Ero quasi a casa, si sentiva il canto degli uccelli e il rumore dell'acqua del fiume che scorreva. Ad un certo punto la carrozza si fermo ed è li che sentii: - mio caro signor conte di Holland, ben arrivato!-era la contessa di Wessex, la mia cara zia. Ero arrivato a casa. Era incredibile vedere che io, nemmeno arrivato, ero sul giornale. A dire il vero non mi andava per niente a genio essere come un "premio" da conquistare per tutte quelle giovani donne nobili. Avevo preso una decisione: divertirmi senza impegni, spassarmela. -signor duca le abbiamo preparato il cavallo come aveva chiesto- disse entrando in salone il maggiordomo. Avevo chiesto di sellarmi un cavallo per farmi una passeggiata e svagarmi un po'. Appena uscito a cavallo decisi di andare a fare una passeggiata in paese e di andare a bere qualcosa nella mia locanda preferita. Tutti mi guardavano come se fossi un estraneo e non riuscivo a capire perché, visto che ero stato via per lavoro solo per un anno. Capii tutto quando mi si avvicinò una signora, la più pericolosa: una madre con figlia che cerca marito e che adora i pettegolezzi. -signor conte è un piacere rivedervi qui in cittá- disse nel frattempo che faceva segno a sua figlia di avvicinarsi -questa è mia figlia Gretel, è una ragazza molto talentuosa e pronta a prendere marito...- Continuò per chissá quanto tempo a elogiare sua figlia che a me personalmente non interessava nemmeno fino a quando trovai una scusa convincente per andarmene. Finalmente, in sella al mio cavallo, andai a correre nelle pianure li vicino, con il vento che mi soffiava in faccia e la polvere che si sollevava dietro di me.
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Nota dell'autrice: scusate per gli errori ortografici in questi due capitoli, spero che la storia viene piaccia.