Giovedì 14 febbraio 2019
"Dai principino ultimo test poi sei libero di andare" dico al mio pilota e lui mi guarda stanco
"Sophie sono stanco saranno 10 ore che sono su sto coso, neanche se fumassi una canna avrei gli occhi così rossi"
Io e Charles siamo al simulatore da questa mattina, accompagnati da Xavier, il suo ingegnere di pista e, come sempre negli ultimi 3 giorni, gli stiamo facendo provare ogni assetto possibile e immaginabile e penso di aver finalmente capito qual é il migliore per lui su ogni pista, sul bagnato e sull'asciutto.
Dopo altri 20 minuti lo fermiamo e lo lasciamo andare a riposare
"Ricordati la relazione per Mattia, la vuole entro stasera" gli ricordo
"Stai tranquilla, devo solo completarla con la giornata di oggi ed é pronta, te come sei messa?" Mi chiede Charles e io, tranquillissima, gli rispondo che non l'ho ancora cominciata.
"Non avevo dubbi, così invece di tornare presto per una volta starai in ufficio fino a mezzanotte"
Come se fosse un problema, penso tra me e me, io mica devo uscire a cena. IO.Sono nel mio ufficio a scrivere il report di questi giorni di lavoro con Charles e stranamente ci sto mettendo anche meno tempo del previsto. Sono solo le 20 e in sede sono rimasti solo gli ultimi ingegneri e gli addetti stampa che si occupano della presentazione di domani mattina e presumo ci sia Mattia. Mentre faccio una pausa per sgranocchiare qualcosa chiamo mia mamma, é un secolo che non ci sentiamo se non fosse per qualche messaggio. Dopo due squilli mi risponde la voce vivace di mamma Yvonne
"Ciao petite come stai?"
"Ciao mamma! Tutto bene, un po' presa dal lavoro vista la presentazione di domani ma tutto sommato bene"
"Sono contenta, e con Luca allora hai parlato?"
"No mami, credimi é meglio così... non so se lo sai ma ho ricominciato a vedere Charles" dico non so neanche per quale motivo
"Oh lo so bene amour, Pascale mi ha detto tutto, dice che Charles non fa altro che parlarle di te, di quanto tu sia brava con lui e di quanto tu gli sia mancata, secondo me prova qualcosa per te". A questa sua affermazione rischio seriamente di soffocare con un pezzettino di cracker, tanto che inizio a tossire in malo modo. Appena riesco a sputare quella briciola rispondo "Mamma ma cosa dici, Charles ha Giada e noi siamo amici.."
"Mah sarà come dici tu, ma io ti conosco sei mia figlia Sophie. Ricordati che le mamme ci vedono lungo"
"Certo" ne approfitto per chiudere la conversazione, non prima di aver salutato papà.
Finisco la mia relazione a tempo record e la porto nell'ufficio di Mattia che stranamente é vuoto, e io mi avvio verso casa con la mia auto.Da Charles🏎
Hai finito la relazione petite?A Charles 🏎
Si, sono già a casa, adesso dormo perché sono distrutta.
A domani!Da Charles🏎
Sii puntuale, buonanotte ma étoile.Venerdì 15 febbraio
📍Maranello, evento #essereFerrariSono seduta nella platea mentre sul piccolo palco viene finalmente svelata la nuova SF90, tra gli applausi dei presenti. Devo dire che é stato fatto un ottimo lavoro sulla livrea, ma l'importante saranno le prestazioni non la bellezza.
Dopo la presentazione della nuova monoposto, tocca alle presentazioni ufficiali di Charles e di Mattia, che andranno a sostituire ufficialmente Kimi e Maurizio e successivamente é tempo di interviste, cosa che odio e che cerco di evitare come la peste ogni volta. Ed infatti, come ogni volta, mi alzo e vado verso la sala dove si terrà il banchetto.Mentre aspetto che arrivino anche gli altri presenti prendo il cellulare e inizio a scorrere Instagram così per noia e noto che nel mio profilo non posto da almeno un anno e mezzo. Non che mi interessi molto ma vorrei far sapere alle simpaticone delle mie ex compagne di scuola che c'è l'ho fatta ad arrivare al mio obiettivo. Sto per postare una foto di me in divisa Ferrari ma il vociare nel corridoio mi fa desistere e forse é meglio così.
Sono seduta in questo divanetto di pelle rossa iniziano ad essere serviti i primi calici di Champagne accompagnati da stuzzichini, mi viene posto un bicchiere di quel liquido e lo accetto per gentilezza, non ho mai amato lo Champagne figuriamoci se me lo offrono due ore e mezza dopo la colazione.
Arrivano anche i miei colleghi sui divanetti attorno ai miei e inizio a chiacchierare con Riccardo e Xavi, i due ingegneri di pista. Mi ha sempre affascinato il loro ruolo, tanto che chiedo se qualche volta possono affiancarmi per imparare qualche dritta e ovviamente accettano volentieri, sottolineando che lo fanno solo perché "ad una bella ragazza non si dice mai di no" e proprio in quel momento sento alle mie spalle
"Qualcuno sta parlando di belle ragazze?" Mi volto e trovo i due piloti che si sono finalmente liberati dai giornalisti.
"Certo che quando si parla di donne voi siete sempre nei paraggi" dico io ai due, che subito aprono le loro labbra in una risata , ed io non posso non notare che il mio connazionale ha il sorriso più bello del mondo.Sono ormai le 4 del pomeriggio e io non vedo l'ora di alzarmi da tavola e tornarmene a casa sotto le coperte, ho già detto che odio questi eventi?
Sono circondata da persone che parlano solo ed esclusivamente di meccanica, chimica e aerodinamica e, per quanto mi piaccia il mio lavoro, sono nauseata a sentire parlare di questo da tutto il giorno.
La mia unica figura femminile di supporto a questi eventi é Eva, la mia assistente, ma si è presa un periodo di ferie "e beata lei" penso.Dopo interminabili ore e gli ultimi saluti esco da quella fabbrica che, sebbene sia così grande, iniziava a starmi stretta e mi avvio verso la mia auto quando sento dei passi alle mie spalle
"Sophie aspetta" mi chiama Charles e per un momento lo odio
"Cosa c'è principino? Fammi andare a casa che sono stanca morta" dico svogliata trascinando i piedi sull'asfalto.
"Ma come stanca, guarda che sono appena le 5 del pomeriggio" mi dice tutto pimpante il pilota ed io veramente lo odio
"Senti bambino, ho una certa età io" e entrambi ci lasciamo andare ad una risata.
"Comunque Sophie ti volevo chiedere se ti andava di tornare a Monaco con me... non torni da tanto e avranno voglia di vederti... visto che abbiamo 3 giorni di riposo potremmo andarci..." mi dice piano Charles, quasi con timore. Non so cosa fare ma alla fine accetto, dopotutto ho voglia di tornare a casa.
"Dai vai a casa a prepararti la valigia poi ti passo a prendere, ti spiace se andiamo con la macchina?" Vorrei dirgli che per me ci possiamo andare anche in bicicletta, se é lui a guidare e a tenermi compagni ma mi limito ad un "non ci sono problemi"Mi avvio verso casa di Seb, preparandomi mentalmente a tornare a casa dopo due anni.
Con Charles.
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Seulement rouge
FanficRosso cuore, rosso passione, rosso Ferrari. Cosa accade se ti innamori del tuo migliore amico ma per paura di rovinare ogni cosa ti allontani? Sophie approda come ingegnere nella squadra rossa, senza grandi aspettative e solo con la voglia di vive...