Guai pt. 2

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📍Svizzera, lago di Costanza

"Adesso ti capisco Hanna, neanche io mi sposterei mai da questo posto se abitassi qui"
Sto passeggiando lungo il lago con la compagna di Seb e le loro due bimbe, mentre il pilota é impegnato nei suoi allenamenti. Sono arrivata ieri sera dopo un viaggio infinito in treno, tanto che appena arrivata sono crollata subito a letto, forse l'adrenalina accumulata con il litigio era calata di colpo. É cosí che deve sentirsi Charles dopo la fine della corsa, sará per questo che dopo le gare é sempre complicato stargli vicino. O forse mi convinco che sia cosí per non ammettere che tra noi non funziona.
"Hai voglia di parlare Sophie?" Mi chiede gentilmente Hanna, ma declino l'offerta. Non sono ancora pronta per affrontare certi discorsi, voglio solo rilassarmi dopo due settimane difficili.

Siamo al parco giochi con le bimbe e forse mi sto divertendo piú io di loro sull'altalena e mi sento davvero leggera, anche se, in un angolo non troppo nascosto della mia mente, c'é ancora la discussione con Charles.
Entrambi ci siamo cercati, ci siamo voluti, eppure rende sempre tutto cosí difficile... forse non sono io la persona adatta a lui.
"Zia Sophie perché piangi?" Mi chiede la piccola Vettel
"No tesoro mi é entrato un moscerino nell'occhio" le rispondo sorridendo, neanche mi ero accorta che stavo piangendo.
"Sará... ma anche la mamma dice cosí, come siete strani voi grandi" continua la piccola, facendomi ridere.
"Zoe vai a giocare con tua sorella" la ammonisce Hanna, facendo sbuffare la piccola che se ne va correndo.
"Se non é un problema vorrei parlarne stasera assieme a Seb, magari lui sa consigliarmi qualcosa" le dico mentre mi guarda dispiaciuta.
"Nessun problema..."

Sono nella stanza delle bimbe dopo aver finito di cenare e stiamo giocando insieme con delle bambole

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Sono nella stanza delle bimbe dopo aver finito di cenare e stiamo giocando insieme con delle bambole. É incredibile come questi due esserini mi rendano felice e mi facciano dimenticare per un po' i miei pensieri.
Quando si stancano di giocare con le bambole mi chiedono se possono truccarmi e chi sono io per dire di no, quindi prendono i loro trucchi e iniziano ad impasticciarmi la faccia, facendomi ridere
"Ecco zia Sophie, adesso sei pronta per la sfilata" mi dice Helena, che è la più piccola delle due ma è anche la più vivace
"Invece voi due siete pronte per andare a nanna?" chiede Hanna, appena entrata nella stanza.
Le bimbe protestano perchè non hanno ancora finito di giocare con me, ma dopo aver promesso loro che avremmo continuato l'indomani si sono tranquillizzate e Hanna le ha messe a letto, mentre io mi sono spostata nel salotto.

"Scusami Sophie, sono così abituate a giocare solo tra di loro che appena arriva qualcuno non si staccano un attimo!" mi dice Hanna dopo essere tornata nel salone
"Non ti preoccupare le vostre bimbe sono dolcissime e non mancano mai di ringraziare o dispensare abbracci... di sicuro non hanno preso da te Sebastian" dico verso il pilota, che mi risponde con un grugnito strappando una grassa risata alla sua compagna, trascinando anche me.
"É ora della consulenza Sophie, sputa il rospo" mi dice il tedesco dopo poco, facendomi incupire
"Oh.. beh... non che ci sia molto da dire..." babetto imbarazzata
"Avanti, spiega a zio Seb"
Inizio a raccontare dal principio, ancora prima di stare insieme fino ad arrivare a ieri, mentre i ragazzi mi ascoltano interessati.
Quando finisco di parlare restiamo tutti un po' in silenzio, i due tedeschi probabilmente stanno pensando a cosa dire mentre io cerco tutte le forze per non piangere di nuovo.

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