capitolo 23 il gioco delle alleanze

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Frustrazione, rabbia, ossessione.
Omar non ha mai provato tanti sentimenti negativi come ora.

Muovendosi a passo veloce, con una decina di guardie alle spalle, non fa altro che ringhiare tra i denti stretti.
Furioso per ciò che è successo la sera prima.

Era dentro di lei, ancora ora se chiude gli occhi può sentire sentire il proprio piacere nel scoparla.
Quella scarica elettrica che pregustava l'orgasmo e il momento cui l'avrebbe marchiata e resa sua.
Ma poi, quell'alfa del cazzo la strappato via da quel dolce piacere.

Gli artigli si allungano, graffiano il terreno che stanno percorrendo.
L'aura di Omar è talmente nera da sembrare un alone sulla sua pelliccia, tanto da intimorire chiunque osi rivolgergli la parola.

Molti suoi uomini sono stati puniti per averli fatti scappare.
E neppure i racconti della distruzione di quella serena lo hanno intimorito.

Il suo esercito raso al suolo, il terreno del suo villaggio ridotto in fango, la paura negli occhi di chi ha combattuto contro il branco degli emarginati.
Niente di tutto ciò ha sfiorato la sua compassione.

Nella mente, solo la certezza di aver perso ciò che crede con certezza essere suo di diritto.
L'omega dal nome Calipso.

Cosi, preso dalla frenesia, dalla rabbia e dall'ossessione di riaverla, ha scelto dieci uomini come scorta ed è  partito verso il punto che crede la loro meta.
Il branco blackmoon di Gregory, padre di Caleb.

Non una pausa, non un attimo di ripensamento.
Ore a marciare in forma di lupo,  ignorando il dolore che la mandibola ha, a causa della continua smorfia di rabbia e il troppo stridare delle zanne.

Mai in vita sua un Omega la ridotto così, mai.
E ciò aumenta la sua rabbia e la sua frustrazione.

È un circolo vizioso, i suoi sentimenti negativi lo spingono a pensarla e pensarla aumenta i suoi sentimenti negativi.
Questo è l'effetto che ha quell'omega sugli alfa, e in pochi riescono a spiegarsi il perché.

Sara la sua bellezza assoluta, la sua forza d'animo o quegli occhi blu naturali eppure combattivi.

Per i più ignoranti è semplicemente il fatto, che è una Omega che non si comporta come tale e perciò bisognosa di essere aggiustata.
Considerata davvero un oggetto, un giocattolo da riparare.

Dopo una giornata di viaggio, con passo sicuro superano i confini del territorio di Gregory.

Come educazione e pretesa per quando si entra in un territorio estraneo, i lupi tornano umani recuperando i vestiti nelle sacche.
Per poi incamminarsi a passo tranquillo verso il villaggio, il cuore del territorio di qualunque branco.

Camminano cauti, mostrando al branco che li ospita di non avere cattive intenzioni.
Anche quando vengono circondati e un lupo, il beta del branco, si posiziona con sguardo accusatore davanti a Omar.

Quest'ultimo fa subito segno ai suoi uomini di rimanere immobili, mentre si occupa lui di presentarsi.

"Sono Omar, Alfa dei Black Silver, sono qui per scambiare poche parole con il vostro alfa, per quanto riguarda suo figlio Caleb."

Nonostante la natura oscura di Omar, non si può di certo sminuire la sua capacità come diplomatico.
Potere che in passato gli ha spianato molte strade e aperto molte porte.
Non che il potere di ingannare i suoi nemici, come è successo con Caleb.

E proprio quest'ultimo nome che gli permette di aprirsi uno spiraglio verso il suo obbiettivo.
Poiché il beta conosce bene il figlio del suo alfa e sa che è un fattore interessante per Gregory.

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