Harry non dormiva dal giorno della litigata in bagno.
Pensava solo a lui.
Hermione e Ron se ne accorsero, infatti Harry aveva occhiaie profonde e sembrava ogni giorno di più uno zombie, ma nonostante tutti gli sforzi dei suoi amici Harry continuava a dire che stava bene.
"Harry..." cominciò Hermione dopo una settimana che vedeva il grifone in quello stato.
"So che ci continui a dire che va tutto bene, ne abbiamo parlato, sappiamo che non è così, noi vogliamo solo aiutarti...davvero...ma non possiamo se tu non ce lo permetti..."
Harry si rese conto che non poteva andare avanti in quel modo, così decise di rivelargli la verità, o almeno una parte: non voleva che sapessero tutto.Dopo qualche secondo di silenzio il moro iniziò a parlare.
"Ho litigato con una persona molto importante per me..."
"Chi?" chiese subito Ron ricevendo una gomitata da Hermione.
"Harry...oh Harry...perché non ce l'hai detto subito?" chiese lei comprensiva.
"Perché io non voglio stare male per quella persona, ma più ci provo più fallisco, pensavo bastasse far passare del tempo...ma ogni giorno va peggio...la sua mancanza mi sta uccidendo...non può continuare a mancarmi...ma non ci riesco...non riesco a dimenticarlo..." Harry stava ormai piangendo.
Era sicuro che Hermione e Ron si fossero accorti che aveva usato il maschile, e di conseguenza si fossero accorti che questa persona era un ragazzo, ma non gli importava.
"Se ti manca così tanto dovresti andare a parlargli...cos'hai da perdere?" disse Hermione.
Aveva ragione.
Harry doveva andare da lui, dal suo Draco, anche se lui l'avrebbe respinto.
"Poi però ci devi fare conoscere questa persona vero?" disse Ron curioso.
"Forse..." disse Harry distratto uscendo dal buco del ritratto.
Iniziò a vagare correndo per i corridoi nella speranza di trovare Draco, ma non lo vide.
Quindi tirò fuori il Mantello dell'Invisibilità e corse verso la tana serpeverde.
Arrivato davanti alla porta di pietra aspettò che uno studente uscisse per sgusciare dentro alla sala comune.
All'interno era pieno di gente con divise verdi e argento, ma Harry non vide Malfoy tra di loro.
Quindi si diresse verso i dormitori, sapeva quale era la sua stanza, c'era già stato.
Arrivò davanti alla porta ed entrò lentamente pregando con tutto il suo cuore di non trovarci Blaise o Pansy.
Appena entrato guardò subito verso il letto di Draco.
Il brusio che c'era nella sala comune era sparito ed Harry sentiva distintamente dei singhiozzi.
I suoi singhiozzi.
Piangeva.
Ancora.
Per lui.
Harry si sfilò il mantello e silenziosamente scostò la tenda del letto a baldacchino per rivelare un Draco più pallido del solito, con occhiaie (se possibile) ancora più profonde di quelle di Harry. Dai suoi occhi grigi sgorgavano lacrime disperate.
Senza dire niente il grifone lo abbracciò e lui fece un salto di paura per poi scostare bruscamente Harry.
"Potter!" disse cercando di trasparire forte...inutilmente.
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Saremo io e te per sempre
Romanceè il sesto anno ad Hogwarts, tutto sembra essere completamente normale per il famoso Harry Potter, se non fosse per un ragazzo biondo che si comporta in modo strano... "Anche io ho riso. Anche io ho pianto. Anche io ho amato. Una volta. Una sola. E...