Capitolo 3

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Non ce la facevo più con mia madre e la sua amica in casa, continuavano ad assillarmi parlandomi del conte. Sinceramente io nemmeno lo avevo mai visto a questo qui e sui giornali non c'erano fotografie o ritratti.

Decisi quindi di andare a fare una passeggiata da sola (anche se secondo le regole una ragazza deve essere accompagnata) in mezzo ai campi, volevo rilassarmi e respirare un po' di aria fresca. Portai con me pure un cestino per raccogliere un po' di fiori da mettere in casa. Speravo di trovare girasoli.

Decisi di coricarmi sul prato, come se fossi una bambina, ma ad un certo punto sentii un rumore. Era qualcosa di familiare ma non riuscivo a capire cosa; diventava sempre più forte. Mi stavo spaventando, mi alzai in piedi e senza nemmeno rendermi conto di cosa stesse succedendo mi ritrovai a terra.

-Mi scusi signorina non l'avevo vista! Non pensavo venisse ancora qualcuno da queste parti!

-Io non- non riuscivo né a muovermi né a parlare. Non riuscivo nemmeno a vedere la persona che mi stava parlando.

-Sta bene? Riesce a muoversi?- continuava a parlare lui - Torno subito signorina stia ferma.

la sensazione era terribile: con chi ero? cosa mi era successo? perché non riuscivo a fare nulla? Mi sembrava di svenire. A un certo punto sentii:

-Cazzo e ora che cosa posso fare? Sono proprio uno stupido-

Non so nemmeno perché dopo quelle parole scoppiai a ridere. Avevo capito che colui che avevo incontrato non era per niente un signore, ma un ragazzo o forse un uomo. Non sapevo se essere arrabbiata, preoccupata o intenerita dal mio "aggressore". So soltanto che appena aprii bene gli occhi vidi un uomo bellissimo, mai visto prima.

- S-s-sei un angelo per caso? Non capisco cosa succede, sono morta?- dissi io continuando a non capire nulla

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- S-s-sei un angelo per caso? Non capisco cosa succede, sono morta?- dissi io continuando a non capire nulla

- No no non sono nulla di simile e voi signorina per fortuna siete ancora viva, ma riuscite a muovervi?

- Si credo di si ma che cosa è successo signore e voi chi siete?

- Voi davvero non sapete chi sono?- disse lui con tono sorpreso - Vi sono venuto addosso con il mio cavallo, non vi avevo vista ma per fortuna non vi ho calpestata. Scusatemi davvero mi dispiace.

- Certo signore non mi capita tutti i giorni di essere investita. Potete aiutarmi a mettermi in piedi vorrei provare a camminare.

- Certo si vi aiuto- subito mi prese i fianchi e mi mise in piedi. Ho provato una strana sensazione, un senso di sicurezza.

- Dovreste stare più attento signore, potevo morire o farmi seriamente male. Ora per favore allontanatevi che se ci vedesse qualcuno così vicini inizierebbe a spettegolare e lo saprebbero tutti, un disonore per la mia famiglia.

- Si certo signorina. Scusatemi ancora ma posso sapere il vostro nome?

- Ovviamente no noi due non dobbiamo avere nessun legame non so nemmeno chi siete. La stagione per me è appena iniziata non posso permettermi uno scandalo proprio ora.

- Capisco, volete un passaggio a casa?

- Forse signore lei non ha capito, non possiamo farci vedere assieme.

- Che strana questa ragazza, la prima che sento rifiutare uno come me- disse lui allontanandosi e andando verso il suo cavallo. Forse pensava che io non lo avessi sentito, quel presuntuoso. Non lo conoscevo nemmeno e già lo detestavo.

- Scusi ma come si permette di darmi della "strana" non mi conosce nemmeno.

- Oh mi scusi non pensavo mi sentisse.

Era veramente un uomo scortese. Da qui iniziò una lunga discussione tra me e lui che finì in un:- Sentite non ho più voglia di ascoltarvi, me ne vado!

- Beh signorina non posso dire che sia stato un piacere incontrarvi.

-Bene

-Bene

E ce ne andammo via entrambi, ognuno per la sua strada con la speranza di non aver incontrato e affrontato la persona sbagliata.

Mio caro conte di Holland...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora