•Capitolo 16•

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Matt's pov

Mi risveglio ancora vestito nella mia stanza dal leggero fascio di luce che entra dalla finestra. La sera prima avevo bevuto un po troppo e mi devo essere addormentato in quel modo, sicuramente gli effetti post sbornia si sentono. La testa è lievemente offuscata e le orecchie fischiano leggermente al gentile suono del cinguettio degli uccellini. Non avevo una ragione precisa per ubriacarmi in quel modo ma a volte passavo oltre il mio limite di sopportazione giusto per vedere fino a quanto mi potessi spingere, così per sapere.
Il gentile calore del sole scalda il mio viso dal colore smorto e a gran fatica mi giro dall'altra parte del letto così da riuscire ad aprire gli occhi. Il soffitto dai colori monotoni della mia stanza mi annoia e mi viene voglia di buttarci sopra un secchio di vernice colorata

Alla Pollock
Se, più o meno

Sposto le lenzuola grige dal mio corpo e con la calma più assoluta mi alzo dal letto. Infilo una maglia dei Rolling Stones e scendo in cucina per fare colazione; qui trovo mia sorella è mio padre che mangiano rispettivamente una ciotola di cereali e un pane con della marmellata.

"Ciao" saluto con un cenno della mano

Beth si gira e con il viso sporco di latte mi saluta con un sorriso che mi fa sorridere, mio papà si limita a un cenno con il capo

Tolgo dalla credenza una ciotola e un bicchiere, rubo a mia sorella i cereali e ne verso un po' nella mia ciotola. Aggiungo il latte e, dopo aver preso dal frigo una mela, mi siedo con il resto della mia famiglia.

Poco dopo ci raggiunge mia mamma con il turbante in testa e il volto stanco.

"Dai su veloce Beth che dobbiamo andare, vai su di sopra a vestirti" dice vedendo mia sorella ancora in pigiama

"Cosa mi metto?" chiede pulendo il latte con il dorso della mano

"Non so quello che vuoi, non la gonna però che se a scuola dovete correre o cose simili non va bene" le risponde mia mamma

"La maglietta nuova con la sirena va bene?" domanda con gli occhioni di chi implora per una piccola gentilezza

"Sì ok, ma ora veloce dai su!" la manda di sopra con un gesto della mano e lei ubbidisce immediatamente

"Come va a scuola Matthew?" chiede mio papà serio mentre sorseggia il suo caffè

"Bene..." dico mangiando i miei cereali

"Hai già fatto amicizia con qualcuno?" continua lui

A quella domanda il mio pensiero va ad Ash e alla sua compagnia. Dovevo assolutamente risolvere

"Mhm si" rispondo cercando di celare il leggero imbarazzo che provavo in quel momento

Ero stato sempre piuttosto bravo a fare molte amicizie, ero anche a Las Vegas il pagliaccio della classe: quello simpatico. Eppure da quando sono a Tinner Town è tutto più difficile soprattutto con Ashley, possibile che proprio non riesca a essere come voglia che sia. Temo che nulla possa tornare al suo stato originale una volta che è stato rotto per quanto si provi ad aggiustarlo.

Finisco la mia colazione e mi fiondo di sopra per vestirmi. Aggiungo alla maglia dei Rolling Stones dei pantaloni neri e una cintura dello stesso colore, un paio di Jordan e volo in bagno. Sistemo i capelli con il pettine in 30 secondi e spruzzo un pizzico di colonia sul collo. Quella mattina avevo deciso di andare a scuola a piedi e sfruttare l'occasione per risolvere con gli unici amici che ho.

"BETH DOBBIAMO ANDARE!" urla mia mamma dal piano di sotto

Sento che qualcuno bussa alla mia porta e poco dopo arriva mia sorella che mi abbraccia e dice "Ciao Matt, ci vediamo dopo ti voglio bene!"

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