-forza Anna sbrigati!-disse mia madre seguita dalla governante - signorina Windsor alzatevi che oggi è il grande giorno!-
Sentite quelle parole mi sono alzata subito: il giorno del Ballo delle Lucciole era finalmente arrivato e insieme ad esso iniziava la stagione degli amori. La chiamavo così, in questo periodo dell'anno le ragazze che avevano ormai compiuto sedici anni potevano essere corteggiate e potevano addirittura trovare il loro amore.
-cara sono arrivati i vestiti per te e per le tue sorelle vieni a vedere- disse mia madre sbucando dalla porta di camera mia. Urlava in tutta la tenuta ormai da giorni che finalmente avrebbe dato marito a me, la sua seconda figlia. La primogenita ormai era sistemata: aveva un marito e due figli.
Per mia madre trovarmi un marito era solo un fatto di dote e denaro ma io non la pensavo così, volevo trovare il vero amore. Come se non bastasse arrivò la migliore amica di mia madre a farci visita, la signora Tudor. Nemmeno entrata in casa e le due signore iniziarono a spettegolare sui giovani nobili che potevo sposare quando a un certo punto arrivò il giornale. Maledetto il postino che lo ha portato. In un articolo c'era infatti scritto che il conte di Holland, un ragazzo di soli vent'anni con un'enorme eredità, era venuto in città invitato da sua zia, la signora Wessex, per trovare moglie.
-Tesoro è la tua occasione- disse mia madre- oggi devi metterti il tuo miglior vestito per fare colpo sul duca.-
-Sento già le campane che annunciano il matrimonio- continuò la signora Tudor.
-Mamma sai benissimo che io non voglio sposarmi per soldi quindi sappi che se il duca di carattere non mi piace, per me sarà come se non esistesse- forse sono stata un po' troppo crudele ma non volevo che si facesse strane illusioni.
Detto ciò andammo tutti a vedere i nuovi abiti portati dal garzone. In tutto erano otto: uno per mio padre, uno per mia madre e gli altri per me, per i miei tre fratelli e le mie due sorelle. Il mio era talmente bello che non vedevo l'ora di indossarlo.
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