9.

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Lo vidi. Mi girai di scatto verso Jace e lo baciai.

<<wowow perchè lo hai fatto!>> disse lui.

Cavolo avevo appena fatto una cavolata... stavo usando un ragazzo per farne ingelosire l'altro.... allora sono veramente una troia.

<<io-io mi dispiace..>> risposi io con tono tremante. Poi mi rigirai dietro e vidi Dylan furioso venire verso il nostro tavolo.

<<non ti devi dispiacere, te lo volevo dare io il bac->> non fece in tempo a finire la frase che Dylan gli sferrò un pugno. Jace cadde a terra.

Io lo aiutai ad alzarlo, ma appena si rialzò Dylan lo prese per la maglia.

<<Dylan fermo!>> gridai io.

<<stanne fuori Cassie!>> disse urlando con tono incazzato.

<<in quanto a te brutto puttaniere, lasciala stare! è di mia proprietà>> disse Dylan riferendosi a Jace.

Iniziò a picchiarlo di nuovo. Io non sapevo più che fare... Mi misi le mai fra i capelli e scappai.

Ero stata una codarda a scappare senza aiutarlo, ma non ne potevo più. Dylan pensa che sono sua, ma io non voglio esserlo!

Andai a casa di Bianca per avere qualche consiglio.

Bussai e fu proprio lei ad aprirmi. La abbracciai e iniziai a piangere senza fermarmi.

<<ehi ehi ehi sta calma, dimmi che succede>> disse lei preoccupa.

le raccontai tutto.

<<Bianca io non ce la faccio più>> dissi sempre piangendo.

<<ehi devi seguire il tuo cuore, non la tua mente>> disse lei.

<<hai ragione, grazie Bianca ora vado>> dissi io.

In realtà non avevo capito nulla di quello che aveva detto.

Il mio cuore andava da Jace o da Dylan.

Jace era dolce, simpatico... Dylan era possessivo e antipatico (avvolte).

Il mio cuore diceva...

Andai verso casa. Appena aprii il portone mia madre mi riempii di domande, come il perchè degli occhi lucidi o il mascara sbavato.

Io la ignorai e andai di sopra. Mi sciacquai la faccia e mi rimessi il mascara.

Presi il telefono che poco prima avevo lanciato sul letto e uscii di casa.

Non feci neanche 10 passi che ero già arrivata.

Bussai e mi aprii una donna di 40 anni.

<<scusi lei è?>> chiese la donna. Non feci in tempo a rispondere che Dylan disse <<mamma è per me>>.

La signora mi lascio passare. Io guardai Dylan che mi fece segno di seguirlo. Io lo feci.

Mi portò nella sua stanza. Lui si sedé sul letto e io feci altrettanto.

<<senti Cassie mi dispiace per oggi e ieri, non so cosa mi sia preso... ti prego perdonami>> disse lui con il muso all'ingiù. Io mi misi a cavalcioni su di lui.

Lui fece una faccia sorpresa per poi fare uno dei suoi sorrisi maliziosi.

Iniziammo a baciarci.

Stemmo appiccicati per tipo 1 ora. Mi staccai.

<<Dylan evo andare...>> dissi io.

<<tranquilla vai>> rispose lui.

Io presi il telefono e me ne andai.

Ho fatto veramente la cosa giusta o no... Non lo so ma per ora non voglio farmi problemi.

Entrai a casa e mi catapultai subito a tavola. Mangiai senza mai fermarmi.

<<ehi stai calma Cassie!>> disse mia madre.

<<mamma lasciami stare!>> risposi io fredda. Appena finito andai verso camera mia e mi buttai sul letto.

Guardai fuori la finestra e vidi Dylan al computer. In questo momento non ho voglia di parlare, quindi mi addormentai senza neanche lavarmi e cambiarmi.

Mi svegliò un tocco sulla schiena.

Mi girai di scatto e vidi Dylan proprio di fianco a me.

<<che ci fai qua>> dissi io ancora mezza addormentata. Lui mi guardò e i spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Perchè era così dolce...

<<sono venuta a svegliarti visto che ieri hai preso il mio telefono invece del tuo. MI SONO SVEGLIATO CON LA TUA SVEGLIA!>> disse lui.

Ci mettemmo a ridere tutti e due.

Andai verso l'armadio e presi alcuni vestiti.

Andai verso il bagno ma proprio mentre stavo per chiudere la porta Dylan entrò.

Mi prese i polsi e me li bloccò appoggiandoli al muro dietro.

<<Se ti azzardi a parlare con un qualunque maschio finisce male>> disse lui iniziando a baciarmi la mascella e scendendo verso il collo, lasciando segni viola.

Appena finì presi i vestiti e me li misi.

 Andai di sotto

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Andai di sotto. Vidi che mia madre non c'era così feci passare velocemente Dylan.

<<Cassie che cos'è questo rum- MA CHI CAVOLO E' LUI!>> disse mia madre.

<<mamma tranquilla è solo una amico!>> dissi io guardando Dylan.

<<stasera parliamo>> disse lei. STASERA ERA LA MIA FINE.

presi due muffin. Uno lo diedi a Dylan e uno me lo presi io. Salimmo sulla macchina di Dylan e partimmo.

TI ODIO// Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora