Il giorno seguente è l'ultima domenica di maggio, il che vuol dire che la fine della scuola si avvicina sempre di più. Rimango a letto fino a tardi e verso le undici e mezzo decido finalmente di alzarmi e preparami per la giornata.
"Buongiorno a tutti" dico assonnata mentre scendo le scale
Avevo ancora addosso il mio pigiama da unicorno, il cappuccio con sopra il ciuffo multicolor e il corno è alzato sopra il mio capo per coprire i capelli tutti aggrovigliati che mi ritrovavo in testa.
"Buongiorno Ash, dormito bene?" chiede mio papà seduto al tavolo
"Sì sì, che fai?" domando avvicinandomi a lui
"Nulla di che, lavoro come al solito..." mi risponde continuando a guardare lo schermo del PC
"Ok, mamma?" continuo mentre prendo un bicchiere di latte dal frigo
"È fuori a fare compere... dovrebbe tornare tra poco. Vai a vestirti con dei vestiti seri, lo sai che odia quando stai in pigiama" mi dice mio papà guardando il mio outfit
"Uffa ok, poi mi cambio... ora però mangio!" esclamo
"Oh mamma mia, ma cosa devo fare con te" dice mio papà ridendo
Scoppio a ridere anche io e una volta mangiato qualcosina torno nella mia stanza che è più caotica di quanto non lo sia mai stata. Colpa di tutto questo disordine è la mia pigrizia della sera prima nel riordinare dopo aver messo tutto a soqquadro tutto per trovare il mio pigiama da unicorno.
Si diciamo che sembra sia esplosa una bomba dentro qua
Oh senti, non avevo voglia ieri sera. Erano tipo le 23 e avevo sonno
Si si, dico solo i fatti
Va bene e io dico che stai zitta
Uffa, okMi avvio verso l'armadio con molta fatica dato che metà di esso era per terra e non volevo ammazzarmi inciampando in qualcosa. Mi sento una super-spia mentre si districa tra i laser per raggiungere l'obbiettivo. Salto un paio di jeans con un balzo deciso, evito una pila di maglie e proprio quando sono vicina all'armadio scivolo su uno stupido calzino cadendo per terra come una per cotta e facendo un baccano assurdo.
"Aia porca vacca che male!'' esclamo cercando di risollevarmi
"Ash che è successo?!" dice mia mamma accorrendo "Ma che diavolo è tutta sta roba per terra? Ashley Anderson non uscirai dalla tua stanza fino a che non sarà possibile camminare normalmente" continua minacciosa
"Sì sì tranquilla, avevo già intenzione di farlo" rispondo alzandomi ancora un po' traballante ma soprattutto dolorante
"Bene, a dopo" dice sbattendo la porta
"Oh no ci metterò tutto il pomeriggio a sistemare" dico guardandomi attorno
Sospiro e mi giro verso l'armadio ancora spalancato dalla sera prima per scegliere cosa mettere. La giornata è calda e già tendente all'estate, decido quindi di mettere un top bianco e degli short di jeans strappati. Semplice ma carino in caso avessimo avuto visite inaspettate.
Una volta indossati i vestiti mi raccolgo i capelli in una coda alta e mi metto all'opera. Mentre raccolgo i vestiti a terra, ritrovo cose di cui mi ero dimenticata dell'esistenza. Certe di queste sono anche molto carine, semplicemente erano finite così infondo all'armadio che avevo smesso di metterle.
In circa due ore sono riuscita a mettere a posto tutti i vestiti sparsi per la mia stanza e avevo anche finalmente deciso di mettere da lavare quelli ammucchiati sulla sedia. Li lascio tutti lì quei vestiti che non ho voglia di mettere in lavanderia, sempre a causa della mia innata pigrizia.Recupero una aspirapolvere e pulisco a fondo il pavimento sia della camera sia del bagno, non penso di averlo mai visto così splendente dall'ultima volta che ho deciso di pulire (qualche mese fa)
Già, le pulizie non sono il mio forte... ma d'altronde a chi piace farle? Sono una noia incredibile.
Pulisco anche lo specchio e i vetri della finestra della mia stanza, compresa quella sul soffitto. Riordino la scrivania dalle cartacce e cianfrusaglie sparse sulla superficie di legno del tavolo e metto tutte le penne e pennarelli dentro gli appositi contenitori che avevo comprato qualche tempo prima ma mai avuto voglia di mettere in uso. Rifaccio il letto, sistemo i miei prodotti per la cura di corpo e viso ammassati sul bordo del lavandino e già che ci sono decido di lavare i capelli.
