Ora Harry vedeva Silente camminare velocemente per le strade di Londra verso una casa nera ed inquietante come casa Malfoy.
Merda Harry non è il momento di pensare a questo, concentrati su ciò che Silente vuole farti vedere!
Così, cercando di non pensare a Draco, Harry si concentrò sul ricordo che era ormai proseguito fino al punto in cui Silente entrava in una piccola stanza dove sul letto sedeva un bambino.
"Come stai Tom?" chiese Silente entrando e parlando al bambino.
"Lei è il dottore vero?" chiese il bambino impassibile.
"No, sono un professore!" disse sicuro Silente.
"Io non le credo" disse il bambino incerto "vogliono farmi visitare, dicono che io sia...diverso..."
"Bhe forse hanno ragione" lo interruppe Silente.
"Non sono pazzo" disse Tom cercando di convincersi da solo.
"Hogwarts non è un luogo per pazzi, ma è una scuola di magia. Tu puoi fare delle cose vero Tom? Cose che gli altri bambini non possono fare..." "Posso spostare gli oggetti senza toccarli, far afre agli animali quello che voglio, far capitare brutte cose a quelli cattivi con me...e lei chi è?" chiese Tom.
"Io sono come te..." "lo dimostri!" disse il bambino poco convinto.
Subito dopo l'armadio alle spalle di Silente prese fuoco e, subito dopo, si alzò e se ne andò.
"Parlo anche con i serpenti, è normale per uno come me?" chiese il bambino, Silente si voltò e il ricordo finì con un Harry bagnato.
"Lei lo sapeva?" chiese Harry.
"Cosa? Di aver conosciuto il mago oscuro più forte di tutti i tempi? No, ma vedi, quando Tom era in questa scuola si avvicinò ad un professore in particolare..." "Non ha riportato qui Lumacorno solo per insegnare pozioni vero professore?" lo interruppe Harry.
"No, infatti lui possiede una cosa che desidero, ma non ci rinuncerà facilmente, ora, se tu potessi cercare di..." "Lo farò signore, non si preoccupi" disse il grifondoro convinto di sé stesso.
Harry si trovava sul campo da Quidditch, a lui era stato assegnato il ruolo di capitano della squadra e di conseguenza doveva reclutare i nuovi membri della squadra e tra le persone che volevano partecipare c'era anche Ron.
Tra gli spalti era seduta Hermione che guardava i provini, in particolare guardava Ron, che però era occupato a non far entrare negli anelli la pluffa che veniva lanciata con forza dagli altri giocatori della squadra. Il suo rivale però era molto bravo, forse molto più bravo di Rom, Harry voleva davvero che il suo migliore amico entrasse a far parte della squadra per realizzare il suo sogno, ma doveva rimanere imparziale.
Per seguire meglio le azioni dei suoi compagni salì sulla scopa e si librò in aria all'altezza della partita.
Vide la pluffa che veniva lanciata verso gli anelli protetti da Cormac (il nemico di Ron) Harry trattenne il respiro e vide Hermione sussurrare qualcosa e poi Cormac si spostò improvvisamente lasciando lo spazio alla pluffa.
La partita continuò e Harry si guardava intorno ansioso senza sapere bene per cosa, poi si ricordò della stanza di Malfoy e di come lui lo aveva baciato solo per fargli vedere che era più forte e, se voleva, poteva tenerlo sotto il suo controllo. E poi lo vide, seduto sugli spalti davanti a lui intento ad ammirarlo come se fosse un dio greco.
Quando Malfoy si accorse che Harry lo aveva notato si alzò e si diresse verso il castello, a quel punto Harry si accorse che temeva che Draco potesse di nuovo mandarlo in confusione, perciò decise di controbattere non appena il momento giusto fosse arrivato.
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Saremo io e te per sempre
Romanceè il sesto anno ad Hogwarts, tutto sembra essere completamente normale per il famoso Harry Potter, se non fosse per un ragazzo biondo che si comporta in modo strano... "Anche io ho riso. Anche io ho pianto. Anche io ho amato. Una volta. Una sola. E...