Hometown

•Capitolo 1•

Piacere, io sono Ashley e ho 17 anni.
No, questa non sarà la solita storia di una ragazza con il passato buio che trova un ragazzo che la porterà di nuovo a conoscere cos'è l'amore; anzi io l'amore non voglio nemmeno sapere cosa sia, mi bastano e avanzano le amicizie che ho.

Che sono anche strane devo dire
Taci, sei tu quella strana qui... ah sì lei è la mia coscienza che in questo momento può anche starsene zitta
Ok, calmiamoci

Stavo dicendo? Ah sì, i miei amici sono: Thomas, Lucy e Luke. Li conosco da una vita e siamo cresciuti insieme. Abitiamo nella stessa città: Tinner Town, tutti conoscono tutti e raramente si verifica qualcosa di nuovo, ognuno conduce la propria vita monotona e va bene così.
A Tinner Town non c'è molta roba: la piazza in centro città è perennemente occupata dagli anziani del paese, essi si riuniscono sulle panchine di legno mezze imbratattate che circondano la fontana. Intorno alla piazzetta si trova la chiesa, qualche abitazione un po' retrò e dei negozietti che sono lì da una vita. Da qui si snodano diverse vie e strade che portano ai quartieri abitati fino alla periferia e il confine con la città affianco.
I ragazzi, dato che la piazza non è accessibile, solitamente si trovano tutti al parco o allo skating park ed è proprio lì che io e Lucy siamo in questo momento.

Siamo sedute su una ringhiera mentre guardiamo i pochi ragazzi che sfrecciano e compiono acrobazie sui loro veicoli a dir poco originali. Tira un lieve venticello e abbasso le maniche della felpa blu che indosso e le appoggio sulle ginocchia scoperte dagli strappi sui jeans. Non siamo lì per un preciso motivo ma è stata una giornata fin troppo noiosa per stare ulteriormente a casa così abbiamo deciso di trovarci giusto per stare in compagnia.

Lo skate park affaccia sullo stradone principale e di rado si vedono macchine percorrere quella strada, d'un tratto passa un camion veramente troppo grande per trovarsi in un paesino come il nostro. Sul fianco del rimorchio vi è disegnata una casa intenta ad essere infilata in un pacco: deve essere una ditta di traslochi.
Con uno sguardo faccio capire a Lucy di inseguire il furgone, con un balzo scendo dalla ringhiera e mi metto a correre dietro al mezzo. Fortunatamente sono piuttosto veloce e ho una certa resistenza grazie agli anni di nuoto che ho fatto, faccio affidamento sulla forza nelle mie gambe e sto dietro al mezzo. Svolta in Lewis Street vicino a casa mia e si ferma davanti a un piccolo villino giallo.
La casa aveva un piccolo giardino davanti all'ingresso solcato da un viale di ghiaia esattamente come tutte le altre case lì attorno. Le finestre sembrano piuttosto ampie e grandi, è un casa di due piani con una piccola veranda sul fronte.
Rimango in fondo alla strada giusto per non dare troppo nell'occhio e ben presto Lucy mi raggiunge, la fermo mettendo una mano davanti al suo busto e ci fermiamo a guardare la scena davanti a noi.
Il camion veniva pedinato da una Audi grigia, probabilmente quella dei nuovi proprietari del villino giallo, da cui scendono due adulti, una bambina di si e no 10 anni e un ragazzo della mia età circa. Mentre la bambina salta da una parte all'altra del giardino piena di gioia, il ragazzo non scolla il suo sguardo dal cellulare: tipico per chi si trasferisce dalla città.

E tu come fai a sapere che vengono dalla città scusa?
È evidente Watson, la macchina è fin troppo lussuosa per essere di qualcuno che non abita in città, poi l'abbigliamento... insomma venivano da un paese sicuramente più popoloso di Tinner Town, ma quale?
Dimmelo tu Scherlock
Lo scoprirò, non ti preoccupare

Dopo che tutti i membri della famiglia fecero il loro ingresso nella nuova casa, faccio cenno alla mia migliore amica di tornare verso il centro. Durante la camminata sfilo la felpa mettendo in mostra la maglia bianca semplice che avevo indosso con sopra il simbolo dell'infinito.
Anche Lucy ha indosso una felpa, probabilmente rubata al fratello James, ma stranamente non la toglie nonostante fosse sudata