Capitolo 13

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Sono in dormiveglia e vengo definitivamente svegliata dal freddo che mi invade quando non sento più il mio abitat di caldo sotto le coperte, cerco di riprenderle ma non le trovo e mi rannicchio su me stessa

L: mmh
D: buongiorno
L: cosa vuoi DJ
D: alzati che ti devi vestire
L: lasciami dormire mamma, non ho nulla da fare
D: allora che devo dire a Camila quando arriverà all’altare

Appena sento quella frase salto giù dal letto

L: cavolo Dinah dovevi dirmelo prima; che ora sono?! Mio dio mi sposo
D: calma Laur; siamo in perfetto orario e si ti sposi ma sarà fantastico
L: cavolo DJ ho preso un colpo
D: muoviamoci che altrimenti è la sposa che aspetta
L: è già pronta
D: no vado dopo che ho finito con te
L: ok iniziamo che oggi sposo la donna della mia vita
D: poco sicura direi
L: muoviti Dinah che altrimenti faccio tardi
D: come vuoi tu

Mi infilo una specie di camicia con sopra un corpetto, dei pantaloni stretti e degli stivali che costano più della mia casa; una volta pronta Dinah esce dalla mia stanza lasciandomi sola, mi guardo allo specchio e mi rendo conto che ora la mia vita cambierà e non potrò tornare indietro ma sta cambiando in meglio anche se devo perdere delle cose a cui tenevo ora al posto di un semplice gioiello ho un tesoro a cui magari in futuro potrà essere aggiunto il mio vecchio gioiello.

Esco dalla mia stanza a testa alta e mi reco nella cappella della città scortata da delle guardie del re a cavallo loro con uno bianco mentre io per mia insistenza con uno nero. Entro in chiesa e mi posiziono davanti al prete mentre la aspetto; poco dopo arriva con un meraviglioso vestito e subito gli occhi mi diventano lucidi ma guardo verso l’alto per reprimere le lacrime, non posso mostrarmi debole, la vedo avvicinarsi per mano del padre che me la consegna per poi sedersi poco più in là ma non presto molta attenzione perché i miei occhi sono puntati su quella che tra pochi istanti diventerà a tutti gli effetti mia moglie; le tolgo il velo e le do un bacio sulla guancia sussurrandole “sei bellissima”, poi inizia la cerimonia dove ci facciamo le promesse e tutto quello che ci va dietro per poi spostarci dentro il palazzo reale per fare la cena di nozze.

Entriamo nella stanza che è completamente bianca con alcuni tavoli oranti di tutte le pietanze che si possano immaginare; c’è un tavolo al centro che ha solo 3 sedie il che mi fa pensare che sia il nostro così sempre per mano di Camz ci andiamo a sedere

C: sai che adesso non puoi più scappare
L: no proprio ora che avevo voglia di correre
C: dai non fare il cretino amore
L: sei bellissima vestita così, non sai che ti farei
C: posso benissimo immaginarlo anche tu stai bene così
L: modestamente lo so
A: allora siete felici?
C: tantissimo padre
A: tra quanto arriva il regalo di nozze
L: il mio arriva a fine serata
A: il vero regalo
L: si il vero regalo dopo perché è una cosa nostra e non voglio rendere partecipe tutte le persone del distretto
C: il mio dovrebbe arrivare tra un po'

E qui finisce la nostra conversazione perché arrivano gli invitati che iniziano a farci i complimenti per il matrimonio fino a quando il re si alza per fare un discorso

A: oggi abbiamo celebrato l’amore di mia figlia e di Lorenzo e vorrei solo dire che tutto quello che erano tempo fa è rimasto uguale e sono veramente felice per loro e li appoggerò nelle loro scelte e spero proprio di diventare nonno tra un po'; brindiamo alla loro felicità

E tutti brindano felici ma io da questa frase ho capito che non ha né ancora accettato che sua figlia stia con me e vorrebbe solo vederla con la solita famiglia “tradizionale” e ha già un piano per far sì che Camila resti incinta ma spero solo che se fosse Camz non accetti.
Si risiedono tutti e iniziano a mangiare tranquillamente e quando abbiamo finito c’è il ballo per poi finire la giornata, almeno per me e Camz.
Porgo la mano a Camz

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