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Si ricordò che essendo che dovevano restare a dormire qui, la sua camera da letto era un totale caos, perchè c'erano tutte le sue cose esposte: fogli, documenti, foto, articoli di giornale e altre cose in giro per la stanza ed alcune erano inerenti alla sua famiglia. Così prese tutto ciò che non voleva che Jungkook vedesse e lo nascose dentro il suo letto che si poteva alzare e mettere le cose in esso.

Così mise in fretta tutto lì.

Nel frattempo che Jungkook terminasse di aiutare Mike di fare la doccia, la ragazza si cambiò e sistemò la sala.

Dopo aver aiutato il bambino a farsi la doccia, Jungkook lo aiutò a vestire ed asciugarsi i capelli.

La ragazza notò che i due si erano addormentati guardando la T.V sul divano, così prese lentamente in braccio il bambino e lo portò nella sua camera da letto.

Prima di ritornare ufficialmente in salone prese il suo portatile che posò sul piccolo tavolino situato davanti al divano, fece sdraiare il ragazzo addormentato meglio sul divano per farlo continuare a riposare meglio e comodamente mettendogli poi una leggera coperta situata alla fine del divano.

Dopo essersi accertata che il ragazzo potesse dormire comodamente senza troppi problemi si sedette sul tappeto posando la schiena contro il divano incominciò a lavorare al progetto che le fu assegnato: "Creare la propria agenzia dei sogni".

A breve avrebbe avuto gli esami e si sarebbe finalmente laureata, raggiungendo così uno dei suoi tanti obiettivi, ma soprattutto sogno: Creare la propria azienda e fare concorrenza alla sua famiglia.

Non era solo ovviamente per la sua famiglia, ma era anche per tutti coloro che in passato e tutt'ora la giudicavano dicendo che non c'è l'avrebbe mai fatta solo perchè sostanzialmente non aveva le loro stesse disponibilità economiche, ma soprattutto lo faceva per sé stessa, perchè è una ragazza a cui piace avere potere, essere rispettata e seguire le proprie idee.

Di recente era un po' giù, perchè a breve ci sarebbe stato l'anniversario di morte di sua nonna.

La donna che l'accolse quando scappò di casa all'età di 17 anni.

Jungkook alzandosi la mattina per spegnere la sveglia della ragazza posta sul telefono, vide la propria mano intrecciata con quella della ragazza e la sua testa poggiata sulle loro mani unite, così la tolse lentamente evitando di farla svegliare, pensando a come avesse passato male la notte avendo dormito seduta sul pavimento con la schiena contro il divano.

La prese tra le sue braccia evitando sempre di svegliarla con l'intenzione di farla riposare ancora qualche minuto in più, ma questa volta più comodamente, mettendola sul divano ricoprendola con la coperta, di cui si ricordò di non aver mai preso o messo su sé stesso e sul suo volto ancora addormentato comparve un piccolo sorriso compiaciuto all'idea che fosse stata lei non avendola messa lui.

Indossò il cambio che si fece portare ieri dal autista quando gli portò l'auto e si preparò per andare a comprare qualcosa al supermercato per poter preparare una buona colazione.

Tornando però verso l'appartamento della sua ormai amica si sentì osservato.

Precisamente delle donne di età ormai avanzata parlavano tra loro guardando il ragazzo.

Si limitò a far loro dei piccoli inchini con il capo imbarazzato facendo finta di nulla per educazione, sbrigandosi poi a tornare per preparar loro la colazione prima che si svegliassero così che non avessero dovuto attendere.

«Maike? È ora di svegliarsi per andare a scuola» gli bisbigliò al orecchio accarezzandogli delicatamente la testa «Ci sono i pankes caldi, appena fatti» disse pensando che forse si sarebbe svegliato in fretta, ma non fu proprio così «Okay...vorrà dire che li mangeremo tutti noi» disse spallucce dirigendosi lentamente verso la porta buttando qualche occhiata con la cosa dell'occhio verso il bambino ancora dormiente sperando che si alzasse.

Non ti riguarda ~Jeon Jungkook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora