentata. Non diedi però retta a ciò che disse, e iniziai a medicare la ferita. Vidi poi Chuck uscire da una capanna.
<Hey, Chuck, mi prendi delle garze?> Gli chiesi. Lui annuì in risposta. Attesi, e qualche minuto dopo Chuck tornò con delle garze in mano.
<Grazie> Gli dissi sorridendo. Un sorriso finto, ovviamente, dopo quello che era successo non mi fidavo di nessuno, tranne che di Newt. Presi una garza e la avvolsi intorno alla ferita di Thomas, e feci la stessa cosa anche con le altre. Una volta finito, uscì dalla capanna. Vidi Gally steso per terra, aveva il volto pieno di sangue. Sopra di lui c'era Newt, che stava per tirargli l'ennesimo pugno.
<Newt, fermo> Gli dissi. Lui si spostò da sopra di Gally, e si avvicinò a me.
<Meg, va' nella capanna> Mi ridisse lui.
<No, voglio che tu venga con me> Gli dissi insicura. Da una parte volevo che venisse per lasciare in pace Gally, l'aveva già picchiato abbastanza, dall'altra parte avevo paura senza di lui.
Lui non si oppose e venne nella capanna con me, era arrabbiato, anzi furioso. Iniziò a dare pugni al muro, quella scena faceva più male di quando Gally stava per violentarmi.
<Newt, basta> Gli dissi mettendomi avanti al muro, che stava per colpire per l'ennesima volta. Lui si fermò. Gli presi la mano, aveva le nocche rotte, piene di sangue e gonfie.
<Cazzo, Newt!> Lo rimproverai accarezzandogli le nocche.
<Sei un idiota> Gli dissi.
<Cosa dovevo fare, Meg? Stringergli la mano dopo che ti aveva quasi violentata?> Mi chiese lui con ancora il fuoco negli occhi.
<Ti prego, Newt, basta> Gli dissi con voce stanca. Il sole era da poco sorto e già non vedevo l'ora che tramontasse.
<Ti prometto che nessuno ti toccherà mai più. Neanche con un dito> Mi disse sicuro prima di abbracciarmi. Per me stare al sicuro significava questo.
<Avete ucciso un Dolente?> Gli chiesi ricordandomi di ciò che mi aveva detto Thomas.
<Thomas te l'ha detto, vero?> Mi chiese lui sbuffando.
<Già> Gli risposi io.
<Più tardi ne parleremo con Alby, e decideremo cosa fare> Mi disse lui avvicinandosi a me. Improvvisamente sentì come se qualcuno mi avesse dato un pugno sulla pancia, mi piegai in avanti dal dolore, era la ferita.
<Hey, stai bene?> Mi chiese Newt facendomi stendere su l'amaca.
<Si, tranquillo> Gli risposi io provando ad alzarmi, ma lui mi fermò.
<Io vado a lavorare, voglio che tu non ti muova da qui> Mi disse lui fissandomi
<Posso venire con te?> Gli chiesi speranzosa.
<No> Mi rispose lui secco.
<Ti prego, Newt> Lo implorai.
<Ti ho detto di n-> Non gli lasciai finire la frase che lo interruppi.
<Newt, ho paura> Gli dissi mettendomi seduta e guardandolo negli occhi.
<Io..mi dispiace, hai ragione. Dai vieni> Mi disse accennando un sorriso e prendendomi per mano. Andammo all'orto e io mi misi seduta all'ombra mentre Newt lavorava, mi ero proposta più volte per aiutarlo ma ovviamente lui me lo impedì. E' dura quando sei l'unica ragazza in mezzo a tanti ragazzi, ma fortunatamente di alcuni di loro mi fidavo ciecamente.
<Hey, bellezza> Mi salutò Gally. Newt lasciò cadere dalle sue mani gli attrezzi e si avvicinò a lui con aria minacciosa.
<Ti spacco la faccia> Disse Newt a Gally, pronto a dargli un pugno.
<Newt, lascialo perdere, per favore> Quasi lo implorai. Ne avevo abbastanza della violenza.
<Geloso il tuo ragazzo, eh?> Mi chiese Gally. Che fastidio, l'avrei voluto uccidere.
