La tana Serpeverde

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La serpe trasportò Harry giù seguendo degli scalini di pietra a chiocciola, arrivati in fondo si trovarono davanti un lungo corridoio tappezzato di porte, sopra ognuna di esse c'era scritto il nome delle persone al suo interno.

Draco si fermò alla terza porta dove sopra era scritto "Draco Malfoy, Blaise Zabini, Vincent Tiger, Gregory Goyle" la aprì e ci scaraventò dentro Harry chiudendosi la porta alle spalle a chiave.

"Perché mi hai portato qui Malfoy?" chiese Harry sapendo già la risposta: la serpe voleva picchiarlo.

Ancora una volta Malfoy non rispose ma spinse Harry contro la parete immobilizzandogli le braccia con le sue mani.

"Cosa sai Potter?" chiese Malfoy, Harry non capiva.

"Cosa dovrei sapere?" disse di rimando Harry confuso.

"Non lo so, tu mi hai guardato nella Sala Grande!" rispose il biondo aggressivo.

"Veramente TU mi hai guardato e...insomma lasciami uscire!" Harry cercava di liberarsi dalla stretta del serpeverde ma esso era troppo forte.

Era confuso e non capiva, il suo cuora martellava nel petto per la paura e per la prima volta in vita sua guardò la serpe in faccia studiando ogni millimetro del suo viso, era pallido, i suoi occhi grigi erano coperti per metà dai capelli lisci che Harry fissò a lungo prima di ritornare sugli occhi e accorgersi che anche Draco lo aveva fissato per tutto il tempo.

"Potter..." disse Malfoy avvicinandosi.

Harry si preparò per sentirsi rompere il naso di nuovo ma invece si ritrovò le labbra rosee di Malfoy appiccicate alle sue.

Harry tentò di liberarsene ma una parte di lui (quella più forte) non voleva interrompere quel contatto così stette al gioco.

La serpe si staccò da lui per riprendere fiato e Harry guardò Draco negli occhi.

"Cazzo Potter" disse il biondo prima di ritornare sulle labbra del corvino.

La lingua di Malfoy passò lentamente nella bocca di Harry senza che lui facesse niente per impedirlo, anzi, anche lui fece lo stesso con la sua.

Poi molto lentamente il serpeverde si slegò la cravatta verde e argento staccandosi da Harry solo per pochi attimi, il bruno iniziò a slacciare la camicia alla serpe e essa fece lo stesso con il grifone.

"M-Malfoy" diceva Harry tra un bacio e l'altro, però veniva sempre zittito dallo stesso  Draco che aveva iniziato piano a creare una strada di baci arrivando fino alla cintura del grifondoro per poi risalire ancora più lentamente.

Harry intanto gemeva sotto il tocco di Malfoy che era arrivato fino al suo collo baciandolo e lasciandogli piccoli segni violacei ovunque e smise solo quando sentì la divisa di Harry cambiare forma all'altezza del suo linguine.

Guardò Harry sudato e rosso in viso, e guardò i suoi occhi verdi che brillavano di desiderio.

"Malfoy" riuscì a dire Harry "Perché?"

"Non farti strane idee, non sono gay, volevo solo farti capire che ho il pieno controllo su di te e che tu non puoi fare niente per cambiare questa situazione."

"Ma..." cercò di dire Harry.

"Anche perché sono io il più eccitante e bello tra i due." Continuava Draco.

"Tu credi?" chiese Harry puntando un dito sul cavallo dei pantaloni di Malfoy.

Harry sentì Draco imprecare sottovoce prima di cacciare l'estraneo da camera sua chiudendogli la porta in faccia.


"Miseriaccia Harry, dove cavolo eri finito?" chiese Ron a Harry dopo averlo incrociato in mezzo al corridoio dei sotterranei.

"Scusa Ron, ero andato in bagno..." "E cosa cavolo hai sul collo?" chiese Ron sempre più rosso in viso.

"Niente...tranquillo" disse Harry nascondendo i segni con il colletto della camicia.

"Forza Harry, Lumacorno ci aspetta!" continuava a ripetere Ron anche se in realtà Harry aveva in testa solo Malfoy.

I due grifondoro entrarono nell'aula di Pozioni dove il professore interruppe la spiegazione per accogliere i due ritardatari.

"Harry mio caro, cominciavo a preoccuparmi...hai portato un amico vedo" disse il professore con un sorriso.

"Io sono Ron Weasley, mi ha mandato a cercare Harry...ricorda? Ma io sono una schiappa in pozioni...anzi più una minaccia quindi forse è meglio se io..." ma non finì la frase perché Harry lo prese per la manica della camicia e lo portò all'interno dell'aula, quel gesto gli ricordò le scene avvenute poco prima nella camera di Draco e il solo pensiero lo fece arrossire.

Ma cosa stava facendo? Harry non era gay...o si? E Draco lo era?

"Prendete i libri e continuiamo disse Lumacorno che probabilmente aveva notato il rossore di Harry.

"Signore, io non ho il libro e nemmeno Ron" disse Harry.

"Niente paura mio caro, ci sono sempre quelli nell'armadietto delle scorte...come stavo dicendo..." e il professore continuò a spiegare mentre il rosso e il corvino si avvicinavano all'armadio in ferro nell'angolo dell'aula, aprendolo trovarono solo due libri: uno quasi nuovo e un altro rotto e smunto.

Ovviamente Ron, che era più alto e più forte prese il libro migliore e a Harry toccò quello più rovinato prendendo in considerazione l'idea di allenarsi più duramente per diventare più forte dato che in un solo giorno due persone lo avevano battuto solo perché era meno forte di loro e al pensiero di Malfoy Harry arrossì di nuovo.

Non doveva più pensare a lui e così fece, infatti aiutato dalle strane informazioni ricavate dal precedente proprietario di quel libro di Pozioni (che si faceva chiamare il principe mezzosangue) vinse la Felix Felicis, chiamata anche fortuna liquida, messa in palio dal professore per lo studente con la pozione migliore.

Dopo essere uscito dall'aula di Pozioni Harry saltò la lezione di Erbologia con i serpeverde per due motivi:

1 non voleva incrociare Malfoy perché doveva ancora riflettere su ciò che era successo.

2 perché Silente lo aveva convocato per parlargli.

Così Harry andò dal preside che era seduto sulla sua grande sedia intento a fissare il diario di Tom Riddle che procurò a Harry brutti ricordi, un brivido gli corse lungo il corpo pensando all'enorme Basilisco.

"Ah Harry, entra! Come stai?" chiese Albus.

"Bene signore!" Rispose Harry "Mi voleva parlare?"

"Si" disse il vecchio dirigendosi verso una specie di armadio, al suo interno era pieno di piccole fiale contenenti tutte un liquido.

"Cosa sono signore?" chiese Harry curioso.

"Questi sono ricordi, in questo caso sono tutti collegati ad una sola persona: Lord Voldemort." Rispose calmo il preside.

"Questa fiala contiene un ricordo molto particolare" continuò Silente prendendo la fiala tra le sue mani "il ricordo del giorno in cui l'ho conosciuto...ora, vorrei che tu lo vedessi...se ne hai voglia"

Harry annuì e il preside gli sorrise dolcemente.

Albuspassò la fiala ad Harry che ne versò il contenuto all'interno del pensatoio perpoi tuffarcisi dentro.

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Terzo capitolo signori e signore, non mi fa impazzire ma ok :)

se sei arrivato/a fino a qui tvb <3

E nulla, ci vediamo al prossimo capito

Saremo io e te per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora