La mattina il risveglio è piacevole. Era parecchi mesi che non dormivo così bene. Tasto il letto e mi accorgo di essere leggermente coperta da un lenzuola di seta. Sono nuda e nel letto non c'è nessuno. La testa mi fa un po' male, per colpa probabilmente del troppo alcol. Mi alzo e ripenso alla nottata passata. È stato sensazionale, lo ammetto. Una parte di me pensava che dopo Dorian non avrei più trovata un'affinità così forte con qualcun altro, ma sono stata davvero bene. Al pensiero mi eccito di nuovo. Vado in bagno. Per fortuna non mi ero truccata troppo ieri sera, quindi un po' di acqua e sapone basta per sistemare la mia faccia. Nella borsetta ho un rossetto e del fondotinta in polvere, perciò me li metto. Mi lego i capelli in una coda alta. Purtroppo il mio vestito è rimasto in cucina quindi, la soluzione potrebbe essere mettere una maglia di Nathan. Però non c'è confidenza, e allora vado in cucina indossando solo le mie brasiliane di pizzo. Non c'è nessuno per fortuna quindi mi piego per raccoglierlo. Proprio in quel momento sento delle mani sui miei fianchi.
"Dovresti fare attenzione a girare così nella casa di un uomo." Mi dice. È serio, vedo il riflesso del suo volto su quello che penso sia il frigo. Per provocarlo un po' mi alzo lentamente infilandomi il vestito.
"Saresti così gentile da tirarmi su là zip?"
"Stavi così bene senza...farò questo sacrificio però." Mi giro verso di lui e c'è un attimo di silenzio un po' imbarazzante."Beh, io ho un po' di cose da sistemare dopo la mostra di ieri sera, quindi è meglio se vado..."
Sarò sincera con lui e con me stessa. Il fatto che io ci sia andata a letto non significa che voglio qualcosa di serio. Ho troppi problemi già di mio con gli uomini nella mia vita e quindi meglio risolvere una cosa alla volta. Devo rispondere ai 25 messaggi di Mark, a due messaggi di mio padre ed alle tre chiamate di mio fratello. Troppi uomini che vogliono risposte da me, quando io non sono capace a rispondere proprio a nulla.
Lui però non sembra sorpreso, sorride in modo quasi provocante e poi mi tende la mia borsa con tutto dentro.
"Hai ragione, in più sono uscite le prime critiche e recensioni. Dovresti andare a leggerle in pace."
In tutto il turbinio di emozioni e passione mi sono dimenticata che persone molto importanti sono venute a vedere la mia mostra e che oggi sarebbero uscite le loro opinioni. Il mondo dell'arte è molto crudele a volte; sono in pochi quelli che sopravvivono allo stress della prima mostra, alle critiche e all'odio; sono invece tanti quelli che dopo un po' di successo si spengono. Non ho mai fatto arte per soldi, è sempre stata una liberazione per me, ma sapere che qualcuno pagherebbe per qualcosa che ho creato io mi entusiasma davvero tanto.
Mia madre ha sempre ripudiato questo mondo ma comprare opere all'ultimo grido era per lei motivo di vanto con le altre donne dell'alta società. D'altronde lei non ha mai avuto i soldi suoi, ma solo quelli di mio padre. Non sa nemmeno di avere una mia opera anonima in salotto e di questo sono molto compiaciuta. C'è stato un anno in cui avevo bisogno di soldi per comprarmi un appartamento mio e andare via di casa. Vendetti dei pezzi che non avevo firmato, e ne ricavai abbastanza da trasferirmi ed arredare il mio appartamento. Ovviamente mia madre sclerò: non avermi più sotto il suo controllo la faceva impazzire e se le prese con papà pensando che fosse lui quello che aveva comprato l'appartamento. Invece era stata proprio lei a contribuire e papà lo sapeva, per questo non aveva mai reagito alle sue urla e pazzie.
"Vuoi un passaggio in moto? Devo passare da quelle parti, non sarebbe un problema."
Per quanto mi piacerebbe riprovare quell'adrenalina, decido di rifiutare. Non voglio che pensi che io sia interessata a di più di quello che c'è stato ed inoltre volevo passare a chiarire con Mark. Lui è davvero una brava persona e mi ha aiutato più di quanto io voglia ammettere.
Esco e fuori c'è un leggero vento fresco che mi scuote. Inizio a camminare perchè la stazione di polizia dove lavora Mark non è tanto lontana. So che sarà davvero incazzato nero, ma spero di riuscire a gestire la situazione senza dovergli dire "Ti ho tradito e neanche stiamo insieme" .
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TITANIUM
General FictionIl giorno del suo venticinquesimo compleanno, rassegnata al fatto che i suoi ricchi e facoltosi genitori avrebbero continuato a preferire passare il tempo con suo fratello al posto suo, Mia Turner decide di cedere alle richieste della sua amica Chel...