<Beh, intanto ti ho toccata prima di lui> Disse Gally. Beh a quel punto se l'era proprio cercata, e io non avevo intenzione di fermare Newt che riprese a picchiarlo. Alla fine della giornata le mani di Newt erano piene di sangue, e continuava a picchiare Gally ogni volta che lo vedeva. Aveva infranto la seconda regola della Radura, ma nessuno osò dire nulla, d'altronde Gally mi aveva quasi violentata.  Quella sera Newt, Thomas e Minho parlarono con Alby di ciò che era successo col Dolente. Alby disse che il giorno dopo, Thomas, Minho e gli altri velocisti avrebbero dovuti andare ad esaminare il Dolente, fortunatamente quella lista non comprendeva Newt. Da quando era successo ciò che era successo con con Gally, non riuscivo a stare lontana da Newt, mi sentivo impotente, e non mi sentivo al sicuro.
<Newt, posso chiederti una cosa?> Gli chiesi quella sera.
<Si, nana. Dormirò con te> Mi rispose lui, come se mi avesse letto nel pensiero. Io sorrisi, poi lui intrecciò le mie dita con le sue e mi sorrise.
Andammo nella sua capanna e ci stendemmo sulla sua amaca. Si stese prima lui, e poi io, poggiando la testa sul suo petto. Cominciò ad accarezzarmi i capelli e a darmi baci sulla testa. Non mi ero mai sentita così al sicuro. Alzai il volto, per guardarlo negli occhi, era bellissimo, non avrei mai immaginato di stare così bene in un posto del genere. Lui cominciò ad avvicinarsi al mio viso, sentivo i nostri respiri unirsi. Si avvicinò a me e mi baciò, fu' stupendo, sentivo brividi lungo tutto il corpo. Con una strana manovra, ci capovolse, io ero stesa sull'amaca e lui era sopra di me. Iniziò a baciarmi con più foga, più passione. Lentamente iniziò a scendere sul mio collo, ebbi un flashback, ricordai le mani e le labbra di Gally su di me, a quel pensiero sussultai. Newt si fermò e mi guardò
<Hey, se non te la senti mi fermo> Mi desse lui intrecciando le nostre dita.
<Newt è solo che..mi riporta a Gally, ma non è colpa tua, io-> Provai a spiegargli.
<Meg non mi devi spiegazioni, aspetterò finché tu non vorrai> Mi disse stampandomi un bacio sulla guancia. Ormai io e lui eravamo sempre più affiatati, e parliamoci chiaro, se Gally non mi avesse quasi violentata probabilmente l'avrei fatto con Newt quella sera. Tornammo nella posizione di prima, con lui steso sull'amaca e io sul suo petto, e ci addormentammo. Ero forte, e sapevo che sarei riuscita a superare Gally e tutto ciò che aveva fatto, mi serviva solo un po' di tempo.

Nei seguenti 3 giorni, Thomas, Minho e gli altri Velocisti trovarono una sorta di chiave, che apriva una specie di tunnel dal quale avremo provato ad uscire. Avremmo aspettato però una settimana, per prepararci con le giuste armi, il giusto cibo e tutto ciò che ci sarebbe potuto servire. Io e Newt continuavamo a dormire assieme, e ormai avevo completamente superato la storia di Gally. Ero troppo forte per abbattermi per questo.
<Buongiorno, nana> Mi svegliò Newt che era steso accanto a me.
<Giorno> Lo salutai stropicciandomi gli occhi. Ci guadammo negli occhi per qualche secondo, poi fummo interrotti da un suono familiare, la scatola. Era strano visto che non erano ancora passati 30 giorni da quando ero arrivata io. Tutti corremmo avanti alla scatola, e una volta che si fermò, Newt entrò dentro quest'ultima.
<E' un'altra ragazza> Disse lui confuso. Non era del tutto un male non essere più l'unica ragazza.
<Cos'ha in mano?> Chiese Thomas.
<E' un biglietto.> Disse Gally. Newt lo prese e lo lesse.
<Lei sarà l'ultima dei vostri> Lesse Newt. La ragazza si svegliò dicendo il nome di Thomas, poi svenne. La portarono in una capanna e la fecero stendere su un'amaca.

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