quindici

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pov heeseung
mi ricomposi. jake non doveva vedermi in quello stato. sunoo invece era immobile. dopo aver visto sunghoon aveva smesso di respirare. ero preoccupato, non volevo che gli succedesse qualcosa.
"davvero con quello sfigato?" ridacchiò sunghoon.
decisi di ignorarlo. mi ero appena dichiarato e non stavamo insieme... non potevo permettermi di fare casini.
"era indispensabile fermarci jake?" chiesi scocciato. mi aveva interrotto nel momento più bello della serata. lo sapevo benissimo che sunoo non mi guardava in quel modo ma era comunque magico.
"ero solo sorpreso heeseungie" disse jake facendo un segno di resa.
aveva usato proprio quel soprannome.
"non chiamarmi in quel modo"dissi con un tono di voce molto freddo. doveva capire che non dipendevo più da lui. sunoo era sempre più spaventato. un passo falso ed ero fottuto.
"scusami" rispose lui in modo ironico. l'ho amato così tanto che adesso lo odio più di ogni altra cosa al mondo.
"beh noi dobbiamo andare, sai abbiamo molte cose da fare" parlò sunghoon facendo una faccia perversa.
-che schifo- pensai. l'avevo fatto anche io con jake, ma immaginarmi sunghoon con lui... mi faceva un certo ribrezzo.
"non so cosa ci potrai mai trovare in uno sgorbio del genere" continuò poi prendendo la mano di jake e andandosene. sunoo mi afferrò la mano, stava avendo un vero e proprio attacco di panico. io non sapevo che fare, e iniziai ad agitarmi. dovevo cercare di mantenere il controllo ma più ci provavo e più sunoo stava male. istintivamente lo abbracciai. non potevo dirgli di calmarsi o di respirare, avrebbe solo peggiorato le cose. stemmo tanto ma tanto tempo in quella posizione.
-deve avergli ricordato proprio qualcosa di brutto- pensai. odiavo vederlo piangere.
-devo proteggere il suo sorriso-pensai ancora dimenticandomi che c'era già niki.
i suoi singhiozzi si erano calmati e i petali di ciliegio avevano ripreso a scendere.
"g-grazie" disse a bassa voce. aveva paura che qualcuno ci potesse sentire nonostante fossimo soli in mezzo a una strada. mi allontanai leggermente da lui, il giusto per guardarlo in faccia. aveva gli occhi rossi a causa del pianto e i capelli leggermente attaccati alla fronte sudata. la bocca era schiusa e cercava di calmarsi per regolarizzare il respiro. era così puro e fragile che avevo quasi paura di frantumarlo fra le mie braccia. gli spostai i capelli e lasciai un bacio sulla fronte. volevo provare le sue labbra ma non volevo sconvolgerlo ancora quella sera.
riprendemmo a camminare. di nuovo intorno a noi calò il silenzio e le nostre mani erano di nuovo intrecciate. si stava facendo sempre più tardi e, nonostante fosse primavera, iniziava a fare più freddo.
"senti..." iniziai. non volevo parlare troppo, ma almeno dovevo dirgli che lo stavo portando a casa mia.
"ora ti porto a casa mia"continuai. sunoo mi guardò preoccupato.
"tranquillo abito da solo, non ti vedrà nessuno"dissi sperando di calmarlo. il suo volto si rasserenò, che avesse paura degli adulti? non lo so. sostanzialmente di lui non sapevo nulla.
-perché deve essere tutto così complicato?- pensai. quella situazione mi stava facendo uscire pazzo. e in più dovevo anche scusarmi con jungwon.
una volta arrivati a casa aprii la porta e feci entrare sunoo dentro. aveva solo una maglietta a maniche corte, non volevo farlo raffreddare ulteriormente.
"h-heeseung ma... quanti anni hai?" mi chiese improvvisamente lui.
"uhm 20... ma perché?" gli risposi togliendomi la giacca non dando troppo peso alla domanda.
"eh! scusami, scusami tanto" quasi urlò inchinandosi. capii subito le sue scuse. in tutto questo tempo non aveva usato nemmeno un onorefico.
"no sunoo tranquillo, non importa" cercai di tranquillizzarlo. certo sarebbe stato bello sentirsi chiamare da lui "hyung" ma non conosceva la mia età.
"ma- io non ti ho mai- ecco insomma..." cercò di spiegare. era così carino.
"beh puoi sempre iniziare adesso" gli dissi  pizzicandogli una guancia. lui ridacchiò arrossendo leggermente.
lo potrai in camera mia dove aprii l'armadio e presi dei vestiti che potesse mettere, qualcosa di caldo.
"tieni. vatti a fare la doccia così ti rilassi" dissi dandogli i vestiti.
"h-hyung grazie" rispose prendendoli abbassando la tesa.
-hyung- pensai.
gli indicai il bagno e lui si avviò.
-devo scusarmi con wonie- pensai ancora. l'avevo davvero trattato malissimo prima.
lo richiamai, di solito rispondeva a tutte le ore.
'ti rendi conto che sono le 2 del mattino vero?' bisbigliò lui con voce assonnata.
ridacchiai. la sua voce era ancora di più da bambino appena sveglio.
'si, lo so ma ti dovevo chiedere scusa' ammisi.
'oh ma grazie hyung, era da oggi pomeriggio che mi urlavi contro. cavolo a volte sei davvero isterico' mi rimproverò lui.
'scusa ok?' questo bambino stava mettendo alla prova la mia pazienza.
'comunque per chi sei scappato?' chiese improvvisamente.
'eh? p-per nessuno' mentii, ma la voce mi tradì.
'si si hyung, guarda che lo so che hai visto niki è sunoo baciarsi' eh?
'e-e come lo sai?' chiesi nel panico.
'me l'ha detto niki, ah e a proposito perché  lo volevi prima?'disse lui sincero.
'ah e va bene, sono scappato perché mi piace sunoo e-'mi bloccò.
'ti piace sunoo! jay avevi ragione!' gridò lui.
ok, non voglio sapere su cosa avesse ragione.
'fammi finire. ti ho chiesto di niki perché...' mi fermai.
-e se non mi avesse ascoltato?- pensai.
'perché...' mi incitò lui.
'perché mi doveva aiutare a fermare sunoo' dissi restando un po' sul vago sperando di non ricevere altre domande.
'salvarlo da cosa?' ecco appunto.
'ecco... lui si voleva suicidare.' abbassai la voce, era in bagno ma avevo comunque paura che mi sentisse.
jungwon non disse una parola. forse l'avevo sconvolto o forse non sapeva semplicemente che dire.
'adesso è con te vero?' chiese improvvisamente.
'si, si sta facendo la doccia' risposi non capendo la sua domanda.
'ti prego proteggilo, se non fosse stato per lui niente di tutto questo esisterebbe' disse supplicandomi.
'certo che lo faccio wonie' non capivo molto, ma mi fidavo ciecamente di lui.
'sai se non avesse trasmesso il suo sogno a niki e lui non mi avesse trascinato alle lezioni... non conoscerei nessuno di voi' ammise con la voce un po' rotta dal pianto.
'tranquillo wonie proteggerò tutti' dissi.
non volevo che i loro sorrisi scomparissero.
pov niki
jungwon mi aveva accompagnato a casa. aveva detto che mi avrebbe distratto parlare con lui ma in realtà è stato solo peggio.
mi sentivo in colpa e avevo paura dei miei genitori... fantastico. non riuscivo a togliermi dalla testa le parole di sunoo. se non si è fatto baciare a caso allora vuol dire che mi ama anche lui... però mi ha gridato contro che mi odia, non lo capisco.
"sono a casa" dissi una volta entrato.
papà raramente rientrava per quell'ora quindi potevo stare un po' più tranquillo... credo.
"ben tornato amore, com'è-" si bloccò. il suo sguardo vagava sulla mia figura.
la capisco, facevo proprio schifo e avevo gli occhi rossi e gonfi dal pianto.
"che ti è successo?" disse correndo ad abbracciarmi.
"m-mamma" inizia. avevo paura ma allo stesso tempo sentivo il bisogno di chiederglielo.
"dimmi amore" rispose.
-dai niki... ti vuole bene, ce la puoi fare- pensai.
presi fiato e dissi "s-se io fossi gay... t-tu mi odieresti?" le lacrime avevano rincominciato a scendere e la paura mi stava divorando vivo.
lei si spostò, e mi guardò negli occhi. poi appoggiò la sua fronte sulla mia.
"sei sempre mio figlio, non potrei mai smettere di amarti" ammise.

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yahooo come state??
è tipo indecente questo capitolo ma visto che le vacanze stanno finendo lo pubblico lo stesso;)
vi amo
m e r y
(scusate per gli eventuali errori^^)

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