Capitolo 6

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Non o perché ma da quando ero arrivato, ciò che mi interessava di più era quella ragazza. Sì proprio lei. Non credo di starle molto simpatico, in fondo le sono andato addosso sia con il cavallo che da solo a piedi. E se pensasse che sono una cattiva persona? Potrebbe essere e in caso devo dimostrarle il contrario. Ma soprattutto devo tenere nascosto il mio interesse, mia zia sospetta già qualcosa e non oso immaginare cosa accadrebbe se anche i genitori della signorina Windsor lo venissero a sapere. Nel frattempo che parlavo tra me e me continuavo ad avere in testa la sua immagine, era così bella, così delicata, ma non sapevo nulla di lei e persino il nome mi era stato detto da qualcun altro. Ma era impossibile non pensarla, sin da quella volta a cavallo, mi è piaciuta dall'inizio: i suoi occhi verdi, quei suoi capelli rossi, rarissimi da quel che ho sentito, e quelle piccole macchiette che aveva sul viso, le lentiggini.

 Ma era impossibile non pensarla, sin da quella volta a cavallo, mi è piaciuta dall'inizio: i suoi occhi verdi, quei suoi capelli rossi, rarissimi da quel che ho sentito, e quelle piccole macchiette che aveva sul viso, le lentiggini

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Dopo averla salutata alla merenda non la vidi più per circa un'ora. Chissà dov'era. Volevo solo provare a parlarle, nulla di più. Mentre la cercavo con lo sguardo in mezzo agli altri invitati vennero verso di me la signora Windsor, la signora Tudor e mia zia.

-Bene signore finalmente vi presento per bene mio nipote- disse mia zia fermandosi verso di me.

-E' un vero piacere conoscervi conte

-Piacere mio signore- dopo averle salutate tutte e tre si guardarono negli occhi e mi fecero l'unica domanda a cui non volevo rispondere.

-Allora signor conte di Holland avete già addocchiato qualche bella fanciulla?

- In realtà no, me ne sono state presentate talmente tante che non saprei dirvi

- Mia figlia! Eccola finalmente! Ve la presento subito, non si sa mai che è quella giusta!- si girò per chiamarla- Anna tesoro vieni qui per favore

Wow, era così bella, si chiamava Anna. Finalmente sapevo il suo nome. Arrivò a braccetto con sua madre con alla mano una bambina, molto piccola.

- Conte di Holland questa è mia figlia: Anna Windsor- disse guardandomi, poi si voltò verso di lei dicendo- cara ti presento il conte!

Nemmeno due secondi e ci ritrovammo soli:

-Ci hanno teso una trappola signor conte- disse sorridendo

- Mi sa proprio che avete ragione...cosa ci conviene fare ora? immagino voi siate esperta

- Beh se volete potete portarmi un bicchiere di limonata e...

- Ricevuto, un bicchiere di limonata. Dopo però vi vorrei invitare a passeggiare qui nei dintorni. Acconsentite?

- Vedo che siete molto diretto voi. Si va bene vengo volentieri!

- E tu piccina vorresti qualcosa? Te la vado a prendere io.- chiesi per cortesia- Scusate signorina ma non me la presentate?

- Ops scusatemi. Lei è mia sorella Caterina, lei non verrà però in passeggiata, la porto dalla governante. Mi accompagnate?

-Andiamo.

Dopo aver portato la bambina dalla governante andammo ad avvisare le signore che stavamo andando a fare una passeggiata, in modo che loro ci accompagnassero. Erano felicissime, più di me e della mia accompagnatrice. La passeggiata non durò molto: dopo circa un'ora e mezza iniziò a fare buio e fummo costretti a tornare nel giardino principale. Io e la signorina Windsor avevamo parlato molto, c'era scappata pure qualche risatina. Lei era così dolce e gentile. Forse stava iniziando a piacermi.

Tornati alla merenda mi assalirono delle ragazze, probabilmente arrivate da poco perché prima non c'erano. Mi si lanciarono proprio addosso, tanto che non vidi più la signorina Windsor.

-Conte vi ricordate della bella serata di ieri?- disse una di loro

- No cosa è successo ieri? Io ero nel mio castello

- Ma come, non vi ricordate?- insisteva

-No signorina non capisco

- Vi posso parlare un attimo in disparte?

Andammo vicino ad una siepe, abbastanza alta da coprirci. Era la signorina Acton, doveva avere la stessa età della signorina Windsor.

-Signor conte allora veniamo al punto-

-Perché avete detto tutte quelle cose? Io nemmeno vi conosco

- Per far andare via Anna, ovvio. Volevo che si togliesse di mezzo e con lei tutte le altre. Io vi voglio tutto per me. Oh dimenticavo, possiamo darci del tu?

- No non possiamo. Voi intendete la signorina Tudor? E comunque non è un comportamento giusto il vostro, io non sono di nessuno e tutte le ragazze, come voi, hanno il diritto di presentarsi. Ora se volete scusarmi andrei a vedere dev'è mia zia.

Lei restò zittita, finalmente. Ovviamente non sono andato a vedere mia zia, ma a cercare la signorina Windsor, da quel che avevo capito quello che aveva detto la signorina Acton la aveva offesa. La ritrovai in un salone della tenuta, che parlava tra se e se camminando in cerchio.

- Anna ma cosa ti metti in testa! La devi smettere di farti illusioni una volta per tutte! Il conte non è interessato di sicuro a te, dopo tutte le cose che potrebbe aver fatto con Betany! Ma perché capitano tutte a me non ne posso più. Non mi possoogni volta innamorare della persona sbagliata! No, Anna no! Ripetitelo e mettitelo in testa: tu non puoi innamorarti del conte, lui ha altri interessi ed è una sorta di tuo nemico-amico!- continuava a dirsi queste cose da un po' quando decisi di interromperla.

- Scusatemi signorina- lei sobbalzò e diventò tutta rossa- non volevo spaventarvi scusate ma non ho potuto fare a meno di ascoltarvi nelle vostre riflessioni- dissi poi con tono scherzoso

- Ma ma ma come vi permettete! Era un momento privato!

- Non volevo mancarvi di rispetto scusatemi ma volevo spiegarvi quello che ha detto la signorina Acton

- Già, lei! Chissà che cosa avete fatto voi due! Scusatemi non sono affari miei ma...ci sono rimasta male

- Non è andata come credete, lei stessa mi ha confessato che l'ha fatto per allontanare tutte le altre ragazze da me, soprattutto voi. Vi assicuro che tra me e lei non c'è nulla. A proposito, voi due non andate molto d'accordo vero?

- No per niente, dalla scorsa stagione ha iniziato a prendermi di mira e a cercare di farmi sfigurare davanti agli altri. Non so perché però, io non le ho fatto nulla.

- Credo che sia invidia

- Invidia per cosa? Cosa ho io che lei non ha?

- Beh la mia attenzione. A questo proposito vi volovo chiedere se voi provate qualcosa per me? Io sono interessato a voi signorina, vorrei conoscervi per bene, ma non vi preoccupate non intendo affrettare le cose. Io vorrei chiedervi il permesso, se vi interesso, di chiedere ai vostri genitori di potervi corteggiare. Vi prego non deludetemi, ci ho messo un bel po' per dirvelo.

-Io non so che cosa dire, sono stupita non me lo aspettavo. A dire il vero, come sicuramente avrete sentito prima dato che mi stavate ascoltando, anche io provo interesse per voi quindi si, sarei felice se voi mi corteggiaste.

- Bene allora domani verrò alla vostra tenuta per chiedere di corteggiarvi. Ora che ne dite di tornare alla merenda e, se non vi dispiace, regalarmi un ballo sotto le stelle?

- Con piacere.

Non so spiegare la sensazione che provavo: una specie di felicità mista a della timidezza e a della curiosità. Io e la signorina Windsor ballammo una delle mie canzoni preferite, avevamo tutti gli occhi addosso ma non mi importava, ero concentrato solo su di lei. Credo di essermi innamorato.

Mio caro conte di Holland...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora