Incontri.

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Sto tornando a casa canticchiando, sperando di avere ancora una casa e che a Luca sia passata. Sono ansiosa per domani, io e l'ansia siamo sempre compagne di avventura, non mi lascia mai sola ma allo stesso tempo non vedo l'ora che accada, sono stanca di nascondermi da lui, e poi diciamocela tutta, é Charles quanto potrá mai avercela con me per avergli nascosto tutto? "Tantissimo" dice la mia coscienza, "oh andiamo, non gli fará né caldo né freddo" "credici Sof" "stai zitta" "sono la tua testa deficiente stai parlando da sola".Fanculo, mi sono ridotta ad auto-offendermi adesso!

Arrivo a casa e noto che ci sono ancora le luci accese "perfetto Sophie, preparati alla litigata notturna". Entro e noto che Luca sta guardando la tv, più precisamente Sky sport24, probabilmente ha acceso la tv solo per avere un sottofondo ed é rimasta sul canale che avevo impostato io perché Luca, da quando lo conosco, non ha mai e dico mai guardato una sola volta lo sport! Dategli dei calcoli da fare su qualsiasi cosa, ma non fategli mai vedere lo sport, sono due rette parallele.
"Sono a casa..." dico timidamente e la sua risposta a tono non tarda ad arrivare
"me ne sono accorto." Nel mentre mi accorgo che in tv stanno passando le immagini di Charles. Quanto mi sei mancato, penso tra me e me ma subito i miei pensieri vengono interrotti dall'altra persona presente
"Che cazzo vuol dire che Leclerc viene nel tuo team? Lo hai fatto apposta, ci sei riuscita! Sei una stronza" mi dice Luca praticamente urlando e alzandosi in piedi di scatto per venire verso di me. Faccio un passo indietro intimorita, Luca é molto alto e io, al contrario, sono molto bassa e questa differenza di altezza che fino a poco tempo fa mi faceva sentire al sicuro, ora mi spaventa.
"I..io non prendo queste decisioni, sono solo un componente della scuderia...." dico tentennando. Luca sa bene i miei problemi con il monegasco, prima di stare assieme siamo stati amici e compagni di università, ne abbiamo parlato tantissime volte.
"Non me ne frega un cazzo chi decide o no. Se lui viene in Ferrari tu resti a casa." Mi dice alzando la voce.
"È il sogno di tutta una vita, non lo butteró via perché tu sei geloso mi dispiace" gli rispondo decisa.
"Perfetto, sapevo che avresti preferito lui a me.. domani porta via le tue cose da qui, ho chiuso gli occhi per troppo tempo fingendo di non vedere che eri ancora innamorata di quello. Va bene così ma basta prendermi in giro Sophie. Resta pure stasera a fare i bagagli, io vado dai miei." Risponde con tono stranamente calmo. Prende le chiavi ed esce lasciandomi li, incapace di dire nulla perché alla fine ha ragione, sono stata una stronza e non lo meritava.

Inizio a prendere su tutte le mie cose e quando finisco gli scatoloni e le valigie é ormai mattina, mi faccio una doccia sperando di togliermi di dosso pensieri e occhiaie ed esco per andare in ufficio, ma prima lascio un biglietto a Luca scrivendo che passeró in serata a prendere ció che é rimasto.

Arrivo a Maranello stranamente con largo, larghissimo anticipo. Penso sia successo solo la prima settimana di tirocinio, prima che iniziasse ad uscire la ritardataria che é in me e mentre penso a questo aneddoto incontro Mattia che mi guarda scioccato "SOPHIE? No devo avere gli occhiali sporchi e sei solo una che ci somiglia" ed esplode in una risata contagiando anche me
"No Mattia, sono io in carne ed ossa" e faccio una piroetta su me stessa per confermare quanto detto.
"Dovevamo prendere Charles l'anno scorso se ti fa questo effetto" mi dice continuando a ridere e io vengo raggiunta dalla mia fedele compagna: l'ansia.
"Ah si la riunione, devo portare qualcosa Bin?" Chiedo al mio capo ma mi dice che no, non serve é solo una riunione informale giusto per presentarsi.
"Come se io non lo conoscessi come le mie tasche" penso dentro di me.
"Ok Mattia, per le 14:30 allora?"
"Si Sof, puntuale almeno stavolta" si raccomanda

Prendo un caffè al distributore automatico e vado verso il mio ufficio. Dovrei sistemare questo disastro, sembra che sulla scrivania sia passato un tornado. Mi siedo sulla mia sedia da gaming e inizio a sistemare. In caso lo stiate chiedendo, ho questa sedia in ufficio perché è l'unica che non mi fa venire il mal di schiena, il problema è che è anche troppo comoda e infatti dopo 5 minuti mi appisolo "solo un attimo per riposare gli occhi"

Mi sveglio di soprassalto con il telefono che vibra come un trattore, rispondo e vengo assalita da un Sebastian urlante "Sophie, dove cazzo sei?" "Buongiorno anche a te, dove vuoi che sia Seb" ma poi che cavolo avrà da urlare alle 9 di mattina! "S...

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Mi sveglio di soprassalto con il telefono che vibra come un trattore, rispondo e vengo assalita da un Sebastian urlante
"Sophie, dove cazzo sei?"
"Buongiorno anche a te, dove vuoi che sia Seb" ma poi che cavolo avrà da urlare alle 9 di mattina!
"Sophie io non so se sei drogata o cosa, ma hai 30 secondi per venire in sala riunioni. Sono le 14:40 e dovevi essere qui 15 minuti fa" Butto letteralmente in aria il telefono e mi alzo alla velocità della Ferrari e corro in sala riunioni. "Vado presto cosi mi siedo senza dare nell'occhio" avevo pensato stamattina, e infatti. Arrivo davanti alla sala (piena) ed entro sperando che nessuno mi noti.
Vedo Mattia sul piccolo palco, affiancato dai due  piloti in tutta la loro bellezza.
"Bene visto che anche gli ultimi ritardatari sono arrivati possiamo cominciare" dice Mattia, e io mi affretto a prendere posto.

Sento uno sguardo bruciarmi la pelle, ed alzo i miei occhi per puro istinto cercando Seb. Chi trovo però non è lui ma Charles e resto incantata davanti a quegli occhi magnetici. Il ragazzo non sembra sorpreso di vedermi, ma noto lo sguardo cupo. "Ok Sof, vuole ucciderti, scappa appena puoi" penso tra me e me, e nel mentre Mattia parla e parla ma io non sto sentendo nulla, perché quando c'è Charles tutto il resto sparisce.
"E questo è tutto per il momento, tornate pure ai vostri compiti e vi farò sapere quando sarà il prossimo incontro, buona giornata a tutti" dice Mattia e io mi alzo e letteralmente corro verso il mio ufficio quando mi sento afferrare il polso.
"Sophie..." Merda! Non mi giro, sono troppo agitata e imbarazzata
"Sophie arrête de courir, je t'ai trouvée" mi giro e mi perdo ancora in quello sguardo cosi intenso.
"Vieni, andiamo nel mio ufficio" dico e subito il io cervello mi chiede che cosa sto facendo. Charles annuisce e mi segue.

Ciao gente ☺️☺️ allora finalmente la nostra Sof e Charles si incontrano, ne vedremo delle belle 🙄🙄
Fatemi sapere cosa ne pensate 😙😙
al prossimo capitolo 🥰👋🏻

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