Dopo circa quattro ore del disastro nella mia camera non c'è nemmeno il ricordo. Sono soddisfatta del risultato e mentre mi guardo attorno noto che il muro è un po' vuoto e così decido di aggiungere al poster di me e Lucy al mare qualche altra foto. Apro il PC e vado su Pinterest e cerco tra le foto salvate nella bacheca ♡Aesthetic♡ cercando qualcosa di carino sperando che la me del passato abbia salvato roba decente. Non rimango delusa e subito trovo immagini stupende del mare con tramonti mozzafiato e colori incredibili. Salvo le foto sulla chiavetta e poi le mando per mail al negozio in città che stampa poster e foto, pago l'ordine e scendo in sala.Sul divano, come al solito è sdraiato mio papà, una strana serie è in onda ma lui non ci sta prestando la minima attenzione. Mia mamma è seduta al tavolo in cucina mentre sfoglia una rivista di moda o cucina come al solito. Oltre al ronzio delle voci provenienti dalla televisione in casa non vola una mosca e tutto quel silenzio mi sembra particolarmente strano. Prendo una bottiglia d'acqua dal frigorifero e poi torno nella mia stanza dato che nessuno dei miei familiari fosse interessato a socializzare con me. Salgo gli scalini di legno che cigolano sotto ai miei passi, chiudo la porta dietro di me e mi sdraio sul letto con le cuffie in testa. Collego il mio cellulare e metto in riproduzione casuale la mia playlist; prendo un blocco di fogli, una matita e una gomma e inizio a fare qualche schizzo di ciò che ho attorno.
Un bellissimo fascio di luce entra dalla finestrella sopra la mia testa e illumina la mia stanzetta in modo molto carino.
Disegnare è una delle poche passioni che ho, mi è sempre piaciuto. Non che sia Leonardo Da Vinci reincarnato in una donna ma diciamo che me la cavo abbastanza bene. Mi diverte particolarmente fare gli schizzi a matita perchè non appena metto un tocco di colore si rovina tutto il disegno. Il tempo passa così in fretta che non appena distolgo lo sguardo dal foglio e guardo l'ora vedo che è quasi ora di cena. La luce entra soffusa dalla finestra e crea un'atmosfera calma e estiva. Il colore caldo dei fasci di luce riflessi sul muro della camera sono a dir poco magnifici, prendo il telefono e decido di scattare qualche selfie, magari qualcosa da postare su Instagram.Una volta finito il piccolo servizio fotografico, scendo in cucina dato che mia mamma mi aveva chiamato per dire che la cena è pronta. Dopo aver mangiato esco in compagnia di mio papà a fare un giro per le strade vuote di Tinner Town.
"Ash, domani io e Jenna partiamo" a mio padre piaceva chiamare la mamma per nome "Sempre lavoro, oramai sai che è così...." dice con voce calma
Una lieve brezza estiva soffia in quella serata immacolata.
"Va bene, per quanto starete via?" chiedo curiosa mentre sposto una ciocca di capelli dal mio viso
"Non lo so, ma non più di una settimana. Partiamo domani mattina presto, quindi poi non ci vedremo per un po'" mi risponde lui avvolgendomi con un braccio
"Ok, allora buon viaggio!" rispondo mente ci avviamo verso casa
Una volta salutata mia mamma decido di andare a letto. Non appena mi sdraio però dalla finestrella intravedo la luna, era lì he mi aspettava. Decido quindi di salire sul tetto e sdraiarmi un po' lì, ad ammirare il firmato stellato.
I continui viaggi dei miei genitori non la facevano facile per me, certo sono maggiorenne ora ma ho sempre voluto che i miei fossero più presenti. Non dico che siano stati assenti, ma ultimamente ho passato molto tempo a casa da sola. Quando ero più piccola mi mandavano a casa di Lucy la maggior parte delle volte oppure assumevano una babysitter cosa che mi dava abbastanza fastidio. Poi non appena ho compiuto 17 anni, hanno deciso che ero abbastanza grande per stare a casa da sola. Il che non mi da fastidio in alcun modo, adoro essere indipendente, ma essendo figlia unica e con i genitori sempre via la mia solitudine è molta.
Mentre questi pensieri mi frullano in testa, osservo la luna in tutta la sua bellezza. Dopo circa una mezz'ora decido di rientrare e andare a letto. Il giorno seguente mi aspettava la scuola. Mancava poco alla fine e il countdown al termine è ufficialmente iniziato.
Spazio autrice
Ciao a tutti, scusate se il capitolo non è molto avvincente ma non avevo molte idee. Detto ciò lasciate una stellina e ci si vede al prossimo capitolo <3
Martina
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Hometown
Teen FictionPiacere, Ashley... ho una vita perfettamente normale e molto monotona. La mia coscienza è come una amica per me anche se è alquanto insopportabile, ma devo conviverci giusto? Come dicevo nella mia vita non è successo nulla di speciale fino al giorno...