dubbi

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Perché Malfoy non aveva incastrato Harry con i suoi amici? E perché era rimasto a fissarlo per quegli interminabili secondi prima di spaccargli il naso?

Per quei pochi secondi Draco era sembrato...dolce?

Draco...dolce? Ma quando mai, Harry si stupì di averlo potuto anche solo pensare dato che poco dopo quel ragazzo "dolce" gli aveva frantumato le ossa del naso.

Harry temette di non riuscire mai più ad uscire da quel vagone e cercò di divincolarsi ma l'incantesimo era troppo forte e ogni suo gesto fu inutile.

Poi la porta dello scompartimento si aprì ed entro una ragazza con lunghi capelli ricci e biondi e con dei giganti occhiali a spirale.

"Finite!" disse la corvonero con una voce flebile ma decisa.

Harry si sentì scivolare il mantello di dosso e si sentì come se il suo corpo si svegliasse da un lungo periodo di letargo.

Avrebbe voluto dire qualcosa ma riusciva solo a emettere dei versi di dolore.

Luna lo aiutò ad alzarsi e poi insieme uscirono dal treno.

Quando il dolore passò leggermente Harry riuscì a emettere un forzato ma sincero "Grazie" per poi aggiungere "Come facevi a sapere dove ero?"

"Gorgosprizzi, ne avevi la testa piena" disse Luna tranquilla.

Harry non sapeva cosa fossero quelle strane creature ma non volle chiedere ulteriori informazioni a Luna.

Camminarono in silenzio fino al cancello d'entrata al castello dove il professor Vitious li aspettava impaziente.

"Eccovi finalmente, vi ho cercato dappertutto!" disse sbuffando.

"Allora, quali sono i vostri nomi?" chiese il l'insegnante a Harry e Luna.

"Professore lei mi conosce da cinque anni!" puntualizzò Harry.

"Nessuna eccezione Potter!" rispose lui severo.

"Chi sono quelle persone?" chiese Luna che nel frattempo si era guardata intorno per notare cambiamenti.

"Auror" rispose Vitious "Per la sicurezza" aggiunse poi vedendo la faccia contrariata di Harry.

"A cosa serve questa canna?" chiese uno degli Auror a Malfoy.

"Non è una canna cretino! È un bastone da passeggio!" rispose la serpe con disprezzo.

"Garantisco io per il signor Malfoy disse Piton intromettendosi nella conversazione.

Harry non volle più ascoltare gli inutili battibecchi di Draco e si voltò per dare il suo nome a Vitious e per aiutarlo a chiudere l'enorme cancello di acciaio.

Quando si rigirò verso Malfoy però notò che esso lo stava fissando come quando era in treno, esattamente come quella volta si risvegliò bruscamente urlando "Bella faccia Potter".

Poi si volto e se ne andò verso il castello con un ghigno.

"Posso provare ad aggiustarlo se vuoi..." disse Luna.

"Cosa?" disse Harry uscendo dai suoi pensieri.

"Il naso ovvio" disse lei alzando un sopracciglio.

"Luna...hai mai riparato un naso rotto?" chiese Harry diffidente.

"No, ma molte dita dei piedi si, quanto potrà mai essere diverso?"

E senza lasciare a Harry il tempo di ribattere Luna pronunciò un incantesimo, ma la sua voce fu coperta da un urlo di dolore da parte di Harry che si riprese quasi subito.

Saremo io e te per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora