Chapter 7

2.8K 88 44
                                    

Cico's POV

Dopo aver chiacchierato con la tizia con cui avevamo un appuntamento, stavamo fuori dal suo ufficio.

Controllando l'orologio che avevo sulla mano, notai che erano quasi le 3 del pomeriggio, decisamente tempo per me di essere nel mio ufficio, ma volevo disperatamente vederlo, il mio gattino, che già starà aspettando la mia chiamata per sentire le mie scuse, che poi avevo ragione, ma vabbè, è inutile discutere con questo gatto stupido.

Nick e Sara, l'assistente di Piace e Giorgio, aspettavano con le macchine, con quattro uomini e una donna. I tre uomini sono di Giorgio contabile, assistente del direttore e la sua segretaria. Stavano già lavorando a pieno regime, e io non ero nemmeno in umore.

Il traffico mattutino a Roma potrebbe essere un inferno, e sarebbe circa 4 ore e mezzo per andare a Torino per rivedere il mio bimbo.

Probabilmente riceverò un orecchio pieno da miei membri per aver saltato l'orario di lavoro oggi, soprattutto dopo aver avanzato il loro programma a Lazio, ma preferisco rinforzare i miei amici al posto di dover aspettare fino a otto di sera per incontrarlo. Sara portò la sua segretaria e amministratore delegato, e gli stava pianificando di mandarci via il prima possibile.

"Allora Cico, a dopo, io vado a casa. Andrai in ufficio adesso tu, vero?" Giorgio mi diede una pacca sulla spalla.

"Lo chiamerò solo un giorno, sono stanco" dissi grattandomi la nuca.

Piace strinse gli occhi su di me. "Non hai ancora iniziato, come fai a chiamarlo un giorno?" il mio silenzio diede a lui la risposta inespressa.

Giorgio scosse la testa e camminò verso di me "Andiamo insieme, voglio pure io incontrare il mio amoruccio" sussurrò nel mio orecchio.

Feci una risata.

"Non farne un'abitudine Cico, chiama Tommy e Paga per coprirti" disse Piace incrociando le braccia.

Almeno Piace non ha prolungato il fastidio, se fosse stato Lyon mi avrebbe bestemmiato tutta la giornata.

"Andiamo" Feci un cenno a Nick camminando verso la macchina insieme a Giorgio.

Ci sedemmo e mi mesi la cintura, gettando la testa all'indietro.

"Dritto in ufficio Maestro Tobbi?" chiese Nick.

"No, a Torino, prendi la via che ti avevo mandato"

Nick mi guardò sorpreso. "Maestro Tobbi? Ho pensato..." iniziò a guidare.

"Domani completerò la ultima parte, chiama il signor Luigi, chiedigli informazioni sui progetti di LG. Mancano solo pochi da procedere, penso che ce la farà senza di me, giusto? E.. Noemi, sposta tutti gli appuntamenti di oggi per domani, non ce la farò oggi" dissi con occhi chiusi.

"Maestro Tobbi, l'appuntamento di oggi a Lazio era molto importante, non penso che la Signora Laura le dia un'altra possibilità, ha già perso due appuntamenti con la signora, questa era la ultima" disse Noemi.

Merda. Non potevo rischiare di perdere anche questo appuntamento, gli ho già avanzati due volte, ed Lyon era molto deluso.

Se perdo questo, altro che Lyon, Jeryck e Mario mi ammazzano.

In questi appuntamenti non devono scegliere me, sono solamente noiosi, posso anche chiedere a Piace di andare al posto mio, ma lui già ne ha tanti.

Presi il mio cellulare e notai che avevo venticinque chiamate dal lavoro, e cinque dai numeri sconosciuti.

Non sono nemmeno arrivato a Torino, e già hanno bisogno di me.

"Datemi solo 2 ore, poi possiamo andare all'appuntamento di oggi" dissi.

Voglio solo un attimo vederlo, abbracciarlo, baciarlo, toccarlo e farlo ricordare che è solo mio.

"Perchè così casualmente vuoi incontrarlo?" chiese Giorgio che era accanto a me.

"Chiederei la stessa cosa a te" dissi.

"Io perchè... non ciò nient'altro da fare, quindi ho tempo, invece tu hai ancora milioni di lavori da fare, sei fortunato che non c'è Lyon in questo momento"

Feci una risata "Abbiamo litigato, e quando litighiamo, mi aspetta tutta la giornata in un angolino, sperando che io venga a chiedergli scusa, anche se alla fine ho sempre ragione io, quindi non accetto vederlo disperato"

"Che amore"

Feci un sorriso e guardai l'orologio.

Ancora 2 ore per rivedere il mio bimbo.

~

Il traffico fino alla casa era abbastanza, non ce la facevo più a resistere, volevo scendere dalla macchina, correre velocemente e arrivare a casa sua, per poi abbracciarlo fortemente, sentire il profumo del suo collo. Ma non potevo.

Non ero ancora in umore, ero stanco, non avevo l'energia, e questa energia me la poteva dare solo lui.

Avevo bisogno di toccare il suo corpo, mordere ogni parte del suo corpo, sentire la sua voce gemere il mio nome, la sua presenza che non sentivo da due giorni, lo volevo vedere terribilmente.

Presi in mano la scatolina in cui c'era una collana leggerissima, con delle lettere C&S, sono sicuro che gli piacerà.

"Maestro Tobbi e Maestro Giorgio, siamo arrivati" disse Nick parcheggiando la macchina davanti alla casa.

"Aspettateci qua, arriviamo tra pochi minuti" dissi scendendo.

Entrambi, io e Giorgio, iniziammo a camminare verso l'entrata.

Giorgio suonò il campanello, e aspettammo che qualcuno apri la porta.

La porta si aprì e trovammo un Alex in pyjama.

"Alex!" Giorgio si buttò su di lui.

"Amoreee miooo" si abbracciarono fortemente.

Carini.

"Dov'è Stre?" chiesi guardando intorno.

"Sali le scale e nella seconda stanza lo trovi" disse Alex ancora abbracciato a Giorgio.

Iniziai a camminare andando verso le scale, salendo riuscivo già sentire il suo profumo, il profumo che mi fa impazzire ogni volta.

Misi la mano lentamente sulla maniglia della porta, per ogni occasione se stava dormendo, non vorrei mica interrompere il suo sonno.

Mi piaceva molto guardarlo mentre dormiva, sono uno dei miei momenti preferiti, soprattutto dopo una lunga giornata di lavoro, tornato a casa, lo trovavo mangiare le patatine mentre guardava dei TikTok, o normalmente lavorare sul computer, o altre volte, dormire come un angelo.

Qualunque cosa fosse, la cosa che è appena accaduta davanti a me in questo momento, era sicuramente qualcosa che non mi sarei mai fatto aspettare. Aveva indossato una pyjama come Alex, sdraiato sul letto con una coscia esposta aderente, la coscia di Filippo, il mio vecchio amico in bilico su di lui.

C-che s-stavano f-facendo...?

"Stai lontano da lui!" urlai irritante.



















-Non controllato ancora-

Ti Voglio Sul Letto 2 | StreCico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora