5.

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Finí quella lunghissima giornata di scuola. Alla fine l'interrogazione di storia era andata molto mene, avevo preso otto.
Andai a casa e mi gettai subito in doccia. Ci stetti per tipo 2 ore. Poi uscii e andai in camera mia.
Mi sedetti sulla sedia della mia scrivania e mi incominciai a truccare.
<<ammazza già ti trucchi!>> chiese il ragazzo della porta accanto.
<<certo ci metto circa un ora per truccarmi!>> replicai.
Continuai a truccarmi mentre lui mi fissava.
Da una parte mi dava fastidio mentre dall'altra mi dava piacere. Cavolo un sorco come lui che guardava un cessa come me.
Appena finito mi girai verso di lui e gli passai una mano davanti gli occhi visto che era rimasto "incantato".
<<Dylan potresti girarti dovrei cambiarmi>> chiesi.
<<uff va bene>> disse sbuffando.
Si girò e io mi levai la maglia.
Poi vidi Dylan girarsi di scatto e cominciò a mangiarmi con gli occhi.
mi ero persa tra i suoi occhi scordandomi di essere in reggiseno.
mi coprii.
<<cazzo dylan girati!>> gridai
lui sorrise e si girò.
Mi misi subito il vestito.

guardai l'orario

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guardai l'orario. oh cavolo sono già le 9 di sera!
<<DYLAN!>> gridai
<<dimmi!>> rispose
<<vieni a prendermi è tardi!>> dissi
<<arrivo!>>
Andai di sotto. Aprii la porta e lo vidi.
Mi persi per l'ennesima volta nei suoi occhi.
Salimmo in macchina e andammo a prendere Bianca. Usci di casa.
<<cavolo Bianca sei una bomba sexy>> gridai.
<<senti chi parla>> rispose lei.
<<dai ragazze andiamo>> replicò Dylan.
Partimmo. Il viaggio fu silenzioso finché non partí "confident". io e Bianca iniziammo a cantarla a squarciagola. Dylan si passó una mano in faccia che poi spostò sul mio interno coscia. Mi girai verso Bianca e ci guardammo "sbalordite". Dylan ci aveva viste quindi si mise a ridere.
<<ragazze siamo arrivati>> disse Dylan.
Scendemmo tutti e tre dalla macchina. Entrammo dentro la casa del suo amico e ci buttammo subito sull'alcol. Poi Dylan mi prese il braccio e mi trascinò nel salone per ballare. Gli voltai la di schiena e iniziai a muovere il bacino in modo sensuale.
Lui mi mise le mani sui fianchi e continuammo così per 30 minuti.
si avvicinò al mio orecchio e disse<< piccola andiamo a giocare ad obbligo e veritá di là>>. mi vennero i brividi sul collo. lo iniziai a seguire.
Ci sedemmo sui divanetti e subito notai Anna.
Strinsi i pugni ma poi si sciolsero quando Dylan mi mise la mano sulla coscia.
<<va bene iniziamo>> disse Jace, il festeggiato.
Girò la bottiglia che puntò Anna.

TI ODIO// Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora