ventuno

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tw linguaggio scurrile.
pov niki
-niki tu ami veramente sunoo o ti sei semplicemente abituato alla sua presenza?- era diventato il mio pensiero fisso. ogni volta che ballavo quella frase risuonava nella mia testa, e più cercavo di rispondere più sentivo che stavo mentendo. perché non poteva essere facile? il problema era che ne ero consapevole, sapevo che ormai era diventata solo abitudine e che il suo amore non mi avrebbe portato al successo. ma io preferivo il suo amore o il successo? ovviamente il successo, potrò sembrare egoista ma ormai il lavoro di sunoo era finito già da un po' tanto le audizioni le avevamo fatte dovevamo aspettare solo l'esito, eppure mi sentivo in colpa.
*flashback*
"beh devo farti i miei complimenti per come hai cantato ma soprattutto ballato" disse l'esaminatore sorridendo e annotando qualcosa su un foglietto. io sorrisi e mi inchinai più volte ringraziandolo. la stanza in cui ci trovavamo era parecchio grande e le pareti bianche l'ingrandivano ancora di più. ero abbastanza tranquillo quel giorno, ero sicuro che sarebbe andato tutto bene. sunoo hyung era lì e faceva il tifo per me quindi niente poteva andare storto. eppure ho pensato e sperato più e più volte che lui non passasse, perché ammettiamolo lui era un talento nato e mi avrebbe oscurato in un batter d'occhio.
"hai qualche malattia o disturbo?" chiese il signore iniziando ad agitare la penna fra le mani. speravo che mi facesse questa domanda, perché sunoo non poteva scappare. la sua cicatrice era ben visibile e non era ancora del tutto fuori pericolo... non l'avrebbero mai preso. eppure io sognavo di poter danzare con lui su un palco per sempre perché... perché ero felice?
"no, sono sano come un pesce" risposi sorridendo ancora alla sua domanda.
"bene allora ti faremo sapere"sorrise anche lui mentre io uscivo dalla stanza.
fuori c'erano sunoo e jake che aspettavano per il loro turno.
"potresti almeno rispondere alle domande che ti faccio" disse scocciato jake a sunoo.
sunoo non riusciva a parlare, aveva lo sguardo fisso sul pavimento e non smetteva di giocare con le maniche della sua felpa. sapevo che stava cercando di nascondere il suo tremare e la cosa a parer mio era parecchio tenera.
"allora? cosa hai tanto da gridare jake?" chiesi avvicinandomi ai due. i loro sguardi si puntarono su di me e un briciolo di speranza apparve negli occhi di sunoo.
"cercavo di conversare ma qui qualcuno non collabora" rispose jake irritato. alla sua affermazione risi, sapevo benissimo che jake non volesse veramente parlare con lui. chi sa quali domande su sunghoon gli avrà fatto.
"si certo jake, certo" dissi ricevendo uno sguardo truce da parte sua.
"ehi porta rispetto bamb-" tentò di dire jake ma la voce dell'istruttore lo blocco.
"sim jhaeyun può entrare" urlò il signore. lui per un momento si bloccò, poi come se nulla fosse successo entrò in quella stanza. la sua audizione fu veramente corta e io e sunoo non spiccicammo una parola fino al suo turno.
"buona fortuna hyung" gli dissi cercando di calmarlo ma lui non mi ascoltò nemmeno. era troppo in ansia per prestare attenzione al mondo che lo circondava. la sua audizione invece fu infinita. il tempo non passava mai e anche jake sembrava essersene accorto. quando finalmente uscì rilassai i muscoli. non sapevo perché ero in ansia visto che speravo che gli andasse male, in realtà non sapevo molte cose. la sua faccia era distrutta, qualcosa doveva essere andato storto di sicuro. eppure io non ne ero sollevato, anzi mi sentivo quasi in colpa. non feci domande, non ne avevo il coraggio. mi sentivo così sporco che in quel momento realizzai quanto il successo potesse essere straziante. perché si lo ammetto non lo volevo più fra i piedi ma non avrei saputo più che fare senza di lui.
*fine flashback*
a interrompere i miei pensieri fu un messaggio del gruppo di danza.
                                  
                                               group chat
coach
ragazzi sono arrivate le lettere della hybe! oggi alle prove ve le consegnerò:)

lee heeseung
certo coach, grazie!

-bene quindi oggi è il giorno della verità- pensai. subito dopo chiamai jungwon, avevo bisogno dei suoi consigli adesso più che mai.

uno squillo, due squilli, tre squilli...

'oi niki, dimmi?" disse lui palesemente appena sveglio. mi scappò una risatina per la sua voce ma mi trattenni
'wonie, ti ho svegliato per caso?' chiesi ridendo sotto i baffi.
'noo, ma cosa te lo fa pensare' rispose ironico lui.
'allora, perché mi hai svegliato?' continuò poi. dopo quella frase l'unica rumore che si poteva sentire era il respiro di jungwon che proveniva dall'altro lato del telefono.
'niki, niki ci sei' chiese preoccupato jungwon.
-ma che consigli mi doveva dare?- pensai cercando di trovare una risposta plausibile.
's-si, senti hai letto i messaggi sul gruppo?' domandai cercando di guadagnare tempo.
'ah si, ma tanto sarete passati tutti' rispose sbuffando leggermente.
'siete tutti troppo bravi' continuò poi lui.
'in realtà io spero di no' mi lasciai scappare senza rendermene conto.
'eh cosa! ma perché?' chiese incredulo subito dopo.
'beh ecco abbiamo tutti lo stesso sogno, qualcuno deve pure rinunciare' dissi cercando di restare il più vago possibile.
'e questo qualcuno secondo te chi dovrebbe essere?' domandò curioso jungwon.
'sunoo' sussurrai.
'come scusa?' chiese lui non avendo sentito.
'sunoo' dissi di nuovo ma questa volta alzando leggermente la voce.
'niki ma sei idiota!' urlò di conseguenza jungwon.
'no, no che non lo sono jungwon!' risposi gridando anche io.
'alla lezione ne riparliamo' disse jungwon attaccandomi il telefono in faccia.
-fanculo jungwon, ma cosa ne vuoi sapere tu- pensai mettendo il telefono in tasca uscendo di casa. l'unica cosa che adesso volevo era avere quella lettera fra le mani con dentro l'esito che mi meritavo. nient'altro solo questo mi bastava.
pov junwon
"ma è serio!" gridai alzandomi dal letto.
"invece di essergli riconoscente spera che non lo prendano!" continuai girando per la camera.
"wonie ti si sente da salotto, che è successo?" chiese jay stranito dal mio comportamento.
"succede che il successo fa cagare il cazzo e distrugge solo le persone!" risposi alzando ancora di più il mio tono di voce.
"eh ma perché così all'improvviso?" domandò confuso jay.
"perché quel coglione di niki spera che sunoo non venga preso perché secondo lui non c'è spazio per tutti. ma se non fosse stato per sunoo niki in questo momento non starebbe facendo un cazzo!" continuai esasperato cercando di spiegargli la situazione.
"che stronzo..." rispose jay.
"esatto" urlai per poi buttarmi sul letto. jay si sedette al mio fianco e iniziò ad accarezzarmi i capelli. avevo veramente bisogno di calmarmi. niki era davvero contorto, insomma prima lo bacia, poi dice che non lo vuole fra i piedi. sul serio si deve dare una calmata, non può essere così egoista. il mio cervello non voleva smettere di pensare alla loro situazione e più lo facevo più mi rendevo conto che forse l'unico che ci teneva veramente era sunoo.
"ehi wonie, perché piangi" chiese jay sussurrando e accarezzandomi la faccia asciugando le lacrime.
"j-jay e... e se niki si fosse solo abituato alla sua presenza? se stesse solo giocando a fare i fidanzatini? io non voglio che faccia del male a sunoo. anche se indirettamente lui mi ha donato un futuro, capisci?" risposi cercando di singhiozzare il meno possibile. jay silenziosamente mi abbracciò.
"wonie sono sicuro che niki non gli farebbe mai del male, forse adesso è un po' confuso, sai magari è l'emozione, ma non lo ferirà mai. ne sono certo" disse lui stringendomi più forte.
"e-e tu come lo sai?" chiesi leggermente confuso dalle sue parole.
"perché lo guarda come io guardo te" rispose lasciando un bacio sulla mia fronte.

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ciao :) è un nuovo capitolo :))
il mio italiano fa un po' schifo come il capitolo butt
spero che vi piaccia comunque^^
forse è un po' corto :/
ma l'importante è che ho aggiornato;)))
grazie ancora per tutti i commenti e le view
vi amo davvero tanto <333
m e r y
(scusate per gli eventuali errori^^)

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