È notte fonda, io sono sul divano a piangere mentre mi rigiro questa foto tra le mani, dovrei essere a letto, per avere piene energie per domani, siccome partiamo per andare a Londra
Io non ce la faccio però, lui dovrebbe essere qui con me, e invece è già un anno che non c'è più
Prendo un cuscino e ci affondo la faccia dentro, per insonorizzare i singhiozzi che continuo a fare, non doveva andare così, mi sfogo, tutte le tensioni accumulate nella giornata
Sento una mano posarsi sulla mia testa e inizarmi a fare le carezze
"Hey... Che succede"
Riconoscerei quella voce tra un milione, ha un tono dolce rispetto a quello che ha usato oggi pomeriggio, sembra preoccupato
Non dico niente, mi tolgo il cuscino dalla faccia e mi abbraccio a lui, che per farmi stare più comoda mi fa sedere a cavalcioni sulle sue gambe, rivolto verso di lui, visto che era seduto affianco a me sul divano
"Ti prego Shy calmati, non mi piacciono questi singhiozzi"
Mi avvolge il bacino ed io mi abbandono completamente alle sue braccia, penso che un abbraccio fosse l'unica cosa di cui avevo bisogno ora
Mi piace che non mi stia chiedendo niente, ha capito che adesso ho solo voglia di sfogarmi
Passiamo così almeno 5 minuti e poi mi decido ad alzare la testa dell'incavo del suo collo dove fino ad ora era sepolta
Lo guardo negli occhi e lui mi guarda interito e mi asciuga le lacrime con i suoi pollici
"Presumo che non sia per la gara di dopodomani vero?"
Nego con la testa e dopo aver sospirato pesantemente prendo la foto che tenevo ancora in mano e gliela porgo, penso sia arrivato il momento di aprire questo argomento con lui, tanto ho capito che posso fidarmi
"Lui è Edward, mio fratello gemello"
Alza lo sguardo dalla foto e mi guarda sorpreso, in effetti in due mesi che ci conosciamo non l'ho mai detto a nessuno
"Oggi è.... È un anno che non c'è più"
Lui mi guarda sempre più sorpreso e "preoccupato" per quello che gli avevo appena detto
"Eravamo in collegio, avevamo appena finito di litigare, perché lui voleva andare ad una festa che ci era stata vietata, io gli avevo detto che era meglio di no, però lui non mi ha ascoltato ed è uscito li stesso... Ed è allora che una macchina..."
Riscoppio a piangere e subito mi riavvolge a lui continuando a coccolarmi ma senza proferire parola
"È stata colpa mia Freddy"
"No..no assolutamente, è stato un incidente"
Mi mette le mani sulle guance e appoggia la sua fronte alla mia mentre io continuo a negare con la testa
"Dovevo fermarlo"
"Tu non potevi sapere cosa sarebbe successo, è stato un incidente Sharon, non prenderti colpe che non ti spettano... Io non posso immaginare quello che hai passato, ma so che ancora adesso ci stai soffrendo tantissimo, basta guardarti, però non è colpa tua, è colpa di questo destino di merda, e adesso tu devi andare avanti, per te e per lui, sarà per sempre una parte di te, e devi lottare ogni giorno anche per vivere la vita che lui non può più"
"Mi manca"
"Lo so piccola, lo so"
Mi stringe ancora una volta a me ed io torno con la testa nell'incavo del suo collo, con il respiro ancora irregolare e con alcuni singhiozzi, non l'ho mai sentito così vicino, è riuscito a dirmi le esatte cose di cui avevo bisogno
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Dear Dad... [Z.M]
FanfictionSharon Taylor ragazza di 17 anni, vincerà una borsa di studio come Exchange Students in Inghilterra, andrà a vivere in un college e convivrà con altri 4 ragazzi, due maschi e due femmine... Chi? Ve li presento subito Freddy Tomlinson-Styles, sua sor...