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«Ma perchè è vero, lui ha dei momenti di gelosia e lui dice lo stesso di me»

«Immagino già il tuo sguardo accigliato e no, non sono gelosa»

«Nel periodo in cui questo ragazzo si trasferì nei miei corsi andai per conto mio in discoteca, ma ritrovai una compagna di progetto e questo ragazzo di cui ti sto parlando»

«Un ragazzo stava superando molto il limite, gli dissi più volte di andare via gentilmente, ma non capì e così alzai le mani, sai che mi disse il ragazzo che faceva parte del mio gruppo? mi
disse che aveva visto e voleva sapere fino a che punto sarei arrivata e come avrei reagito. Insomma è un folle!»

«Accompagnammo questa ragazza a casa essendo molto ubriaca, mi chiese una volta portata a casa di accompagnarmi, ma rifiutai dicendogli che sarei ritornata da sola»

«Mi seguì e fui di nuovo infastidita da un altro ragazzo, ma intervenne lui nonostante ovviamente non ne avevo bisogno»

«Era armato e mi puntò un coltellino svizzero alla gola»

«Ero abbastanza ubriaca e provai ad uscirne da sola, ma mi ferì alla coscia»

«Lo picchiò, anzi, lo stava ammazzando, gli dissi che la doveva smettere perchè stavo bene, ma non lo fece, si fermò solo dopo qualche secondo e il ragazzo ne approfittò per darsela a gambe»

«Dopo aver visto che stava abbastanza bene decisi di andarmene»

«Come sicuramente starai pensando me lo impedì, e così fu obbligandomi a farmi curare da lui che con sé aveva una busta che conteneva delle medicine»

«Gli chiesi perchè mi aveva seguito e mi rispose perchè ero ubriaca e vestita scollata per lasciarmi andare da sola»

«Ma insomma!»

«Ma va bene» disse tranquillizzandosi.

«Lui indossava una camicia nera con quattro bottoni sbottonati, ben quattro nonna, quattro, gli si potevano, anzi gli si vedevano tutti i pettorali, quasi quasi anche la sua tartaruga»

«Tralasciando questo piccolo dettaglio, mi curò e ricoprì con la sua giacca, nonna non poi capire, era passato un gruppo di ragazze in calore, lo stavo ammazzando con tutti quegli sguardi e commenti sul suo fisico, insomma un po' di contegno, non avevano mai visto un ragazzo a petto nudo!? così gli chiusi i bottoni, lo feci perchè faceva freddo e non volevo sentirmi in colpa avendo avuto la sua giacca sulle mie gambe...ma anche perchè...perchè...perchè mi dava fastidio averle attorno!» disse con un po' di imbarazzo.

«So che mi ha aiutata anche se non glielo avevo mai chiesto e so anche che mi stai dicendo di andare a chiarirci...ma nonna, lui vuole risposte, vuole cose da me che non riesco e non posso dargli, se ci andassi a parlare ci sarebbero due tipi di risultati: la prima è dirgli di non parlarci più e di evitarci a vicenda. La seconda opzione è che se decissimo di chiarire io dovrei iniziare a cambiare, accettare il suo aiuto e dirgli determinate cose» disse ritornando a torturarsi nuovamente le dita.

«Non ho paura, ma evitare problemi o malintesi è meglio»

«Mi starai dicendo che se non ci provo non lo saprò mai e che di lui mi ci posso fidare, e che ci dovrei andare a parlare per prima, prima che sia troppo tardi e che si allontani definitivamente da me»

«Dicendo queste cose ad alta voce, mi fa pensare che forse veramente mi posso fidare di lui, e che forse ci tenga un minimo a me»

Rimase a parlare ancora un po' con la sua defunta nonna, lasciando prima di andare via a prendere il suo treno per rientrare a casa affianco al guardiano il cibo da lei preparato.

Non ti riguarda ~Jeon Jungkook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora