Capitolo 18

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Al mattino, quando mi svegliai, eravamo ancora abbracciati. La mia camera ormai era immersa nel suo profumo, qualcosa che sapeva di dolce. Mi girai per guardarla: stava ancora dormendo ma si sentiva che il sonno era leggero, aveva i capelli un po' scompigliati, teneva la sua mano sulla mia, poggiata sul suo ventre. Sembrava un angelo, era tanto bella che restai ad osservarla per un po' fino a che decisi di alzarmi provando a non svegliarla. Andai in bagno per rinfrescarmi e mentre mi pettinavo i capelli sentii bussare alla porta. Chi era a quest'ora? Mi misi una vestaglia al volo e aprii la porta cercando di nascondere Anna, ancora addormentata sul letto, restando sulla soglia ella porta.

- Chi è?- dissi a bassa voce.

- Signorino mi dispiace disturbare il vostro sonno ma avete visite urgenti dalla signora Windsor, venuta per vedere sua figlia. Ora con il vostro permesso vado a svegliare la signorina.- disse la governante.

- No!- dissi alzando un po' il tono di voce. La governante mi lanciò un'occhiataccia.

-Prego?

- No intendevo che ieri la signorina mi ha confessato di essere molto stanca e pensavo di lasciarla riposare un altro po' di tempo, più tardi manderò io qualcuno a svegliarla. Voi intanto andate ad accogliere la signora Windsor e fatela pure accomodare, io arrivo tra un attimo.

- Come desiderate signorino- non so perché ma la governante se ne andò guardandomi disgustata. Mi girai e chiusi la porta tirando un respiro di sollievo.

- Ahahahahahahahah

- Che cosa? Ah Anna sei tu- era seduta sul letto, ancora sotto le coperte. Rideva.

-Fate troppo ridere ahahahahah

-Che cosa hai sentito e da quanto sei sveglia?- chiesi sorridendo

- Mi sono svegliata quando hanno bussato. La governante ti guardava malissimo- rispose ridacchiando.

- Secondo te ti ha vista?

-Speriamo di no, ma sono contenta che sia venuta mia madre in visita.

- A proposito dobbiamo prepararci!

- Allora vado nella mia stanza per vestirmi e sistemarmi, ci vediamo dopo.

- Va bene tesoro- Anna si alzò dal letto e prima di uscire mi diede un bacetto sulla guancia.

Mi preparai velocemente e scesi ad accogliere la signora Windsor. Ad essere sincero non mi aspettavo una sua visita, senza contare che eravamo partiti da tre giorni e Anna le aveva mandato già una lettera. Le cose erano tre: o voleva controllarci, o è preoccupata per sua figlia o cosa più probabile le manca Anna. Appena scesi le scale vidi il maggiordomo venirmi incontro, mi disse che la signora Windsor si era fatta accompagnare da mia zia e che erano nella stanza per il the.

- Signor conte vi posso confessare una cosa?- chiese il maggiordomo

- Certo ditemi tutto.

- Lo sapete che io provo un certo affetto nei vostri confronti, vi ho visto crescere. Per questo vi auguro, con tutto il rispetto, buona fortuna.

- Vi ringrazio, non sarà facile tenere a bada due donne esperte di pettegolezzi.- risposi scherzando e lui resse il gioco.

- Signor conte si sentono chiaccherare dal corridoio e ridono come delle, vediamo, come delle

- Oche? Senza offendere ovviamente ahahah

- Esatto padrone.

- Sopravviverò?

- Me lo auguro ahahahahahah

- Così mi piacete, ogni tanto ci vuole una risata.- dopo di che il maggiordomo mi accompagnò nella sala dove erano sedute mia zia e la madre di Anna. Non appena entrai iniziarono a fissarmi in un modo strano.

Mio caro conte di Holland...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora