.In the name of love.

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DORIAN'S POV

Sono le tre del mattino. Siamo ancora in viaggio. Sì, siamo. Perché lei è ancora qui con me. Gli eventi di qualche ora prima mi sembrano ancora surreali, come se fossi in un bellissimo sogno e tra poco dovrò svegliarmi. Cazzo non svegliatemi vi prego.

Squilla il telefono ed è mio fratello. Ero molto sconcertato dal fatto che loro due si conoscessero, però penso sia un segno ulteriore che io e lei dobbiamo stare insieme, perchè anche se ce lo impediamo, la vita ci fa incontrare volta dopo volta e nulla può impedircelo.

"Fratellone sei andato via presto." mi dice con la sua solita voce presuntuosa. Alzo gli occhi al cielo perchè non lo sopporto. Non so esattamente in quale preciso momento della nostra vita, le nostre strade si siano separate, ma siamo sempre stati due linee parallele. Caratteri diversi, obiettivi diversi di vita e gusti diversi. Questa serata è l'unica tregua dell'anno, ed ora la tregua è finita.

"Avevo degli affari da sbrigare." gli dico secco senza dargli troppe spiegazioni. Tra poco saremmo arrivati in una bellissima località sul mare, dove poco tempo fa avevo comprato una casa; è uno di quei posti di cui nessuno dei miei associati sa nulla, come un rifugio.

"Sì lo so. Tu e la mia ospite siete scappati subito via. Pensavo avrebbe resistito di più nel suo odio nei tuoi confronti, ma ti riconosco che sei stato bravo. Dirle che la ami, sapendo che sarebbe stata l'unica cosa a riportarla da te. Immagino che le congratulazioni siano di diritto."

"Nathan, lascia stare lei. Non centra nulla con la nostra situazione e tu lo sai bene." gli dico stringendo improvvisamente il volante della macchina.

"Nah, non le farò nulla fratellone. Lei mi piace. Altrimenti non me la sarei scopata. Però per la prima volta ho un vantaggio su di te." Non riesco a sentire quello che sta dicendo perchè alle parole dette prima rimango bloccato. Lui ha scopato con lei? Quando? E lei perchè non me lo ha detto?

Per qualche minuto vedo tutto nero e lo lascio parlare senza ascoltare quello che sta dicendo. Sterzo in mezzo alla strada e fermo la macchina. Per la frenata brusca, Mia si sveglia e mi guarda per metà assonnata e per metà confusa. Io la guardo, forse con un po' di disprezzo dipinto in faccia.

"Fatto sta che tutto quello che ho fatto e mandare alcune prove sul fatto che lei avesse mentito su suo rapimento. Sarà su tutti i giornali e andrà in prigione. E tu rimarrai fuori, a guardare. Sofferente. Che ne dici?" Attacco la chiamata e poi esco dalla macchina, tutto questo ancora sotto lo sguardo confuso di Mia.

Poco dopo sento il rumore dello sportello che si chiude e dei passi dietro di me.

"Che cosa è successo? Perchè ci siamo fermati?" mi chiede lei raggomitolandosi nella mia giacca.

Mi girò verso di lei e non mi rendo conto di stare piangendo finchè non sento una lacrima attraversare il mio viso. Adesso è veramente preoccupata.

"Dorian?" mi continua a chiedere che cosa sia successo fino a quando non è proprio difronte a me.

"Ti sei scopata mio fratello?" le chiedo, sperando che mi dica di no. Ma in quel momento sul suo volto si dipinge rimorso e senso di colpa. Mi metto le mani tra i capelli. La mia è gelosia, mescolata a rabbia e delusione. Non saprei spiegare quello che sto provando.

"Sì. La sera della mia mostra. L'ho incontrato in un locale, abbiamo bevuto insieme e poi siamo andati da lui; è successo solo una volta Dorian, e non sapevo fosse tuo fratello allora. L'ho scoperto solo ieri, quando me lo ha detto lui." lei si avvicina, ma questa volta sono io che mi allontano.

"Sei ingiusto. Capisco la gelosia, e capisco anche il fastidio visto il rapporto che avete, ma io non me ne pento. Perché può sembrare strano ma lui mi ha fatta sbloccare." Quelle parole fanno ancora più male. Che significa che non se ne pente, e soprattutto che l'ha fatta sbloccare?

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