Un anno e mezzo dopo....
Gli abitanti dell'isola stavano tutti nel cimitero per il funerale di Andreas.
Era morto il giorno precedente e tutti ne erano sconvolti.
Soprattutto Harry che non ce la faceva a stare lì a guardare la bara dell'uomo che l'aveva cresciuto per quasi dieci anni.
Il mondo gli era crollato addosso e si sentiva solo in mezzo al mondo.
Il dottor Johnson, il dottore che aveva divenuto il miglior amico di Andreas si avvicinò a Harry cercando di confortarlo.
Dottor: mi dispiace Harry....
Harry: perché? Perché a lui? Perché non mi aveva detto della sua malattia?
Dottore: mi ha fatto promettere di non dirti nulla per non farti soffrire
Harry: ma fa male...m
Harry scoppiò a piangere e lasciò che il medico lo abbracciasse mentre il prete che celebrava il funerale benedì la bara permettendo ai pescatori di calare la bara nella fossa e iniziare a coprirla con la terra.
Harry non riusciva a guardare la scena e pianse ancora più forte di prima facendo in modo che il dottore lo abbracciasse più forte e alla gente si strinse il cuore vedendolo così disperato standogli accanto e cercando di consolarlo.
Una volta che venne lanciata l'ultima palata la gente lentamente iniziò ad andarsene dal cimitero con lo sguardo basso e triste.
Harry guardò la lapide di Andreas si cui era stato inciso il suo nome e mise davanti alla lapide un mazzo di margherite bianche, i fiori preferiti di Andreas.
Dottor: andiamo Harry, ti riporto a casa
Harry: n-no v-voglio stare qui.....voglio stare con mio zio.....ZIO ANDREAS!!!!!!!!!!
Harry si inginocchiò a terra davanti alla tomba e pianse e urlò disperatamente come non aveva mai fatto fino a quel momento sotto lo sguardo dispiaciuto dell'uomo.
Harry voleva solo stare da solo, perché gli altri non lo capivano?
Voleva stare solo con l'uomo che per lui era stato un padre.
Il dottore si inginocchiò accanto a lui e gli diede un pacchetto.
Dottor: Andreas mi aveva detto di darti questo se fosse andato.... be'hai capito! Ti aspetto davanti all'ingresso del cimitero
Il medico gli mise una mano sulla spalla e se ne andò lasciando Harry solo che aprì il pacchetto trovando al suo interno la bussola di Andreas, quella che teneva sempre in mano quando viaggiavano per il mare dopo la fuga da Eroda.
Harry la girò e trovò un incisione.
Harry: segui sempre il nord. Ti voglio bene Andreas
Harry guardò la lapide e si asciugò le lacrime
Harry: sei stato un fantastico zio. Addio, zio Andreas
Harry si alzò faticosamente e tenendo la bussola stretta tra le mani raggiunse il cancello del cimitero e vi trovò il dottor Johnson che lo aspettava per riaccompagnarlo a casa.
Dottor: come stai?
Harry: di merda
Dottor: dopo, quando arriviamo a casa tua devo darti un'altra cosa,una lettera, l'ha scritta tuo zio davanti a me. Non ne conosco il contenuto ma mi ha detto di dartela quando sarebbe morto
Harry annuì con gli occhi lucidi mentre l'uomo lo abbracciò forte per cercare di dargli conforto mentre si allontanavano dal cimitero per tornare al villaggio, sotto lo sguardo dispiaciuto di tutti nel vedere Harry triste e sconvolto.
Non avevano mai visto Harry in quel modo e ne erano devastati.Angolo autrice
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Volete un po'di fazzoletti? Ho anche il gelato!
Ora scappo via!
Alla prossima!
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Strong As An Anchor {Larry Stylinson}
FantasyPirati Quella semplice parola farebbe venire i brividi a chiunque, ma non a Harry, ex principe di Eroda, un regno ormai distrutto da dieci anni dalla strega Sorana. Ormai è solo e se vuole avere la sua vendetta deve fare qualcosa. E quando avrà occa...